Concetti Chiave
- I Pirenei dividono la Spagna dalla Francia, contribuendo all'isolamento del paese rispetto al resto d'Europa.
- La storia della Spagna è caratterizzata da varie dominazioni, tra cui Romani, Visigoti e Arabi, che hanno lasciato importanti testimonianze culturali e architettoniche.
- Dopo la colonizzazione dell'America, la Spagna raggiunse il culmine della sua potenza nel XVI secolo sotto Carlo V.
- Il malgoverno e la rapacità aristocratica hanno portato la Spagna a un declino, riducendola a una potenza secondaria nel XVIII secolo.
- Nonostante le guerre civili e le difficoltà economiche, la cultura, l'arte e la diffusione della lingua spagnola rimangono punti di orgoglio nazionale.
Spagna
L’aspra e selvaggia catena dei Pirenei, che divide la Spagna dalla Francia, ha contribuito all’isolamento del grande Stato iberico. Chi valica i Pirenei e si addentra in territorio spagnolo ha la sensazione di percorrere una regione estranea al resto del continente, non solo per gli aspetti fisici, ma per il tenore di vita, per le testimonianze della storia e per il carattere chiuso della sua economia. Tutto ciò, insieme con il numero relativamente esiguo degli abitanti, fa sì che il paese, nonostante le sue dimensioni, abbia un peso piuttosto scarso in campo internazionale.
Abitata in antico da Iberi e Celti, la Spagna fu contesa dai Cartaginesi e dai Romani finché questi ultimi, riusciti vincitori, la colonizzarono, lasciando nel paese impronte tuttora visibili della loro civiltà: acquedotti, monumenti sacri e profani, archi trionfali. Alla caduta dell’Impero d’Occidente si insediarono in Spagna i Visigoti, sopraffatti alcuni secoli dopo dagli Arabi, che vi stabilirono fiorenti califfati, della cui civiltà rimangono meravigliose testimonianze, specie nelle regioni meridionali. Il culmine della potenza fu raggiunto dalla Spagna dopo la colonizzazione dell’America, tanto che nel secolo XVI Carlo V, imperatore e ad un tempo re di Spagna, poté vantarsi che sui suoi domini non tramontava mai il sole. Anche l’Italia cadde in quel tempo sotto il dominio della Spagna. Mal governata da una aristocrazia oziosa e rapace la Spagna, tuttavia, non conservò a lungo la posizione di preminenza assicuratale dallo sfruttamento delle colonie americane; nel secolo XVIII essa decadde a potenza di secondaria importanza. Nel corso dei secoli XIX e XX gli Spagnoli si dilaniarono spesso in guerre civili (l’ultima fu quella del 1936-37) che contribuirono a mantenere povera e arretrata la vita del paese. Dell’antico prestigio della nazione spagnola restano la sua cultura, la sua arte e la sua lingua, parlata in quasi tutta l’America latina.Domande da interrogazione
- Quali fattori hanno contribuito all'isolamento della Spagna rispetto al resto d'Europa?
- Quali civiltà hanno lasciato un'impronta significativa sulla Spagna?
- Come è cambiata la posizione della Spagna nel contesto internazionale dal XVI al XX secolo?
L'isolamento della Spagna è stato influenzato dalla catena montuosa dei Pirenei, che la separa dalla Francia, e dal carattere chiuso della sua economia, oltre che dal tenore di vita e dalle testimonianze storiche.
La Spagna è stata influenzata da diverse civiltà, tra cui i Romani, che hanno lasciato acquedotti e monumenti, e gli Arabi, che hanno stabilito califfati fiorenti con testimonianze culturali particolarmente nelle regioni meridionali.
Nel XVI secolo, la Spagna raggiunse il culmine della sua potenza con la colonizzazione dell'America, ma nel XVIII secolo decadde a potenza di secondaria importanza. Nei secoli XIX e XX, le guerre civili contribuirono a mantenere il paese povero e arretrato.