
La formazione del futuro passa necessariamente per gli ITS (gli ex Istituti Tecnici Superiori, oggi Istituti Tecnologici Superiori). Nati ormai nel lontano 2010, gli ITS già da qualche anno puntano all'eccellenza della formazione italiana. Una valida alternativa al percorso universitario, dislocata strategicamente sul territorio italiano.
- È legge la Riforma ITS: si chiameranno Istituti Tecnologici Superiori, ci saranno più corsi e nuovi fondi
- ITS, l'80% dei diplomati degli istituti tecnici superiori trova lavoro: il monitoraggio 2022
Che cosa sono gli ITS?
Gli Istituti Tecnologici Superiori si differenziano dagli altri percorsi per una fitta rete di collaborazione con le aziende che operano nel mercato del lavoro. Mediante l'utilizzo di tecnologie 4.0 gli ITS puntano a diventare il fiore all'occhiello della formazione in Italia proponendo corsi d'istruzione di primo livello in 6 diverse macro-aree: Mobilità sostenibile, Efficienza energetica, Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali/turismo, Tecnologie dell’informazione e comunicazione, Nuove tecnologie della vita e Nuove tecnologie per il Made in Italy, quest'ultima articolata a sua volta in sistema agro-alimentare, sistema meccanica, sistema moda, servizi alle imprese, sistema casa.L'efficacia dei percorsi ITS passa soprattutto per il rapporto con le aziende del territorio, presso cui gli studenti saranno impegnati in laboratori e attività – come stage – per il 30% del monte ore complessivo. Un altro elemento che arricchisce l'esperienza ITS sono i docenti: il 50% deve aver maturato almeno cinque anni di esperienza nel relativo settore di insegnamento, dando così agli studenti la possibilità di studiare affianco dei professionisti. Alla fine, il diploma che si ottiene, al termine del corso biennale, si colloca al V livello EQF (European Qualification Framework).
La riforma degli ITS: più corsi e fondi PNRR
Che gli ITS rappresentino per molti il futuro della formazione italiana non è più un mistero. Recentemente anche il Parlamento ha adottato una riforma che va ad impattare in modo significativo sulla struttura di questi percorsi formativi. Fino a non molto tempo fa si chiamavano infatti Istituti Tecnici Superiori, mentre adesso, con l'iter parlamentare da poco concluso, diventano Istituti Tecnologici Superiori. Un restyling che porta gli ITS ancora più vicini al mondo delle aziende: tirocini e stage aziendali saranno obbligatori per ogni percorso ITS, per una durata del 35% del monte ore complessivo.Grazie al PNRR poi anche gli ITS potranno beneficiare di un piccolo “tesoretto” annuale: si parla di circa 48 milioni annui, a partire dal 2023. Il fondo è destinato a potenziare e ampliare l'offerta formativa dei percorsi ITS, nonché alla cura e manutenzione degli spazi progettuali, come laboratori, e strutture didattiche già esistenti. Infine, il MI avrà l'onere di individuare nuove aree tematiche, oltre alle sei già in essere, nel tentativo di rispondere alle imminenti sfide del futuro e farsi trovare pronti.
Dove sono gli ITS in Italia?
Una riforma che mira tra l'altro ad incrementare l'offerta generale degli ITS sul territorio italiano. Al momento sono 121 gli ITS nel panorama nazionale, correlati alle sei aree tecnologiche:- Efficienza Energetica (15)
- Mobilità Sostenibile (20)
- Nuove Tecnologie della Vita (8 )
- Tecnologie Innovative per i beni e attività culturali (15)
- Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (13)
- Nuove Tecnologie per il Made in Italy (50)
- Servizi alle imprese (4)
- Sistema Agro-Alimentare (21)
- Sistema casa (3)
- Sistema Meccanica (13)
- Sistema Moda (9)
Quest'ultima si ramifica a sua volta in cinque micro-aree di interesse, con 50 percorsi totali:
La maggior parte degli Istituti Tecnologici Superiori si trova in Lombardia, con 20 percorsi all'attivo. Seguono Sicilia (11), Toscana, Calabria e Campania a quota 9; Lazio con 8; Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto e Puglia con 7 ITS. In Liguria i percorsi attivi ITS sono 6 mentre se ne contano 5 attualmente in Abruzzo e Sardegna. Marche, Friuli Venezia Giulia contano 4 ITS; una sola Fondazione è presente in Molise, Umbria e Basilicata. Emilia-Romagna, Piemonte e Lombardia sono le regioni con un'offerta completa, potendo vantare almeno una Fondazione ITS in tutte le aree tecnologiche. Per consultare la mappa degli ITS sul nostro territorio, clicca qui.