Concetti Chiave
- Gli esotismi, o forestierismi, sono parole straniere che entrano in un'altra lingua, spesso come prestiti linguistici.
- I prestiti linguistici possono essere di necessità, per parole mancanti, o di lusso, usati per prestigio o moda.
- Adattare gli esotismi alla grammatica italiana è complesso, spesso influenzato da regole come il genere e il numero.
- Numerosi esotismi sono stati integrati nell'italiano, con influenze da varie lingue come inglese, francese e arabo.
- Gli anglismi dominano tra i forestierismi moderni, specialmente nei settori sportivi, finanziari e tecnologici.
Questo appunto di Linguistica illustra il concetto di esotismo ovvero il meccanismo di importazione delle parole straniere nella lingua italiana. Questi possono essere prestiti linguistici per necessità o lusso, a seconda che siano indispensabili o superflui.
Indice
Definizione di esotismo
Con esotismo si intende tutto ciò che di straniero appare nella letteratura e nell’arte.
In linguistica gli esotismi, o forestierismi, rappresentano tutte le parole o elementi lessicali di origine straniera che entrano a far parte di un’altra lingua. Gli esotismi vengono anche chiamati prestiti linguistici.
Per approfondimenti sulla lingua italiana vedi anche qua
Prestiti di necessità e prestiti di lusso
I prestiti linguistici possono essere di necessità qualora fossero indispensabili per occupare il posto di una parola che non esiste nella lingua che la accoglie. Pensiamo ad esempio alla vodka, bevanda russa di cui non abbiamo un corrispettivo o a sauna, parola di origine finnica che indica la pratica tanto amata nei centri benessere; non avendo l’oggetto sauna nella nostra tradizione lo abbiamo importato con tanto di nome. Questi termini indispensabili sono entrati nella nostra lingua per intendere concetti e oggetti anche di uso comune.
I prestiti di lusso invece sono parole che usiamo perché fa prestigio usarli, ci fa sentire più eleganti e snob o perché sono di moda. Per questa ragione ad esempio scegliamo di dire skills o job skills per parlare di competenze e competenze lavorative. Sono forestierismi evitabili poiché abbiamo delle parole già di uso comune nel nostro vocabolario. Spesso si pensa che usare parole straniere possa dare più risonanza a quello che vogliamo dire, ad esempio nel mondo del lavoro ci fa sentire più preparati per un’eventuale collaborazione internazionale. Nel caso ci trovassimo di fronte a una parola italiana e una straniera importata che designano lo stesso oggetto o concetto quale dobbiamo preferire? Non ci sono regole fisse ma sta al nostro gusto, abitudine o intenzione che vogliamo trasmettere scegliere l’alternativa consona. Molto frequente, già da qualche decennio in realtà, è la scelta di utilizzare parole di derivazione inglese a discapito di altre.
Le regole grammaticali degli esotismi
È bene precisare che non ci sono regole fisse per l’adattamento delle lingue straniere nella lingua italiana ma ci sono delle indicazioni che si possono seguire. Nel momento in cui si sostituisce una parola che esiste nella lingua italiana con una parola straniera compiamo un’operazione che richiede anche un adeguamento delle regole grammaticali per quanto riguarda aspetti fondamentali quali il genere ed il singolare o plurale. Tutto ciò è complicato dal momento che ogni parola reagisce in modo diverso all’assorbimento nella lingua italiana. Una delle ragioni principali è il fatto che nella lingua italiana il genere di una parola è sempre esplicitato, maschile o femminile, mentre ad esempio nella lingua inglese troviamo il genere neutro di cui non c’è corrispondenza in italiano. Le due tendenze sostanziali per la scelta del genere sono: la tendenza degli iperonimi e quella del traducente. Gli iperonimi sono quelle parole che indicano concetti vasti e che contengono al proprio interno gli iponimi, ovvero parole più specifiche (esempio colore è iperonimo di rosa, blu, giallo e così via). La regola dell’iperonimo sostiene che se l’iperonimo è maschile anche le parole che saranno collegate al suo concetto generale prenderanno lo stesso genere. Facendo un esempio pratico se l’iperonimo è automobile ed è femminile la parola spider importata sarà femminile, così come citycar e jeep.
