Concetti Chiave
- L'ermetismo è una corrente letteraria italiana del '900, nata tra le due guerre mondiali, caratterizzata da poesie brevi e simboliche, che esprimono il vuoto e la solitudine in un periodo storico difficile.
- I poeti ermetici, tra cui Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo ed Eugenio Montale, riducono all'essenziale le loro poesie, utilizzando versi liberi e limitando l'uso della punteggiatura per dare risalto alle singole parole.
- Giuseppe Ungaretti è uno dei più importanti rappresentanti dell'ermetismo, noto per poesie come "Mattina" e "Stasera", che esplorano temi di speranza e malinconia attraverso immagini simboliche e versi nominali.
- Salvatore Quasimodo, nella sua poesia "Ed è subito sera", esprime la brevità della vita umana e la solitudine dell'uomo, alternando immagini di felicità e sofferenza, influenzato dal contesto della Seconda Guerra Mondiale.
- Eugenio Montale affronta il tema del "male di vivere" nella sua poesia, utilizzando immagini di sofferenza e indifferenza, con uno stile che spesso include la rima per evidenziare i concetti espressi.
In questo appunto si descrive la corrente poetica dell’ermetismo prendendo in considerazione soprattutto le poesie dei suoi tre principali esponenti: Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo e Eugenio Montale.
Indice
- Introduzione all'ermetismo
- Caratteristiche della poesia ermetica
- Giuseppe Ungaretti: il rappresentante più significativo dell'ermetismo
- Poesia "Mattina" di Ungaretti
- Poesia "Stasera" di Ungaretti
- Salvatore Quasimodo e la Poesia "Ed è subito sera"
- Eugenio Montale e la Poesia "Spesso il male di vivere"
- Il Contrasto tra sofferenza e indifferenza
- Stile e struttura delle poesie di Montale
Introduzione all'ermetismo
L’ermetismoattraverso alcune liriche di Ungaretti, Quasimodo e Montale.
È una corrente letteraria che nasce in Italia fra le due guerre mondiali e costituisce il più importante movimento letterario del ‘900. La parola “ermetismo” viene dal nome del dio greco Ermes che era considerato il dio dei misteri perché aveva il compito di accompagnare i morti nell’aldilà.
per ulteriori approfondimenti sull’ermetismo vedi anche qua
Caratteristiche della poesia ermetica
I componimenti dei poeti ermetici sono molto brevi, sono fatti di poche parole, ma di un grande significato simbolico. Tutto è ridotto all’essenziale: il verso è libero, la singola parola è messa in rilievo e la punteggiatura è quasi inesistente. Che cosa intendono fare o simboleggiare i poeti ermetici con le loro poesie ridotte all’essenziale? Essi sono vissuti in un momento storico come la Prima Guerra Mondiale e il Ventennio Fascista, due momenti che hanno causato tanta sofferenza agli uomini. Pertanto, con la loro poesia vogliono esprimere il senso del vuoto e della solitudine dell’uomo vissuto in due periodi storici così difficili della storia moderna.
Giuseppe Ungaretti: il rappresentante più significativo dell'ermetismo
Il rappresentante più significativo dell’ermetismo è Giuseppe Ungaretti. A questo poeta occorre aggiungere Salvatore Quasimodo e Eugenio Montale. Di G. Ungaretti, come poeta ermetico, possiamo ricordare due poesie: "Mattina" e "Stasera".
per ulteriori approfondimenti su Giuseppe Ungaretti vedi anche qua
Poesia "Mattina" di Ungaretti
Testo della poesia: M’illumino d’immenso
Il titolo è collegato all’idea di speranza per un nuovo giorno. Inoltre, altri due temi: il tema della luce (= M’illumino) e il tema dello spazio infinito (d’immenso). Lo scopo del poeta è quello di comunicare questo messaggio: la grande luce della mattina è simbolo della speranza in qualcosa di migliore, della fiducia e della necessità di sentirsi in armonia con tutto l’universo. Al termine della poesia non troviamo il punto: questo perché il poeta vuole dare maggior valore alle singole parole.
