
Sebbene trovare un impiego stabile in Italia non sia un’impresa semplice, esistono alcuni percorsi di studio che facilitano l’immissione nel mondo del lavoro subito dopo la loro conclusione, come ad esempio quelli rappresentati dagli ITS (Istituti Tecnici Superiori).
Si tratta di corsi di studio professionalizzanti della durata di due o tre anni, a cui è possibile iscriversi dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore. Sono dunque un’alternativa alle università vere e proprie poiché, a differenza di queste ultime, garantiscono una preparazione e un titolo di studio direttamente spendibili nel mondo del lavoro.
Gli indirizzi in cui si dividono i diversi ITS sono orientati perlopiù verso conoscenze e competenze tecnologiche: Mobilità sostenibile, Efficienza energetica, Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali- turismo, Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nuove tecnologie della vita, Nuove tecnologie per il made in Italy: sistema agro-alimentare, sistema meccanica, sistema moda, servizi alle imprese, sistema casa.
Per completare il percorso negli ITS, accanto allo studio teorico, è necessaria anche la frequenza obbligatoria presso stage per almeno il 30% del monte ore totale.
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Quali sono gli ITS premiati dal Ministero dell’Istruzione?
Per comprendere meglio l’efficienza degli sbocchi professionali dei diversi ITS, l’Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa (Indire), incaricato dal Ministero dell’Istruzione, ha stilato il monitoraggio nazionale 2022 di ogni ITS.Secondo il rapporto redatto da Indire, i dati sul tasso di occupazione sono molto incoraggianti dato che, come si legge sulla pagina online di Indire, “l’80% dei diplomati ITS ha trovato lavoro a un anno dal diploma” e di questi, “oltre il 90% degli occupati in un’area coerente con il percorso di studi”.
In base alle percentuali riportate da Indire, il Ministero dell'Istruzione ha elargito dei premi ai migliori ITS, assegnando a ben 142 (il 54,6% dei percorsi monitorati) la menzione di percorsi di qualità.
Le Regioni con la percentuale più alta di percorsi premiati sono Umbria (83,3%), Piemonte (78,9%), Veneto (65,8%), Lombardia (65,3%), Emilia-Romagna (63,6%). Nessun percorso accede alla premialità per Calabria, Molise, e Sardegna.
Al primo posto dei corsi professionalizzanti premiati si trova quello in Tecnologie dell’informazione e della comunicazione con 22 percorsi premiati su 34 (il 64,7%), seguito da quello in Tecnologie innovative per i beni e attività culturali con 17 percorsi premiati su 30 (il 56,7%).
Di seguito i primi classificati per area tecnologica nel monitoraggio 2022:
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• Efficienza energetica: ITS per lo sviluppo dei sistemi sostenibili energetici ecosostenibili – Torino, Piemonte.
• Efficienza energetica: Area tecnologica dell'efficienza energetica – Padova, Veneto.
• Mobilità sostenibile: ITS Area tecnologica della mobilità sostenibile-logica e sistemi: Verona, Veneto.
• Mobilità Sostenibile: ITS per la Mobilità sostenibile – Fondazione G. Caboto, Latina, Lazio.
• Nuove tecnologie per la vita: ITS Umbria Made in Italy: Terni, Umbria.
• Nuove tecnologie per la vita: ITS per le nuove tecnologie della vita, Bergamo, Lombardia.
• Nuove tecnologie per il Made in Italy, Servizi alle imprese, ITS per le nuove tecnologie per il Made in Italy: – Brescia, Lombardia.
• Nuove tecnologie per il made in Italy, Sistema Agro-alimentare: ITS Nuove tecnologie del comparto agroalimentare – Roma, Lazio.
• Nuove tecnologie per il made in Italy, Sistema Casa: ITS efficienza e risparmio energetico e nuove tecnologie per bioediliza, Vicenza, Veneto.
• Nuove tecnologie per il Made in Italy, Sistema Meccanica: ITS per mobilità sostenibile/ Aerospazi-Meccatronica: Torino, Piemonte.