Concetti Chiave
- Giovanni Pascoli, nato nel 1855 a San Mauro, visse un'infanzia segnata da lutti familiari, tra cui la morte violenta del padre e altri familiari colpiti da malattie.
- Nonostante le difficoltà, continuò gli studi fino a pubblicare la sua prima raccolta poetica, Myricae, seguita da Canti di Castelvecchio.
- Nel 1905, Pascoli successe a Carducci come professore di Letteratura a Bologna, mantenendo un legame profondo con la sua terra natale romagnola.
- La sua poesia, sebbene apparentemente semplice, è caratterizzata da significati allusivi e da una visione che supera la realtà visibile, come esposto nel suo saggio "Il fanciullino".
- Nei suoi lavori, come nelle poesie "X Agosto" e "Lavandare", Pascoli esplora temi quotidiani e autobiografici, esprimendo emozioni profonde e riflessioni sulla vita e il destino.
Giovanni Pascoli nacque a San Mauro (Forlì) nel 1855. La sua fanciullezza la trascorse nelle native campagne romagnole e dai sette ai dodici anni studiò nel collegio “Raffaello” che dovette lasciare in seguito alla morte del padre, ucciso da sconosciuti, mentre tornava dalla fiera di Cesena. La sua fanciullezza fu segnata anche da altri dolori e lutti familiari. Un anno dopo la morte del padre, morì anche la madre per un attacco cardiaco e la sorella di tifo; nel 1871 il fratello Luigi morì colpito da meningite. Dopo la morte del fratello Luigi, Giovanni si trasferì a Rimini, insieme ai suoi tre fratelli e due sorelle, le due sorelle però vennero chiuse in collegio per ben dieci anni. Frequentò il liceo classico; terminò gli studi a Cesena dopo aver fallito a Firenze. Nel 1876 morì anche il fratello maggiore, Giacomo, anch’esso di tifo. Nel 1891 pubblicò la sua prima raccolta poetica, Myricae e nel 1903 pubblicò Canti di Castelvecchio, ed altre poesie.
Nel 1905 successe Carducci alla cattedra di Letteratura a Bologna. I temi della sua poesia si basano su vicende autobiografiche ed esperienze personali. Accanto ai momenti del vissuto familiare, compare però un altro elemento importante, l’ambiente romagnolo e contadino, a cui il poeta apparteneva e ne rimase legato per tutta la vita. La poesia di Pascoli è una poesia apparentemente semplice, perché essa tratta argomenti semplici e quotidiani. Tuttavia, sarebbe sbagliato considerarla semplice o di facile comprensione. La poesia di Pascoli infatti è allusiva, quasi sempre la realtà che intende il poeta va oltre a quello che gli altri vedono o sentono. Pascoli fissò le linee della sua poetica in uno scritto apparso nel 1897, “ Pensieri sull’arte poetica” che poi nel 1902 prese nome definitivo come “Il fanciullino”. In questo scritto Pascoli descrive la psicologia e il comportamento di un bambino alla scoperta del mondo, quindi ogni nuovo oggetto che vede, ne rimane stupito e paragona così i poeti ai bambini.
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!
Nel campo mezzo grigio e mezzo nero
resta un aratro senza buoi, che pare
dimenticato, tra il vapor leggiero.
E cadenzato dalla gora viene
lo sciabordare delle lavandare
con tonfi spessi e lunghe cantilene.
Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese!
Quando partisti, come son rimasta!
Come l'aratro in mezzo alla maggese.
Domande da interrogazione
- Quali eventi hanno segnato l'infanzia di Giovanni Pascoli?
- Quali sono i temi principali della poesia di Pascoli?
- Cosa rappresenta il concetto de "Il fanciullino" nella poetica di Pascoli?
- Qual è il significato della poesia "X Agosto"?
- Come viene descritta l'atmosfera nella poesia "Lavandare"?
L'infanzia di Giovanni Pascoli fu segnata da numerosi lutti familiari, tra cui la morte del padre, della madre, della sorella e dei fratelli, che influenzarono profondamente la sua vita e la sua poesia.
I temi principali della poesia di Pascoli includono vicende autobiografiche, esperienze personali, e l'ambiente romagnolo e contadino. La sua poesia è caratterizzata da una semplicità apparente e da un significato allusivo.
"Il fanciullino" rappresenta la capacità di meravigliarsi e scoprire il mondo con occhi nuovi, paragonando i poeti ai bambini che vedono ogni oggetto come una novità.
"X Agosto" esprime un profondo dolore e riflessione sulla morte e l'ingiustizia, utilizzando l'immagine di una rondine uccisa e di un uomo che non torna a casa, simboleggiando la perdita e il lutto.
Nella poesia "Lavandare", l'atmosfera è malinconica e desolata, con l'immagine di un aratro dimenticato e il suono cadenzato delle lavandaie, evocando un senso di attesa e solitudine.