Jessica93
Genius
2 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • I maremoti, o tsunami, sono onde lunghe generate principalmente da terremoti marini, ma possono derivare anche da esplosioni o eruzioni vulcaniche sottomarine.
  • Il termine "tsunami" è giapponese e riflette la frequenza di questi eventi in Giappone, situato in una zona sismicamente attiva.
  • Le onde di maremoto possono avere lunghezze d'onda tra 100 e 700 km e velocità tra 300 e 800 km/h.
  • L'ampiezza delle onde è generalmente bassa in mare aperto, ma aumenta pericolosamente vicino alle coste, potendo superare i 30 metri.
  • I maremoti si verificano principalmente lungo la "cintura di fuoco" del Pacifico, colpendo regioni come il Giappone, l'Alaska e parti del Sud America.

Indice

  1. Definizione e origine del maremoto
  2. Caratteristiche delle onde di maremoto
  3. Zone a rischio di maremoto

Definizione e origine del maremoto

Il maremoto o tsunami è quel fenomeno naturale che consiste nella formazione e propagazione di onde lunghe in mare aperto, generate nella maggior parte dei casi da un terremoto con epicentro sul fondo marino. Il termine tsunami, sinonimo di maremoto, è di origine giapponese e significa letteralmente “onda del porto”; l’uso comune del termine giapponese per questo fenomeno si deve alla particolare frequenza con cui si verificano i maremoti nell’arcipelago nipponico, situato in una zona ad alto rischio sismico. In realtà le cause dei maremoti non sono necessariamente sismiche: basta qualunque perturbazione che sia in grado di sollecitare verticalmente una colonna d’acqua; ad esempio, un’esplosione o un’eruzione vulcanica sottomarina.

Caratteristiche delle onde di maremoto

La lunghezza d’onda di un maremoto varia tra i 100 e i 700 km (contro i 100-200 m di lunghezza d’onda del normale moto ondoso); la sua velocità è tra i 300 e gli 800 km/h; l'ampiezza dell’onda raramente supera il metro in mare aperto, ma lungo le coste, soprattutto negli stretti e nelle baie imbutiformi, risente della riduzione della profondità aumentando fino a raggiungere proporzioni devastanti (oltre 30 m di ampiezza). Quando si abbatte su una zona costiera, l’onda di un maremoto è in grado di distruggere interi centri abitati.

Zone a rischio di maremoto

La maggior parte dei maremoti si verifica lungo la cosiddetta cintura (o anello) di fuoco, la fascia che contorna l’oceano Pacifico per circa 38.600 km, altamente sismica e disseminata di vulcani. Le zone più a rischio di maremoto sono, oltre al Giappone, le coste dell'Alaska, del Sud America e di alcuni tratti della California.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community