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Concetti Chiave

  • Gli aggettivi italiani si dividono in qualificativi e determinativi, con ulteriori sottocategorie specifiche per entrambi.
  • Gli aggettivi dimostrativi forniscono informazioni sulla posizione relativa di oggetti e persone rispetto a chi parla o ascolta.
  • Gli aggettivi numerali descrivono quantità numeriche e si suddividono in cardinali, ordinali, moltiplicativi, frazionari, collettivi e distributivi.
  • Gli aggettivi indefiniti indicano quantità o qualità non determinate e comprendono termini come poco, molto, ogni e nessuno.
  • Gli aggettivi possessivi esprimono appartenenza o relazione e variano in genere e numero, concordando con il sostantivo di riferimento.

Questo appunto di Grammatica Italiana tratta dei principali aggettivi e li elenca dividendoli in base alle loro categorie di dimostrativi, numerali, indefiniti, interrogativi, esclamativi, possessivi. Aggettivi italiani: descrizione e regole articolo

Indice

  1. Gli aggettivi
  2. Aggettivi dimostrativi
  3. Aggettivi numerali
  4. Aggettivi indefiniti
  5. Aggettivi interrogativi ed esclamativi
  6. Aggettivi possessivi

Gli aggettivi

Gli aggettivi italiani si dividono in aggettivi qualificativi o aggettivi determinativi.


Gli aggettivi qualificativi

si dividono a loro volta in qualificativi di grado positivo (esempi: bello, brutto, magroo, grasso), qualificativi di grado comparativo di maggioranza(esempio: più buono di...), comparativo di minoranza (esempio: meno buono di), comparativi di uguaglianza (buono come...), qualificativi di grado superlativo relativo (esempio: il più buono) e infine superlativi assoluti(esempio: buonissimo).
Gli aggettivi determinativi si dividono invece in: possessivi(mio, tuo,suo), dimostrativi (questo, questo, questi), indefiniti (alcuno, alcuna, certuno), numerali cardinali(uno, due, tre), ordinali (primo, secondo), moltiplicativi (triplo, doppio), distributivi (uno per volta, ogni tre), frazionari (un terzo, due terzi), i collettivi (coppia, centinaia), gli interrogativi (che? Quale? Quanto?) e infine gli esclamativi(che! Quale! Quanto).
L'aggettivo è quella parte variabile del discorso che si aggiunge al nome per indicare una qualità o per determinarlo in modo più preciso. L'aggettivo concorda sempre nel genere e nel numero con il nome a cui si riferisce.
Gli aggettivi qualificativi sono di tre gradi: positivo, comparativo e superlativo.
L'aggettivo qualificativo di grado positivo quando esprime semplicemente una qualità.
Es. Valentina è bella.
L'aggettivo qualificativo è di grado comparativo quando esce esprime un confronto tra due termini, addetti primo e secondo termine di paragone, rispetto a una certa qualità.
Come accade per i sostantivi (e per le altre parti del discorso variabili), gli aggettivi sono formati da una radice e da una desinenza; infatti, i qualificativi possono essere primitivi, derivati, alterati e composti. A seconda del nome a cui si riferiscono, invece, assumono genere o numero diverso e modificano la propria desinenza. Tuttavia, molti di loro presentano un’unica forma e sono quindi invariabili.

Aggettivi dimostrativi

Gli aggettivi dimostrativi forniscono informazioni sulla posizione, nel tempo e nello spazio, del nome a cui si riferiscono. Anche gli aggettivi dimostrativi presentano una forma maschile e femminile e sono:

  • singolare: questo/a, codesto/a, quel/quello/quella/quell’;
  • plurale: questi/e, codesti/e, quei/quegli/quelle.

Rientrano nella categoria dei dimostrativi anche gli aggettivi stesso, medesimo e tale.
Gli aggettivi dimostrativi indicano dove si trovano oggetti, persone, animali rispetto a chi parla o chi ascolta e sono:

  • questo;
  • codesto;
  • quello;
  • stesso;
  • medesimo;
  • tale.

Aggettivi numerali

Gli aggettivi numerali forniscono informazioni sulla quantità numerica dei sostantivi ai quali si riferiscono. Si dividono in due gruppi principali:

  • cardinali: uno, due, tre, ecc. indicano una quantità precisa e sono invariabili. Gli aggettivi numerali cardinali indicano la posizione occupata in un certo ordine, ad esempio: gennaio è il primo mese dell'anno;
  • ordinali: primo, secondo, terzo, ecc. indicano la posizione di un nome in una successione di tipo numerico. Si accordano in genere a numero con il sostantivo e sono quindi variabili.Gli aggettivi numerali cardinali indicano la quantità numerica precisa, ad esempio 1, 2, 3. Questi, sono invariabili, non hanno né un genere, né un numero ad eccezione di uno che al femminile diventa una e di mille che al plurale diventa -mila.