Poesia "Stasera" di Ungaretti
Testo della poesia: Balaustrata di brezza per appoggiare, stasera, la mia malinconia
Il poeta è triste e vorrebbe un sostegno, rappresentato da una balaustra di brezza, per appoggiare la propria melanconia. Come metrica adopera i versi liberi. Occorre anche notare che il poeta non adopera alcun verbo (= frase nominale) questo per fissare meglio le immagini e la sensazione che sta provando. Il tema della condizione dell’uomo si ritrova anche in Salvatore Quasimodo.
Salvatore Quasimodo e la Poesia "Ed è subito sera"
Testo della poesia: Ognuno sta solo sul cuor della terra
Trafitto da un raggio di sole
Ed è subito sera
L’uomo è solo sulla terra e la sua vita si alterna tra momenti felici (= il sole) e la sofferenza (= trafitto come una freccia che causa dolore). La vita umana dura poco (= subito) perché la morte (= la sera) arriva molto presto. Questa poesia è stata scritta nel 1942, durante la Seconda Guerra Mondiale, ma più tardi Quasimodo si convincerà che la poesia abbia il compito di ridare fiducia all’uomo e quindi si interesserà di più di problemi sociali e politici.
per ulteriori approfondimenti su Salvatore Quasimodo vedi anche qua
Eugenio Montale e la Poesia "Spesso il male di vivere"
Testo della poesia:
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato
In tutte le creature è presente il dolore e la sofferenza, che il poeta chiama “male di vivere”. Il “male di vivere” trova un simbolo nel ruscello che viene incanalato, nella foglia che si accartoccia perché secca e dal cavallo stramazzato a terra. Da notare anche il suono prodotto da alcuni termini (incartocciarsi, stramazzato, riarsa, strozzato) in cui la frequenza delle lettere R e S danno alle parole un suono aspro che bene si addice ad un “male di vivere”.
Il Contrasto tra sofferenza e indifferenza
Agli elementi negativi della prima strofa, si oppongono alcune immagini più positive nella seconda. L’unico mezzo per resistere alla sofferenza è restare indifferenti al dolore. L’indifferenza è divina perché gli dèi non provano alcun dolore. Nella poesia, l’indifferenza è rappresentata dalla sonnolenza che giunge in un pomeriggio estivo, da una nuvola che passa o da un falco che sta volando alto nel cielo. La statua rappresenta l’immobilità, la nuvola ci fa pensare a qualcosa di inconsistente, senza forma mentre il falco che in alto è il simbolo della lontananza.
Stile e struttura delle poesie di Montale
Contrariamente a Quasimodo o Ungaretti, Montale adopera la rima, forse per mettere meglio in evidenza i concetti che vuole esprimere.
per ulteriori approfondimenti su Eugenio Montale vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali della poesia ermetica?
- Chi sono i principali esponenti dell'ermetismo e quali poesie rappresentano il loro lavoro?
- Qual è il messaggio della poesia "Mattina" di Giuseppe Ungaretti?
- Come viene rappresentato il "male di vivere" nella poesia di Eugenio Montale?
- In che modo Eugenio Montale contrasta la sofferenza con l'indifferenza nella sua poesia?
La poesia ermetica è caratterizzata da componimenti brevi, con poche parole ma di grande significato simbolico. Il verso è libero, la punteggiatura è quasi inesistente, e tutto è ridotto all'essenziale per esprimere il senso del vuoto e della solitudine dell'uomo in periodi storici difficili.
I principali esponenti dell'ermetismo sono Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo e Eugenio Montale. Le poesie rappresentative includono "Mattina" e "Stasera" di Ungaretti, "Ed è subito sera" di Quasimodo, e "Spesso il male di vivere" di Montale.
La poesia "Mattina" di Ungaretti esprime un messaggio di speranza e fiducia, simboleggiato dalla grande luce del mattino che rappresenta la speranza in qualcosa di migliore e la necessità di sentirsi in armonia con l'universo.
Nella poesia di Montale, il "male di vivere" è rappresentato attraverso simboli di sofferenza come il rivo strozzato, la foglia riarsa e il cavallo stramazzato. Questi elementi esprimono il dolore e la sofferenza presenti in tutte le creature.
Montale contrasta la sofferenza con l'indifferenza, considerata divina perché priva di dolore. L'indifferenza è rappresentata da immagini come la sonnolenza di un pomeriggio estivo, una nuvola che passa e un falco che vola alto, simboli di immobilità e lontananza.