Concetti Chiave
- Le prime parole in castigliano apparvero nel X secolo in documenti latini con annotazioni in lingua romanza.
- Nel XII secolo, pellegrinaggi come quello a Santiago di Compostela portarono influenze linguistiche da provenzale e francese.
- Alfonso il Saggio e la Scuola di Traduzione di Toledo stabilirono regole ortografiche stabili fino al 1400.
- In epoca medievale, il castigliano mostrava caratteristiche distintive in fonologia e morfologia.
- La prima grammatica del castigliano fu pubblicata nel 1492 da Elio Antonio de Nebrija.
Il castigliano
Già a partire dal X secolo nacquero le prime parole in castigliano, in alcuni documenti latini dei monasteri è possibile infatti trovare annotazioni in lingua romanza per spiegare il significato di particolari termini complessi in latino. Nel XII° secolo cominciarono ad essere introdotte parole provenienti dal provinciale e dal francese a causa dei vari pellegrinaggi. Nel IX° secolo venne infatti scoperta la tomba dell’apostolo Santiago di Compostela e quindi il luogo del ritrovamento si trasformò rapidamente in una meta di pellegrinaggio per i fedeli della religione cristiana, i pellegrini arrivavano infatti alla città dopo aver affrontato il famoso e lungo cammino di Santiago, un centro di connessione e diffusione di culture diverse Alfonso il Saggio e la Scuola di Traduzione di Toledo fissarono dunque determinate regole ortografiche che non subirono alcuna modifica, almeno fino ad un secolo dopo, circa quindi nel 1400. Alcuni tratti del castigliano durante l’epoca medievale si notano soprattutto in due ambiti precisi:- Fonologia, perché la lettera S presentava due tipi di suono, o muto o sonoro;
- Morfologia, si usava infatti l’articolo anche davanti ai pronomi possessivi, il verbo essere come ausiliare e il participio passato nei verbi composti;
Successivamente, solo nel 1492 venne pubblicata per la prima volta la Grammatica della lingua castigliana grazie ad Elio Antonio de Nebrija.