Esistono però anche altre tipologie di numerali che sono i:

  • moltiplicativi: determinano quante volte è moltiplicata una quantità (doppio, triplo, duplice, triplice, ecc.);
  • frazionari: formati da un cardinale e da un ordinale che presentano funzione di nome, determinano la parte di un intero (un mezzo, tre quarti, due decimi);
  • collettivi: indicano una quantità considerata come un insieme (ambedue, entrambi, paio, coppia, ecc.);
  • distributivi: determinano il modo in cui è distribuita una quantità (a due a due, due alla volta, ecc.).

Gli aggettivi numerali possono essere scritti:

  • in lettere;
  • in cifre romane;
  • in cifre arabe accompagnato in alto a destra da °.

Aggettivi indefiniti

Gli aggettivi indefiniti forniscono delle informazioni non definite sulla qualità e la quantità dei nomi a cui si riferiscono. Sono numerosi e si dividono in tre gruppi principali:

  • aggettivi che indicano una sola unità o una pluralità non specificata: ogni, ciascuno, altro, alcuno, nessuno, tutto, taluno, certo, qualche, tale;
  • aggettivi che indicano una quantità indeterminata: poco, parecchio, molto, tanto, troppo, diverso, vario;
  • aggettivi che indicano una qualità indeterminata: qualsiasi, qualunque.

Alcuni aggettivi indefiniti non presentano forma plurale o femminile, ma sono usati solo al singolare e al maschile, mentre altri concordano in genere e numero con il sostantivo.
Gli aggettivi indefiniti indicano la quantità del nome in modo vago è impreciso.
Essi sono:

  • poco;
  • molto;
  • tutto;
  • altrettanto;
  • vario;
  • diverso;
  • nessuno;
  • ogni;
  • qualche;
  • certo.

Aggettivi interrogativi ed esclamativi

Gli aggettivi esclamativi introducono frasi che presentano un’esclamazione, mentre gli interrogativi frasi che contengono una domanda. Gli aggettivi esclamativi e interrogativi condividono le stesse forme e sono quanto (variabile nel genere e nel numero), quale (variabile solo nel numero) e che (invariabile).
Gli aggettivi interrogativi ed esclamativi si usano per rivolgere una domanda per esprimere un esclamazione, sono:

  • che;
  • quale;
  • quanta.

Aggettivi italiani: descrizione e regole articolo

Aggettivi possessivi

Gli aggettivi possessivi indicano a chi appartiene ciò che viene espresso dal nome o chi ha relazioni personali, sociali o di parentela con la persona espressa dal nome. Concordano con il sostantivo al quale si riferiscono e presentano una forma singolare e plurale, maschile e femminile. Gli aggetti possessivi sono:

  • singolare: mio/a, tuo/a, suo/a, nostro/a, vostro/a, loro;
  • plurale: miei/mie, tuoi/tue, suoi/sue, nostri/e, vostri/e, loro.

Gli aggettivi possessivi precedono il nome a cui si riferiscono, tranne nei seguenti casi:

  • per dare enfasi alla frase;
  • in esclamazioni come È colpa tua! o in espressioni come A modo mio.

Possono invece essere preceduti dall’articolo con:

  • i nomi di parentela al plurale;
  • quando si tratta del possessivo loro;
  • quando il nome è alterato;
  • con nomi come mamma, babbo, matrigna, patrigno, ecc.

Non sono preceduti dall’articolo quando i sostantivi a cui si riferiscono sono nomi di parentela al singolare.
Gli aggettivi possessivi sono gli aggettivi che indicano di che o a chi appartiene il nome di persona, di animale o di cosa a cui si riferiscono e sono, indicano quindi il possesso:

  • mio;
  • tuo;
  • suo;
  • nostro;
  • vostro;
  • loro;
  • proprio;
  • altrui.

Per ulteriori approfondimenti sull'aggettivo vedi anche qua.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le categorie principali degli aggettivi italiani?
  2. Gli aggettivi italiani si dividono in qualificativi e determinativi, con ulteriori suddivisioni come dimostrativi, numerali, indefiniti, interrogativi, esclamativi e possessivi.

  3. Come si classificano gli aggettivi qualificativi?
  4. Gli aggettivi qualificativi si classificano in gradi: positivo, comparativo (di maggioranza, minoranza, uguaglianza) e superlativo (relativo e assoluto).

  5. Quali informazioni forniscono gli aggettivi dimostrativi?
  6. Gli aggettivi dimostrativi forniscono informazioni sulla posizione nel tempo e nello spazio del nome a cui si riferiscono, come "questo", "quello", "stesso".

  7. Qual è la funzione degli aggettivi numerali?
  8. Gli aggettivi numerali indicano la quantità numerica dei sostantivi e si dividono in cardinali, ordinali, moltiplicativi, frazionari, collettivi e distributivi.

  9. In che modo gli aggettivi possessivi concordano con il sostantivo?
  10. Gli aggettivi possessivi concordano in genere e numero con il sostantivo a cui si riferiscono e indicano il possesso, come "mio", "tuo", "suo".

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