Slovacchia – Il territorio e l’economia

Sloavacchia

La Slovacchia appartiene all'Europa centrale; è limitata a nord dalla Polonia, a est dall'Ucraina, a sud dall’ Ungheria, a ovest dall'Austria edal la Repubblica Ceca.
La Slovacchia è membro dell'Unione Europea (fa parte della zona euro) e dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO).
• Superficie: 49.000 km2
• Numero abitanti: 5.454.073 (stima 2019)
• Nome degli abitanti: slovacchi
• Capitale: Bratislava
• Lingua: slovacco
• Valuta: euro

Presentazione generale

La Slovacchia occupa l'estremità nord-occidentale dei Carpazi; associa in gran parte foreste e pascoli. Le colture (principalmente cereali) sono presenti soprattutto nelle pianure del sud-ovest, in prossimità del Danubio. L'industria diversa da quella estrattiva (meccanica, chimica, elettronica [televisori], ottica) si trova a Bratislava, Košice e Nitra.

Popolazione

La popolazione della Slovacchia è concentrata nel sud-ovest del paese, dove si trova la capitale Bratislava. Con più di 200.000 abitanti, Košice è la città principale.
La Slovacchia ha anche una grande minoranza ungherese nel sud, che raggiunge quasi il 10% della popolazione totale.

Geografia fisica

La Slovacchia è una regione occupata per quattro quinti da montagne, le pianure occupano il sud-est e il sud-ovest (pianura del Danubio). Il nucleo più alto sono gli Alti Tatra dall'aspetto alpino. Tra i Bassi e gli Alti Tatra, il solco del Váh, formato da bacini e gole, va nella sua parte a valle verso la regione pannonica. I Tatra Bassi (o Piccoli), difficilmente superano i 2.000 m. Il rilievo, piegato e tabulare, è intervallato da grotte che attirano molti turisti. Queste zone calcaree sono precedute, a sud e prima della pianura pannonica, dai Monti Metalliferi slovacchi, che formano con le alture dell'Ungheria settentrionale la parte interna dell'arco dei Carpazi.
Le pianure slovacche rappresentano i golfi del Mare Pannonico, e vi si trovano tutti gli elementi di confine della vasta pianura intra carpatica: conoidi e valli terrazzate, colline Neogene che sostengono vigneti e frutteti, impiallacciature di loess.
A ovest, tra i Tatra ei Carpazi Bianchi, che i Piccoli Carpazi si estendono a sud, si intersecano i Fatry. A nord di tutta questa catena montuosa si estende l'arco dei Beschidi. Il clima, soprattutto nella pianura del Danubio e ai suoi confini collinari, è meno rigido che in Boemia. La vite cresce sulle colline. Le montagne sono molto boscose. Le latifoglie lasciano il posto alle conifere, poi al prato alpino.

Attività economica
Occupando l'estremità nord-occidentale dei Carpazi, la Slovacchia combina ancora in gran parte foreste e pascoli. Le colture (principalmente cereali) sono presenti soprattutto nelle pianure del sud-ovest, in prossimità del Danubio. L'industria diversa da quella estrattiva (meccanica, chimica, elettronica [televisori], ottica) si trova a Bratislava, Košice e Nitra.
Negli anni '50, la Slovacchia era una regione economicamente più arretrata della Boemia. Con un potenziale industriale molto più debole, la sua partecipazione alla produzione nazionale è stata molto modesta. La ricchezza del sottosuolo (rame, zinco, argento, mercurio, magnesio), non sufficientemente sfruttata, rappresentava tuttavia un vantaggio per l'economia slovacca.
Lo sviluppo dell'attività agricola si svolse sotto l'impulso del regime socialista attraverso una politica di produzione intensiva. La produzione di cereali (frumento), barbabietola da zucchero e tabacco occupa un posto importante nelle regioni di pianura. Le regioni montuose sono l'allevamento (bovini, suini, ovini) praticato nei piccoli allevamenti.

Il regime socialista ha cercato di ridurre le differenze di sviluppo tra la Repubblica Ceca e la Repubblica Slovacca. Pertanto, la Slovacchia ha due centrali nucleari (la metà dell'elettricità prodotta è di origine nucleare) e due centrali idroelettriche. Si concentra anche l'industria meccanica (macchine utensili, attrezzature per centrali nucleari, cantieristica navale per il traffico fluviale, ingegneria elettrica, televisori, radio). L'industria chimica si è sviluppata nella regione di Bratislava. Tuttavia, nonostante gli sforzi del governo federale, alla fine degli anni '80 la Slovacchia disponeva di un potenziale industriale ampiamente antiquato.
La spartizione ha posto problemi economici al nuovo stato slovacco. La transizione verso un'economia di mercato ha portato all'instaurazione di un processo di privatizzazione. L'industria automobilistica rappresenta in valore più di un quarto della produzione industriale e questa industria costituisce un forte elemento di crescita per il Paese.

La Slovacchia rimane un paese fortemente dipendente dalle sue importazioni di energia, principalmente dalla Russia (importa quasi tutto il suo consumo di gas dalla Russia). Molto indietro nel processo di integrazione nell'Unione Europea, la Slovacchia ha recuperato dalla fine degli anni '90 prima di essere ammessa nell'Unione nel 2004. Nel 2000 è entrata a far parte dell'OCDE.
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