Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il Trentino-Alto Adige, nonostante il terreno montuoso, ha valli fertili adatte a coltivazioni di cereali, patate, frutta, e viti.
  • La regione è il quarto produttore in Italia di energia idroelettrica, con grandi impianti che esportano energia in altre regioni.
  • I boschi di conifere e latifoglie sono una risorsa economica importante, sostenendo l'industria del legno, mobili e artigianato.
  • Il sottosuolo è povero di minerali, ma i marmi bianchi di Lasa e quelli di Trento sono significativi.
  • L'allevamento di bestiame è sviluppato grazie ai pascoli abbondanti, con razze pregiate come la “grigia” e la “rossa”.

Trentino-Alto Adige: economia

Il Trentino-Alto Adige è essenzialmente una regione montuosa e questo ci potrebbe far pensare che l’attività agricola sia quasi del tutto inesistente. Ma non è così perché il rilievo montuoso è inciso da larghe valli dal suolo molto fertile e quindi adatto alle coltivazioni agricole.
Le coltivazioni più diffuse sono i cereali, le patate e la frutta (in modo particolare le mele e le pere). Particolarmente sviluppata è anche la coltura della vite che permette di ottenere dei vini pregiati.
Il Trentino si colloca al 4° posto per la produzione di energia idro-elettrica dopo il Piemonte, la Valle d’Aosta e la Lombardia. Gli impianti idroelettrici funzionanti sono enormi e l’energia prodotta viene anche “esportata” verso le regioni che ne sono meno ricche.
Poiché la regione è montuosa, è ovvio che i boschi costituiscono una grande ricchezza economica. Infatti vi sono boschi estesi di conifere e di latifoglie come castagni, faggi, querce, betulle e frassini. Di conseguenza è assai sviluppata l’industria del legno in tutte le sue sfaccettature: fabbriche di mobili, lavorazione della cellulosa e artigianato (soprattutto in Val Gardena, in provincia di Bolzano: produzione di giocattoli, soprammobili, orologi da muro, oggetti sacri, ecc...).
Il sottosuolo non è ricco di minerali, ma in compenso sono degni di rilievo i marmi bianchi di Lasa, in provincia di Bolzano e i marmi bianchi e rossi in provincia di Trento.
Un’altra risorsa economica è costituita dall’allevamento del bestiame, grazie alla grande abbondanza di pascoli. Nella regione sono allevate razze pregiate come la “grigia” di Val d’Adige e la “rossa” di Val Pusteria.
L’attività industriale della regione è di origine recente. Essa risale al termine della Prima Guerra Mondiale quando il Trentino tornò a far parte dell’Italia. Attualmente l’industria più sviluppata è quella chimica, a Bolzano e a Merano. Importanti sono anche alcune industrie metallurgiche e meccaniche. Da segnalare, infine, l’industria della birra che ha il suo centro nella regione di Merano.
Il Trentino è una regione ricca di bellezze naturali, note in tutto il mondo sia per soggiorni estivi che invernali. Località come San Martino di Castrozza, Madonna di Campiglio, Ortisei, Canazei sono molto famose e frequentatissime durante notevolmente allo sviluppo economico della regione.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali coltivazioni agricole nel Trentino-Alto Adige?
  2. Le principali coltivazioni agricole nel Trentino-Alto Adige includono cereali, patate e frutta, in particolare mele e pere. La coltura della vite è anche particolarmente sviluppata, permettendo la produzione di vini pregiati.

  3. Qual è il ruolo dell'energia idroelettrica nell'economia del Trentino-Alto Adige?
  4. Il Trentino-Alto Adige si colloca al 4° posto in Italia per la produzione di energia idroelettrica. Gli impianti idroelettrici sono enormi e l'energia prodotta viene esportata verso regioni meno ricche di risorse idroelettriche.

  5. Quali sono le risorse naturali e le industrie principali della regione?
  6. Le risorse naturali includono boschi estesi e marmi bianchi e rossi. Le industrie principali sono quella del legno, chimica, metallurgica, meccanica e della birra, con centri importanti a Bolzano, Merano e Val Gardena.

Domande e risposte

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