Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il clima mediterraneo si trova intorno ai 40° di latitudine, con inverni miti e piovosi ed estati calde e asciutte, e supporta un bioma adattato all'aridità stagionale.
  • La macchia mediterranea varia in composizione ma è sorprendentemente simile in diverse regioni del mondo, assumendo nomi diversi come "maquis", "chaparral" e "fynbos".
  • Le piante della macchia mediterranea si adattano all'aridità, presentando foglie dure e spesse; il fuoco è un fattore ecologico importante per mantenere la biodiversità.
  • La vegetazione mediterranea è caratterizzata da specie xerofile e presenta un alto grado di endemismo, con molte piante tipiche come olivo, vite e agrumi.
  • La fauna della macchia mediterranea comprende specie comuni alle foreste temperate, come cinghiali e daini, e specie costiere, come gabbiani e tartarughe marine.

Macchia mediterranea

Intorno ai 40° di latitudine, sia a Nord che a Sud dell’equatore, il clima è di tipo mediterraneo, cioè è caratterizzato da inverni miti e relativamente piovosi e da estate calde e asciutte. Le temperature medie annuali oscillano fra i 14° e i 18°, le precipitazioni annue vanno da 400 a 1500 mm e a tale clima è associato il bioma mediterraneo che è costituito da piante che si adattano all’aridità stagionale. Si tratta di arbusti e di alberi con foglie sempre verdi dure e spesse, come il leccio.
Anche se la composizione della flora è molto diversa nelle varie aree a clima mediterraneo, l’insieme che si sviluppa in tale zona climatica è sorprendentemente simile. Da osservare che la macchia mediterranea assume nomi diversi: “maquis” in Francia, “chaparral” in California, “matorral” in Cile, “fynbos” in Africa del Sud, “mallee scrub” in Australia. Nel bioma mediterraneo, il fuoco rappresenta un fattore ecologico molto importante perché tende a mantenere la predominanza di arbusti a scapito degli alberi e incrementa la biodiversità, determinando, così, la coesistenza di aree di diversa età.

La macchia mediterranea è particolarmente sviluppata nelle zone con terreno fresco e profondo; di solito, deriva dalla foresta mediterranea sempreverde (pini, sugheri e lecci), in seguito al diradamento di quest’ultima operato dall’uomo. Esiste anche
• la macchia bassa formata da suffrutici (cioè da piante perenni, la cui forma è simile a quella di un piccolo arbusto, le parti inferiori del germoglio sono lignificate mentre le superiori sono erbacee) e da arbusti alti circa 1 metro, come il ginepro
• la macchia alta, formata da arbusti che possono raggiungere i 2-3 metri di altezza coma il corbezzolo, il lentisco o l’erica arborea;
• la macchia-foresta, caratterizzata dalla presenza dell’oleandro, dell’alloro e dagli stessi arbusti presenti nella macchia alta.

Le macchie di arbusti, non modificate dall’uomo, sono spesso impenetrabili e possono essere considerate una ripetizione in scala ridotta del bosco. Possono essere costituite prevalentemente o esclusivamente da arbusti e suffrutici giunchiformi sempreverdi, come l’erica, il rododendro, le conifere, oppure a foglie caduche come la ginestra, la mimosa e la rosa.
Il paesaggio mediterraneo deve molto nel suo aspetto alla vegetazione così particolare e in cui dominano le specie xerofile. I terreni calcarei sono ricoperti dalla garriga; quelli silicei sono invece ricoperti dalla macchia, composta spesso da arbusti assai fitti. Spesso, il suolo permette la crescita di boschi, specialmente di lecci che, ad una certa altezza, si ritrovano con altri alberi a foglia caduca, come i castagni, per lasciare il posto, nelle quote più alte, alle conifere e ai roveri. Certamente, l’opera dell’uomo, con la transumanza, la coltura nomade e gli incendi hanno spesso degradato la vegetazione originaria. Per migliorare la fertilità del terreno agrario, a volte, viene praticata la tecnica chiamata “debbio”, che consiste nel bruciare le erbe secche.
Le piante mediterranee hanno une diffusione limitata alle regioni bagnate dal Mediterraneo; per analogia, a volte, vengono comprese in questo gruppo anche quelle specie che per vegetare bene, richiedono un clima di tipo mediterraneo. La vegetazione mediterranea tipica (= bosco sempreverde e macchia) è diffusa nell’Africa settentrionale, nella Grecia meridionale, in Sicilia, in Provenza e, in genere, sulle coste meridionali del bacino mediterraneo.

La flora presenta uno spiccato endemismo: abbondano soprattutto le orchidacee, le labiate, le gigliacee e le cistacee. Anche fra le piante coltivare, molte sono tipiche: olivo, vite, fico, agrumi, palme, dracena, acacie, agavi e eucalipti.
Dal punto di vista della fauna, la macchia mediterranea è abitata da molte specie che vivono anche nella foresta temperata come i cinghiali, i ricci, i daini oppure gli scoiattoli. Altre specie animali sono invece caratteristiche della costa coma i gabbiani, i cormorani e le tartarughe marine.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali del clima mediterraneo?
  2. Il clima mediterraneo è caratterizzato da inverni miti e relativamente piovosi e da estati calde e asciutte, con temperature medie annuali tra i 14° e i 18° e precipitazioni annue da 400 a 1500 mm.

  3. Quali tipi di vegetazione si trovano nella macchia mediterranea?
  4. La macchia mediterranea comprende arbusti e alberi con foglie sempreverdi, come il leccio, e si divide in macchia bassa, macchia alta e macchia-foresta, con specie come ginepro, corbezzolo, lentisco e oleandro.

  5. Qual è il ruolo del fuoco nel bioma mediterraneo?
  6. Il fuoco è un fattore ecologico importante nel bioma mediterraneo perché mantiene la predominanza di arbusti, incrementa la biodiversità e favorisce la coesistenza di aree di diversa età.

  7. Dove si trova la vegetazione mediterranea tipica?
  8. La vegetazione mediterranea tipica si trova in Africa settentrionale, Grecia meridionale, Sicilia, Provenza e sulle coste meridionali del bacino mediterraneo.

  9. Quali specie animali abitano la macchia mediterranea?
  10. La macchia mediterranea è abitata da specie come cinghiali, ricci, daini, scoiattoli, gabbiani, cormorani e tartarughe marine.

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