La regola del traducente invece consiste nel fatto che il genere della parola che traduce cede il proprio genere alla parola straniera. Ad esempio Brexit è femminile poiché exit che si traduce con uscita è femminile. Queste in ogni caso sono solo linee generali.
Spesso viene applicato il criterio della finale in –a collegandolo quasi automaticamente alla desinenza femminile. Tuttavia può trarci in inganno poiché a volte parole che terminano in –a non sono femminili, ad esempio in portoghese è il samba e non la samba.
Per quanto riguarda il plurale tendenzialmente non si applica lasciando il termine invariato. Non diremo mai films o t-shirts. Al tempo stesso ci sono parole solo plurali che non presentano la forma singolare: fake news al singolare rimane tale e non diventa fake new poiché news è un plurale tantum.
Per approfondimenti sulla Brexit vedi anche qua
Alcuni esempi di esotismi entrati nell’uso comune della lingua italiana
Sono innumerevoli gli apporti linguistici che sono stati incorporati nella lingua italiana poiché una lingua che non si evolve e rifiuta ogni apporto esterno è una lingua statica, per non dire morta. Ma una lingua che accetta tutto ciò che arriva dall’esterno in modo passivo è una lingua altrettanto morta poiché non difende le sue origini e identità. Bisogna quindi saper trovare un equilibrio. Senza rendercene conto noi usiamo quotidianamente tantissimi forestierismi ormai assorbiti nella lingua italiana. Il comunissimo verbo mangiare per esempio deriva dal francese manger che a sua volta deriva dal latino manducare. Preghiera è di origine gallica o francese, mentre in latino si diceva orare. Souvenir altro termine francese per indicare i regali presi in viaggio. Guerra e tregua sono di origine germanica. Tantissime sono le parole importate nei secoli dal greco per quanto attiene alla medicina e alla scienza. Dallo spagnolo, lingua neolatina, è stato importato il termine golpe (colpo di stato) e tango, il ballo di origini argentine. Dall’arabo alcohol, tariffa o bazar. Dal russo la sconfinata regione chiamata steppa. Questo accade anche nel caso dei dialetti soprattutto a livello gastronomico
La fetta più grossa dei forestierismi che usiamo ed importiamo al giorno d’oggi è sicuramente rappresentata dagli anglismi, diffusissimi nell’ambito dello sport, del management, della finanza, tecnologia, social e così via. Particolare risonanza hanno in questo periodo le espressioni coming out, con cui si intende la piena consapevolezza di una persona che fa una dichiarazione personale esponendosi all’eventuale giudizio altrui e outing, quando invece è qualcun altro a rivelare notizie personali sul conto di qualcuno.
Nel corso dei secoli sono entrate tantissime parole straniere nel vocabolario italiano che in quel momento probabilmente suscitarono discussioni, poi diventate di usi comune fino a che, ad oggi noi le usiamo come se fossero parole italiane. E per lo stesso meccanismo così anche molte parole italiane vengono esportate all’estero.
Domande da interrogazione
- Che cosa si intende per esotismo in linguistica?
- Qual è la differenza tra prestiti di necessità e prestiti di lusso?
- Come si adattano gli esotismi alle regole grammaticali italiane?
- Quali sono alcuni esempi di esotismi entrati nell'uso comune della lingua italiana?
- Qual è l'importanza dell'equilibrio nell'accettazione degli esotismi?
L'esotismo in linguistica si riferisce a parole o elementi lessicali di origine straniera che entrano a far parte di un'altra lingua, noti anche come prestiti linguistici.
I prestiti di necessità sono indispensabili per esprimere concetti o oggetti senza corrispettivi nella lingua d'arrivo, mentre i prestiti di lusso sono usati per prestigio o moda, anche se esistono già parole equivalenti nella lingua.
Non ci sono regole fisse, ma si seguono indicazioni come l'assegnazione del genere basata su iperonimi o traducenti, e spesso i termini stranieri mantengono la forma invariata al plurale.
Esempi includono parole come vodka, sauna, skills, e job skills, oltre a termini storicamente importati come mangiare, preghiera, souvenir, guerra, tregua, e molti anglismi moderni.
È importante trovare un equilibrio per evitare che la lingua diventi statica rifiutando apporti esterni o perda la sua identità accettando tutto passivamente.