Concetti Chiave
- I Vichinghi furono i primi navigatori a stabilirsi in Groenlandia nel X secolo, aprendo la strada alle esplorazioni artiche.
- Durante l'epoca delle scoperte geografiche, le esplorazioni artiche erano motivate da interessi commerciali, cercando rotte brevi verso l'Estremo Oriente.
- Le principali rotte esplorate furono il passaggio di nord-est e quello di nord-ovest, entrambi diretti verso il Pacifico attraverso lo Stretto di Bering.
- La conquista del Polo Nord avvenne nel 1909 grazie all'esploratore americano R.E. Peary, con successivi sorvoli e conquiste sottomarine nei decenni successivi.
- Le terre polari ospitano popolazioni indigene come Lapponi, Samoiedi e Eschimesi, con una prevalenza di circa 100.000 Eschimesi tra Siberia e Groenlandia.
Indice
Esplorazioni vichinghe e scoperte geografiche
I primi navigatori a raggiungere le terre polari furono i Vichinghi, nel X sec. essi stabilirono una colonia in Groenlandia. Solo nell’epoca delle scoperte geografiche, però, l’Artide venne sistematicamente esplorata. Per tre secoli i viaggi non furono motivati da ragioni scientifiche, ma da interessi commerciali: si cercano infatti le rotte più brevi fra l’Europa e i ricchi mercati dell’Estremo Oriente. Furono essenzialmente tentate due vie di navigazione: il passaggio di nord-est e quello di nord-ovest. Entrambe le rotte intendevano raggiungere il Pacifico attraverso lo Stretto di Bering, ma mentre il passaggio di nord-est costeggiava l’Europa e l’Asia settentrionale, quello di nord-ovest passava all’interno dell’Arcipelago Artico Americano.
Conquista del Polo Nord
Verso la fine dell’Ottocento venne ingaggiata una vera e propria gara per la conquista del Polo Nord. Dopo numerosi tentativi, nel 1909 l’americano R.E. Peary, con altri cinque compagni, riuscì finalmente a raggiungere, in slitta, il Polo. Nel 1926 il Polo venne sorvolato dagli americani E. Byrd e F. Bennet, che precedettero di soli tre giorni la spedizione guidata da L. Ellsworth e da R. Amundsen a bordo del dirigibile Norge, pilotato dal nostro connazionale U. Nobile. Nel 1958 fu ottenuta anche la conquista sottomarina del Polo a opera del sommergibile americano a propulsione nucleare Nautilus.
Popolazioni indigene delle terre polari
A causa dell’inospitalità dell’ambiente gli abitanti sono scarsi. Oltre agli addetti alle basi scientifiche e militari e agli Europei, soprattutto di origine danese emigrati in Groenlandia, le terre polari sono abitate da popolazioni indigene quali Lapponi in Europa, Samoiedi, Tungusti e Ciukci in Asia, Groenlandesi in Groenlandia, nati dalla fusione fra Eschimesi ed Europei, ed Eschimesi dalla Siberia nord-orientale alla Groenlandia, che costituiscono il gruppo più numeroso (circa 100.000 unità). Gli Eschimesi parlano l’eschimo, le altre popolazioni idiomi propri. Pur essendosi diffuso il cristianesimo, la maggior parte della popolazione indigena segue riti animisti.
Domande da interrogazione
- Quali furono le motivazioni principali delle esplorazioni artiche durante l'epoca delle scoperte geografiche?
- Chi fu il primo a raggiungere il Polo Nord e in che anno avvenne?
- Quali sono le principali popolazioni indigene delle terre polari e quali lingue parlano?
Le esplorazioni artiche durante l'epoca delle scoperte geografiche furono principalmente motivate da interessi commerciali, cercando le rotte più brevi tra l'Europa e i mercati dell'Estremo Oriente.
Il primo a raggiungere il Polo Nord fu l'americano R.E. Peary nel 1909, accompagnato da altri cinque compagni.
Le principali popolazioni indigene delle terre polari includono Lapponi, Samoiedi, Tungusti, Ciukci, Groenlandesi ed Eschimesi. Gli Eschimesi parlano l'eschimo, mentre le altre popolazioni parlano idiomi propri.