
Giudizio: ‘nessun mi può giudicare’…magari nella vita privata puoi anche sperarci. Non nel lavoro temo! L’operato di ciascuno di noi, nei luoghi di lavoro, è soggetto a continue valutazioni.
Non tanto per un controllo fisico o temporale (anche se in ruoli operativi, queste forme sono consentite ed utilizzate), quanto per un giudizio di merito sulla propria performance.
Le aziende adottano molti strumenti di valutazione, da quelli più semplici (il parere del capo) a quelli più sofisticati (gli assessment) e raccolgono informazioni su di te e sul tuo modo di lavorare.
La notizia brutta è che se non vuoi essere giudicato, meglio non iniziare a lavorare. Quella buona è che la valutazione, con un feedback ben utilizzato, sarà il migliore strumento a disposizione per la tua crescita e i tuoi miglioramenti.
Per saperne di più su questa e su tutte le altre tematiche legate al mondo del lavoro, non perdere le prossime uscite della nuova rubrica “L'alfabeto del lavoro in 21 parole”: il tuo "bignami" sulle parole del lavoro, sempre con te!
Gregorio Moretti
Sono nato nel 1980, laureato in Teorie della Comunicazione, da oltre 20 anni mi occupo di persone nelle aziende