Popolazioni primitive in America

Le popolazioni primitive in America

Ora, l’America è abitata da popolazioni molto diversificate, alcune delle quali appartengono al gruppo bianco, altre al gruppo giallo ed altre ancora al gruppo negrida. Questa mescolanza di razze è dovuta al fatto che, già da quasi cinque secoli, il territorio americano è meta dell’emigrazione e della colonizzazione europea. Gli Europei, inoltre, nel periodo della loro colonizzazione (dal XV al XIX secolo), deportarono in America una grande quantità di negri, da usare come schiavi nelle piantagioni. Le popolazioni bianche negre e quelle originarie del gruppo giallo, col passare degli anni e dei secoli, si sono in parte fuse, dando origine a nuovi popoli di razza mista, nei quali gli etnologi, con grande difficoltà, riescono rintracciare i caratteri etnici propri di questa o quella razza originaria. Ora, l’ America ha raggiunto un elevato grado di civiltà, superando, almeno in alcuni campi, la stessa civiltà europea, ma in alcune zone vivono ancora raggruppate in tribù, delle popolazioni di civiltà primitiva.
Queste popolazioni sono: gli Eschimesi, i Fuegini, i Pellirossa e gli indigeni del Gran Chaco.
Gli Eschimesi costituiscono uno dei popoli più primitivi della terra. Essi non conoscono ancora la lavorazione dei metalli; infatti tutti i loro utensili sono datti di osso, di avorio o di corno. Pertanto sono abilissimi artigiani e con queste materie prime sono capaci di fabbricare coltelli, punte di frecce, bottoni, pettini, ami, saghi, minuziosamente lavorati. Il loro abbigliamento è composto da un giubbotto chiuso, con maniche guanti attaccati che si infila dalla testa, e dal cappuccio, dai pantaloni, dagli stivali di pelle di foca, imbottiti di erba secca e di pelliccia. Durante l’inverno, finito il lavoro, nei villaggi eschimesi si svolgono vivaci feste collettive con canti e danze, eseguito senza l’aiuto di strumenti musicali poiché gli Eschimesi non li possiedono.
I Fuegini sono gli abitanti della Terra del Fuoco. Come vestito, indossano abitualmente un cortissimo mantello di foca, gettato sulle spalle. Sono soliti abitare in capanne costruite con fronde intrecciate. Non conoscono la lavorazione dell’argilla per cui conservano l’olio in piccoli otri di pelle e trasportano l’acqua con secchi ricavati dalle cortecce degli alberi. Vivono di pesca, di carne di foca e di uccelli, catturati con il laccio.
Nel Nord America vivono ancora gli eredi dei Pellirossa di un tempo, ormai trasformati in commercianti, agricoltori e pastori. Essi abitano in apposite riserve, predisposte appositamente per loro dal governo degli Stati Uniti. Nonostante l’intervento statunitense per preservare questa civiltà, il popolo dei pellirossa è in via di estinzione.
Nell’America Latina, tra il Paraguay e l’Uruguay si estende una pianura, chiamata Chaco, abitata da una popolazione dall’indole piuttosto pigra. Pare che ciò sia dovuto all’usanza di dividere i frutti del lavoro comune fra tutti gli appartenenti alla tribù, ragion per cui ognuno cerca di lavorare il meno possibile sperando che gli altri siano più operosi. I lavori agricoli sono eseguiti dalle donne, mentre gli uomini si dedicano alla pesca.