Spagna - Turismo

Spagna - Turismo

L'industria del turismo costituisce oggi un pilastro dell'economia spagnola, contribuendo al 10,3% del PIL e generando l'11% dell'occupazione nel paese. Con più di 57 milioni di visitatori all'anno, la Spagna è il quarto paese per numero di ingressi e il secondo per reddito da turismo, secondo l'Organizzazione Mondiale del Turismo (OMC), solo dietro gli Stati Uniti. La Spagna ha consolidato la sua posizione di destinazione turistica alla fine degli anni '50, offrendo chilometri di spiagge e un clima molto favorevole ad un buon prezzo, a causa dell'arretratezza economica del paese rispetto ai paesi di origine dei turisti. In questi anni l'urbanizzazione delle coste iniziò in modo massiccio, provocando grandi danni ambientali, ma anche dando inizio ad una fase di boom economico che aiutò il paese ad uscire dall'isolamento in cui si trovava a causa della dittatura di Francisco Franco. Oggi il turismo si sviluppa su tutto il territorio spagnolo, anche se il suo peso è maggiore in alcune zone, tra cui spicca la Catalogna, che è la prima destinazione turistica, seguita dalle Isole Baleari e dalle Isole Canarie, davanti all'Andalusia e alla comunità Valenciana. Nelle statistiche del Ministero dell'Industria, dell'Energia e del Turismo, nell'agosto 2014 si sono rotti i record di arrivo dei turisti in Spagna, con 9,2 milioni di visitatori internazionali. Inoltre, questa crescita si è tradotta in un aumento della spesa degli stranieri dall'8,7% a 9.087 milioni di euro. Gli arrivi dei residenti nel Regno Unito sono aumentati, così come quelli dei francesi e degli italiani. Tuttavia, sono i tedeschi e i residenti dei paesi nordici che registrano la maggiore crescita.

Sebbene gli oltre 300 giorni di sole all'anno e i 7.900 km di costa con 511 spiagge con bandiere blu siano ancora l'attrazione principale del paese, oggi vengono promosse altre forme di turismo, come il turismo culturale e il turismo linguistico. Con le 42 dichiarazioni di patrimonio dell'umanità (secondo paese al mondo, superato solo dall'Italia, che ne possiede 43), e l'offerta monumentale, museistica e gastronomica, la Spagna è diventata un destino molto attraente e allo stesso tempo la popolazione ha preso coscienza dell'importanza del recupero e conservazione del patrimonio cultuale. Anche il peso e la rilevanza della lingua spagnola come una delle grandi lingue di comunicazione internazionale ha fatto del turismo idiomatico un prodotto di importanza strategica, con un profilo del turista più giovane della media, e con una durata del soggiorno molto inferiore a quella abituale. Nel 2012, più di 950.000 turisti si sono recati in Spagna per motivi di studio, il che ha comportato una spesa turistica di oltre 2.000 milioni di euro. La cosa più importante è che il numero di persone che studiano lo spagnolo come seconda lingua sta vivendo una crescita molto elevata, che rende il turismo linguistico sempre più rilevante. Per quanto riguarda i mercati di emissione verso la Spagna, gli studenti tedeschi e francesi si distinguono insieme agli italiani a livello europeo, mentre la destinazione suscita interesse anche tra i giovani degli Stati Uniti.