Concetti Chiave
- Gabriele D'Annunzio, nato nel 1863, è una figura di spicco del Decadentismo italiano, influenzando le tendenze artistiche tra il XIX e il XX secolo.
- Proveniente da una famiglia borghese di Pescara, iniziò presto la sua carriera letteraria distinguendosi come poeta, romanziere e drammaturgo.
- Durante la Prima guerra mondiale, D'Annunzio sostenne gli interventisti e partecipò a azioni audaci, come il volo su Vienna nel 1918.
- Simpatizzante del fascismo, visse dal 1921 fino alla sua morte nel 1938 nella villa "Vittoriale degli italiani" a Gardone.
- Le sue opere sono caratterizzate da una sensibilità verbale e musicale unica, capace di evocare emozioni e creare armonie attraverso un uso innovativo delle risorse metriche.
Gabriele D'Annunzio nacque nel 1863 e rappresenta la figura molto discussa di uomo e di artista, dominò il gusto e le tendenze artistiche della generazione che visse tra il finire del XIX secolo e i primi decenni del XX secolo.
Egli è considerato, con Pascoli, il maggiore esponente italiano del Decadentismo , nacque a Pescare da una famiglia borghese e iniziò giovanissimo la sua intensa attività letteraria di poeta, romanziere e autore di teatro.
Alla vigilia della Prima guerra mondiale si schierò a favore degli interventisti e partecipò ad alcune spericolate azioni , tra cui su Vienna (9 agosto 1918) con il lancio di volantini tricolori sulla città. Simpatizzò per
il fascismo e dal 1921 fino alla morte nel 1938 dimorò nella sua villa di Gardone, da lui chiamata "Vittoriale degli italiani".
Fra le sue numerosissime opere si ricordano i romanzi il Piacere (1889), L'innocente (1892), il trionfo della morte (1894), Le vergine delle rocce (1895), Il fuoco (1900), le opere teatrali La città morta (1904); i componimenti poetici Maia, Elettra e Alcyone, pubblicati nel 1903. La caratteristica fondamentale dell'arte di D'Annunzio è una squisita
sensibilità verbale e musicale che, nei momenti più felici , riesce a cogliere le più segrete vibrazioni dell'anima.
Sfruttando in mondo completamente nuovo le tradizionali risorse metriche (rime, allitterazioni, assonanze, ecc), l'autore raggiunge straordinari risultati poetici grazie ai quali il testo più che dire suggerisce, crea
armonie musicali e sensazioni indistinte, associa idee e immagini inusuali, esprime la piena identificazione dell'autore con il ritmo della natura. Il poeta, sul finire dell'estate, viene assalito da un improvviso sentimento di ansia , originati dallo scorrere della sabbia nella sua mano. Il pensiero della morte, evocato dall'idea dell'inesorabile fluire del tempo, suscita in lui la riflessione sulla fugacità della vita e delle cose.
La sabbia del tempo - Gabriele D'Annunzio
Come scorrea la calda sabbia lieve
Per entro il cavo della mano in ozio,
Il cor sentì che il giorno era più breve.
E un'ansia repentina il cor m'assalse
Per l'appressar dell'umido equinozio
Che offusca l'oro delle piagge salse.
Alla sabbia del Tempo urna la mano
Era, clessidra il cor mio palpitante,
L'ombra crescente d'ogni stelo vano
Quasi ombra d'ago in tacito quadrante.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo di Gabriele D'Annunzio nel contesto artistico e storico del suo tempo?
- Quali sono alcune delle opere più significative di D'Annunzio?
- Qual è la caratteristica fondamentale dell'arte di D'Annunzio?
Gabriele D'Annunzio è considerato uno dei maggiori esponenti italiani del Decadentismo, influenzando il gusto e le tendenze artistiche tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Partecipò attivamente alla vita politica e culturale, sostenendo gli interventisti durante la Prima guerra mondiale e simpatizzando per il fascismo.
Tra le opere più significative di D'Annunzio si annoverano i romanzi "Il Piacere" (1889), "L'innocente" (1892), "Il trionfo della morte" (1894), "Le vergini delle rocce" (1895), "Il fuoco" (1900), e le opere teatrali come "La città morta" (1904). Inoltre, i componimenti poetici "Maia", "Elettra" e "Alcyone", pubblicati nel 1903, sono particolarmente noti.
La caratteristica fondamentale dell'arte di D'Annunzio è la sua squisita sensibilità verbale e musicale, che gli permette di cogliere le più segrete vibrazioni dell'anima. Utilizzando in modo innovativo le risorse metriche tradizionali, D'Annunzio crea armonie musicali e sensazioni indistinte, esprimendo una profonda identificazione con il ritmo della natura.