FRANCIGENIO228
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Concetti Chiave

  • La segregazione è l'emarginazione o discriminazione di individui o gruppi per motivi razziali, sociali, politici, religiosi o culturali.
  • Esempi storici significativi di segregazione includono l'Apartheid in Sud Africa e la Shoah durante la Seconda Guerra Mondiale.
  • In America, persistono episodi di razzismo contro gli afroamericani, mentre in Afghanistan la segregazione è di tipo politico, ideologico e religioso.
  • Nonostante il progresso tecnologico e sociale, la discriminazione resta un problema attuale, richiedendo attenzione e intervento politico.
  • La citazione di Primo Levi evidenzia il rischio che episodi di segregazione possano ripetersi, sottolineando l'importanza della memoria storica.

Ancora oggi sentiamo parlare di segregazione, ma qual è il significato di questo termine? Se prendiamo il vocabolario troviamo la seguente defini-zione: “Per segregazione si intende l’emarginazione, esclusione o discrimi-nazione di cui una persona o un gruppo di persone può essere vittima per motivi razziali, sociali, politici, religiosi o culturali. La parola, segregazione, deriva dal latino segregatiōnis”.
Nella storia ci sono stati periodi in cui alcune persone erano segregate per motivi politici o razziali.


Gli esempi purtroppo sono tanti ma quelli che mi hanno colpito di più sono l’Apartheid in Sud-Africa e la Shoah.

Con la Shoah si intende il genocidio della popolazione e della cultura ebrai-ca avvenuta nel periodo che va dal 1933 al 1945. Sono stati anni veramente tremendi dove sono morti tantissimi uomini, donne e bambini a causa di una forte ideologia razzista.

In Sud-Africa con l’Apartheid si intende una forte discriminazione relativa al colore della pelle avvenuta dal 1948 al 1993.

Si potrebbero fare molti altri esempi perché nella storia ci sono stati molti episodi riguardanti la segregazione, purtroppo però anche oggi sentiamo parlare di questo argomento.

Sui giornali e al telegiornale sentiamo parlare di segregazione soprattutto in paesi come gli Stati Uniti d’America e l’Afganistan.

In America ci sono episodi di razzismo nei confronti di persone afroameri-cane, ovvero spesso ci sono pregiudizi sul colore della pelle; questo com-porta odio e discriminazione infondata perché non si può discriminare qual-cuno solo per il colore della pelle. Siamo tutte persone uguali pur nella di-versità, con gli stessi diritti e gli stessi doveri.

In Afganistan invece c’è una segregazione di tipo politico, ideologico e reli-gioso, qui infatti dopo l’invasione da parte dei Talebani avvenuta a metà agosto del 2021 sono state emanate delle leggi discriminatorie in ambito:

• Sessuale: le donne non hanno gli stessi diritti degli uomini in qual-siasi campo come per esempio quello lavorativo, sociale e scola-stico;
• Politico/ideologico: nessuno può avere una propria idea politica e ideologica, deve esserci solo quella imposta da chi è al potere. Se in questo paese fai valere la tua idea vieni incarcerato o nella peg-giore delle ipotesi ucciso.

È possibile ancora oggi, nelle condizioni in cui siamo, ovvero stati evoluti, tecnologia avanzata parlare ancora di episodi riguardanti segregazioni o di-scriminazioni? Io penso che le discriminazioni razziali o politiche ai danni delle minoranze, siano dei comportamenti inaccettabili. In quanto le persone sono sempre persone, e non importa il loro colore della pelle, la loro religio-ne o il loro orientamento sessuale, sono e saranno sempre esseri umani.
La politica ha l’obbligo morale di garantire la pace tra i popoli, il benessere dei cittadini, il rispetto di tutti (ricchi e poveri, bianchi e neri, donne e uomini, ecc…). Questo viene fatto attraverso le leggi che dovrebbero garantire pro-prio una buona qualità di vita per tutti senza che ci sia alcun pregiudizio. Ri-spetto al passato oggi non abbiamo più leggi razziali ma persone che sono legate alle vecchie e infondate ideologie.
Secondo me i paesi più sviluppati dovrebbero mettersi d’accordo per aiuta-re politicamente e magari economicamente l’Afganistan in quanto in questo paese è proprio il governo a creare il problema.
Ogni volta che ricorre la giornata della memoria mi pongo sempre una do-manda alla quale però non so rispondere: ”come abbiamo potuto trattare in questo modo delle persone innocenti ?”.
Concludo con una frase di Primo Levi che purtroppo di addice alla situazio-ne: “È avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quan-to abbiamo da dire. Può accadere, e dappertutto.”

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato di "segregazione" secondo il testo?
  2. La segregazione è definita come l'emarginazione, esclusione o discriminazione di persone per motivi razziali, sociali, politici, religiosi o culturali.

  3. Quali sono due esempi storici di segregazione menzionati nel testo?
  4. Gli esempi storici di segregazione menzionati sono l'Apartheid in Sud Africa e la Shoah.

  5. Quali forme di segregazione sono attualmente presenti negli Stati Uniti e in Afghanistan secondo il testo?
  6. Negli Stati Uniti, la segregazione è principalmente razziale contro gli afroamericani, mentre in Afghanistan è di tipo politico, ideologico e religioso.

  7. Cosa suggerisce il testo riguardo al ruolo della politica nella lotta contro la segregazione?
  8. Il testo suggerisce che la politica ha l'obbligo morale di garantire la pace, il benessere e il rispetto di tutti i cittadini attraverso leggi che eliminino pregiudizi.

  9. Qual è la riflessione finale dell'autore sulla possibilità di evitare future segregazioni?
  10. L'autore riflette che, nonostante i progressi, le vecchie ideologie persistono e che è necessario un impegno politico e morale per prevenire future segregazioni, citando Primo Levi: "È avvenuto, quindi può accadere di nuovo."

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