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Dalla Camera arriva il primo via libera alla riforma degli Istituti tecnici superiori. Con questa riforma gli ITS diventano ITS Academy. Vediamo meglio di cosa si tratta.

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Gli istituti tecnici superiori si occuperanno della formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze e daranno un diploma che, nel caso di corso triennale, è equivalente a quello della laurea, nelle discipline che riguardano, i trasporti, l’edilizia, il turismo, il made in Italy, i servizi alle imprese, le tecnologie della vita e la transizione ecologica e l’Ict.

Gli Its, dunque, si trasformano in una realtà nazionale, con regole uniformi, requisiti minimi e standard di qualità condivisi. Se un Its per tre anni consecutivi riceve un giudizio negativo riferito almeno al 50% dei corsi valutati nelle rispettive annualità del triennio precedente, la regione revoca l’accreditamento e con esso si perde la possibilità di rilasciare diplomi e ottenere fondi pubblici. Il diploma sarà valido per i concorsi pubblici e riconosciuto anche dal ministero dell’Istruzione.
Altre novità sono l’introduzione dell’accreditamento iniziale e periodico (come avviene con i corsi universitari) come requisito per accedere ai finanziamenti; la revisione delle aree in cui operano gli Its; la ridefinizione della governance e dei requisiti dei docenti; la spendibilità del titolo di studio, l’orientamento e l’istituzione di un organismo di coordinamento nazionale per lo sviluppo degli Its. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza per lo sviluppo degli ITS ha previsto uno stanziamento di 1.500 milioni di euro a fondo perduto dal 2022 al 2026, per aumentare il numero degli iscritti e per potenziarne le strutture. Sul lato insegnante, l’unico requisito per diventare docente nell’Its sarà quello di essere in possesso di una esperienza maturata per almeno cinque anni nei settori produttivi correlabili all’area tecnologica degli istituti tecnici superiori.

Bianchi: "Riforma attesa da tempo, bene così"

Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, esprime soddisfazione per l’approvazione: "Il voto è un primo importante passo", sottolinea. Poi aggiunge: "L’approvazione, avvenuta all’unanimità, è la riprova dell’interesse del Parlamento, che ringrazio, per una delle riforme strategiche per il futuro della formazione, su cui investiamo anche con il Pnrr. Il governo seguirà l’iter del provvedimento anche al Senato. Continueremo a lavorare con il Parlamento per una riforma che è attesa da tempo", conclude Bianchi.