Concetti Chiave
- I sintagmi sono unità sintattiche fondamentali per il significato delle frasi nella grammatica italiana, come i sintagmi nominali e verbali.
- Ogni sintagma ha un centro o nucleo, che dà significato e coesione al gruppo di parole che lo compongono, determinando la funzione sintattica.
- I sintagmi possono essere semplici o complessi, e includono categorie come sintagmi preposizionali, aggettivali e avverbiali.
- La divisione in sintagmi durante l'analisi logica aiuta a identificare soggetti, predicati e altre funzioni grammaticali, mantenendo l'ordine per preservare il significato.
- Esistono anche sintagmi fonologici, cristallizzati, interrogativi ed esclamativi, ognuno con un ruolo specifico nella struttura e nella fonologia della frase.
In questo appunto di Grammatica Italiana si tratta del sintagma, della sua analisi e della divisione in sintagmi, con esempi ed elenco delle categorie dei sintagmi.
Indice
Cos'è il sintagma
La frase, nella grammatica italiana, per funzionare, ha bisogno dei sintagmi. Ogni parte delle frasi italiane è costituita da sintagmi.
Il sintagma allora cos'è? Il sintagma è un insieme di parole che formano un'unità sintattica che serve per far funzionare (a livello di significato e non solo) la frase.
I sintagmi possono essere di diverse tipologie, le prime due sono:
- Il sintagma nominale, o gruppo nominale (SN): un nucleo sintattico incentrato sul nome;
- Il sintagma verbale, o gruppo verbale (SV): un nucleo sintattico incentrato su un verbo.
I sintagmi possono anche essere costituiti da una sola parola, si chiamano i "monorema".
Un esempio: Il cane morde. "Il cane" è definito sintagma nominale (perché il nucleo sintattico è incentrato sul nome, ovvero il cane) mentre "morde" è il sintagma verbale (perché il nucleo sintattico è incentrato sul verbo, appunto mordere).
Partendo dallo stesso esempio, la frase può essere più complessa, come questa: Il cane di Giulia morde un ramo nel parco. In questo caso "Il cane di Giulia" è un sintagma nominale complesso, "morde un ramo nel parco" è un sintagma verbale complesso. Il centro del sintagma nominale allora sarà "il cane" mentre quello del sintagma verbale sarà "morde".
Il centro di ogni sintagma è definito come il punto focale che dà il significato al sintagma e sul quale vertono tutte le altre parole che vanno a creare il sintagma complesso, e poi la frase.
Come abbiamo visto i sintagmi possono essere semplici o complessi, in base alla frase che ci si trova di fronte. Come il significato della parola "semplice", il sintagma semplice è costituito da poche parole, se non una sola, semplici appunto. Mentre, come il significato della parola "complesso", il sintagma complesso è costituito da molte parole, complesse appunto.
Ma oltre a questa divisione e a quella di "sintagma nominale" e "sintagma verbale", ci sono altre tipologie di sintagmi, che sono:
- Il sintagma preposizionale (SP): formato dal nome e dalla preposizione che lo introduce;
- Il sintagma aggettivale (SA): formato dal nome e dall'aggettivo.
- Il sintagma avverbiale (SA): è il caso di avverbi come velocemente, volentieri ecc.
Prendendo in esempio sempre quello citato prima, avremo: "il cane" che è un sintagma nominale, "di Giulia" che è un sintagma preposizionale, "morde" che è un sintagma verbale, "un ramo" che è un sintagma nominale, "nel parco" che è un sintagma preposizionale.
Cos'è la divisione in sintagmi
Quando si fa l'analisi logica delle frasi, ecco che subentrano le famose categorie: soggetto, complemento oggetto, predicativo, attributo, apposizione, predicato... Così vengono divisi i sintagmi, perché ognuno svolge la propria funzione, uguale alla funzione di una delle categorie delle frasi appena citate.
Per questo, la maggior parte delle volte non si possono spostare i sintagmi, a meno che essi siano "sintagmi discontinui", perché perderebbero di significato e di funzionalità (le funzioni sopra elencate). Un esempio: Mario mangia la mela. "Mario" e "mela" sono sintagmi nominali, mentre "mangia" è un sintagma verbale. Se proviamo a spostare il sintagma verbale a inizio frase invece che a metà, avremo una frase priva di senso compiuto: Mangia Mario la mela, oppure, La mela mangia Mario.
