danielevalentino331
Ominide
2 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Il Verismo è una corrente letteraria italiana del XIX secolo che descrive la realtà quotidiana in modo oggettivo e distaccato.
  • I veristi utilizzano un linguaggio spesso dialettale per rappresentare autenticamente i personaggi e il loro ambiente.
  • Giosuè Carducci, poeta verista, ha vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 1906 e ha scritto opere come "Giambi ed Epodi" e "Odi Barbare".
  • Giovanni Verga, autore verista, è noto per romanzi come "I Malavoglia" e "Mastro Don Gesualdo", parte del ciclo dei vinti.
  • Verga si è trasferito a Milano, dove ha aderito al Verismo e pubblicato opere che esplorano la vita e le difficoltà della piccola borghesia agraria.

La corrente verista

Intorno al XIX secolo nasce un interesse nel descrivere la realtà quotidiana rimanendo però oggettivi e distaccati. Questa corrente è chiamata Realismo: Positivismo in filosofia, Naturalismo nella letteratura francese e Verismo in quella italiana.
Il Verismo, come dice la parola, tende ad illustrare la vita di tutti i giorni rimanendo però oggettivi. I veristi usano un linguaggio spesso dialettale per poter meglio inquadrare i personaggi.
I maggiori autori veristi sono: nella poesia Giosuè Carducci e nella prosa Giovanni Verga.
Carducci nasce a Valdicastello (Toscana) nel 1835.

Nel 1849 si trasferisce a Firenze a studiare dai Padri Scolopi e nel 1853 alla scuola Normale di Pisa laureandosi in lettere a soli 20 anni.
Viene colpito da vari lutti e l’unico evento positivo è il matrimonio con la cugina che le darà 4 figli. Nel 1860 ottiene la cattedra all’università di Bologna.
Nel 1890 viene nominato senatore del regno d’Italia e nel 1904 Carducci è costretto a lasciare la cattedra all’università per motivi di salute. Nel 1906 riceve il premio Nobel per la letteratura e muore nel 1907 a Bologna.
Le opere di Carducci sono:
Giambi ed Epodi, raccolta di poesie scritte per denunciare il fatto che si sono persi i valori risorgimentali.
Rime Nuove
Odi Barbare in cui il poeta prova a riprodurre la forma ritmica e metrica greca e latina.
E infine Rime e Ritmi.

Giovanni Verga nasce in Catania nel 1840 da una famiglia della piccola borghesia agraria. Si iscrive a legge ma abbandona gli studi per coltivare la sua passione e pubblica il suo primo romanzo nel 1862 (22 anni), I carbonari della montagna.
Nel 1865 si trasferisce a Firenze dove scrive “Una Peccatrice” e “Storia di una capinera”.
Si sposta a Milano, entra in contatto con molti autori dell’epoca ed aderisce al Verismo.
Nel 1874 pubblica le sue prime opere veriste: Nedda, Vita dei campi, Novelle rusticane e i suoi capolavori: I Malavoglia e Mastro Don Gesualdo. Tutti questi romanzi appartengono al ciclo dei vinti, in cui i protagonisti lavorano una vita accumulando sempre più “roba” per poi morire (essere vinti).
Nel 1893 ritorna a Catania, nel 1920 viene nominato senatore del regno e nel 1922 muore.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'obiettivo principale del Verismo nella letteratura italiana?
  2. Il Verismo mira a illustrare la vita quotidiana in modo oggettivo e distaccato, spesso utilizzando un linguaggio dialettale per meglio inquadrare i personaggi.

  3. Chi sono i principali autori associati al Verismo e quali sono alcune delle loro opere più significative?
  4. I principali autori veristi sono Giosuè Carducci nella poesia e Giovanni Verga nella prosa. Carducci è noto per opere come "Giambi ed Epodi" e "Odi Barbare", mentre Verga è famoso per "I Malavoglia" e "Mastro Don Gesualdo".

  5. Quali eventi significativi hanno caratterizzato la vita di Giosuè Carducci?
  6. Giosuè Carducci ha vissuto vari lutti personali, ma ha avuto anche successi come il matrimonio e la nascita di quattro figli, l'ottenimento della cattedra all'università di Bologna, la nomina a senatore del regno d'Italia e il premio Nobel per la letteratura nel 1906.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community