Esistono quindi dei criteri per stabilire le sequenze dei sintagmi. Eccone alcuni:
- Spostabilità: se l'ordine degli elementi di una frase viene cambiato, cambieranno interi sintagmi che si sposteranno (sempre!) insieme;
- Sostituibilità: se una parola o sequenza di parole può essere sostituita da un pronome personale, siamo di fronte a un sintagma;
- Enunciabilità in isolamento: "Finalmente stiamo partendo" è costituita dalla parola "finalmente" che può essere enunciata in isolamento, così come "stiamo partendo", ciò invece non può avvenire nel caso di parole come "cose" "io" "lei" "abbiamo";
- Coordinabilità: "di mattoni" "di stoffa" sono sintagmi che devono obbligatoriamente essere coordinati e abbinati a sintagmi nominali e sono difficili, se non impossibili, da spostare.
Infatti, la stessa frase può considerarsi un sintagma, ma un sintagma di massima estensione perché ha più sintagmi al suo interno.
Sintagmi fonologici, cristallizzati, interrogativi ed esclamativi
Il sintagma può inoltre essere valutato in altri contesti oltre a quello sintattico, è il caso dei sintagmi fonologici e sintagmi intonativi che rispecchiano la struttura sintattica della frase ma hanno un valore ancora maggiore: organizzano la fonologia della frase.
Ci sono poi i sintagmi del lessico, chiamati sintagmi cristallizzati (per la loro natura solida e consolidata nella lingua di un determinato paese), è il caso di "a piene mani", "viaggio di nozze", "prendere tempo".
Infine i sintagmi interrogativi o esclamativi che, lo si capisce dal nome, sono utilizzati per le frasi di domanda o esclamazione.
Eccezioni: i prosintagmi
Quando parliamo di sintagmi raramente troviamo sintagmi con alla testa (il nucleo, la parte iniziale nominale) un pronome. Questi però esistono e sono chiamati prosintagmi, e sono costituiti da Nome + pronome, mai separati dal nome, ovviamente. Eccone alcuni casi: Studia e medita su tutto ciò che gli viene detto e poi anche lo scrive e lo riscrive = "lo" sostituisce il sintagma "tutto ciò che gli viene detto"; Non c’era niente di eccitante in tutto questo, ve lo posso garantire = "ve" sostituisce l'intero sintagma "non c'era niente di eccitante in tutto questo".
Esempi di sintagmi
Dopo aver capito come dividere un sintagma, esercitiamoci con alcune frasi:
- I professori della mia classe hanno sgridato Maurizio: "i professori" sintagma nominale, "della mia classe" sintagma preposizionale, "hanno sgridato" sintagma verbale, "Maurizio" sintagma nominale.
- I mezzi di trasporto hanno annunciato lo sciopero: "i mezzi" sintagma nominale" "di trasporto" sintagma preposizionale, "hanno annunciato" sintagma verbale, "lo sciopero" sintagma nominale.
- Maria saluta Lucia: "Maria" sintagma nominale, "saluta" sintagma verbale, "Lucia" sintagma nominale.
- Giorgia legge un libro di storia in terrazza: "Giorgia" sintagma nominale, "legge" sintagma verbale, "un libro" sintagma nominale", "di storia" sintagma preposizionale", "in terrazza" sintagma preposizionale.
- Cerca di entrare nel vivo dell'argomento: "Cerca" sintagma verbale, "di entrare" sintagma preposizionale, "nel vivo dell'argomento" sintagma nominale e preposizionale. Ieri Luigi è partito con il mio amico: "ieri" sintagma preposizionale, "Luigi" sintagma nominale", "è partito" sintagma verbale", "con il mio amico" sintagma preposizionale.
- Il celebre pittore dipinge un'opera: "Il celebre" sintagma aggettivale, "pittore" sintagma nominale, "dipinge" sintagma verbale, "un'opera" sintagma nominale.
- La mafia va combattuta: "la mafia" sintagma nominale, "va combattuta" sintagma verbale.
- Un giorno ti sposerai anche tu Amelia: "un giorno" sintagma preposizionale, "ti sposerai" sintagma verbale, "anche tu Amelia" sintagma nominale.
Per ulteriori informazioni sul sintagma vedi anche qui
Domande da interrogazione
- Cos'è un sintagma nella grammatica italiana?
- Quali sono le principali tipologie di sintagmi?
- Come si effettua la divisione in sintagmi?
- Cosa sono i sintagmi cristallizzati?
- Cosa sono i prosintagmi?
Un sintagma è un insieme di parole che formano un'unità sintattica necessaria per il funzionamento della frase, come il sintagma nominale o verbale.
Le principali tipologie di sintagmi includono il sintagma nominale, verbale, preposizionale, aggettivale e avverbiale.
La divisione in sintagmi si basa sull'analisi logica delle frasi, identificando categorie come soggetto, complemento oggetto, e predicato.
I sintagmi cristallizzati sono espressioni lessicali consolidate nella lingua, come "a piene mani" o "viaggio di nozze".
I prosintagmi sono sintagmi che hanno come nucleo un pronome, sostituendo un intero sintagma, come "lo" in "lo scrive".