Concetti Chiave
- Dopo la Seconda Guerra Mondiale, i paesi ricchi hanno implementato leggi anti-smog, spostando il problema nei paesi in via di sviluppo.
- L'Asian Brown Cloud è un fenomeno di inquinamento atmosferico che colpisce l'Asia Meridionale, causando nebbia persistente e danni economici e sanitari.
- Le città cinesi affrontano livelli estremi di inquinamento atmosferico, con Pechino che ha violato gli standard di qualità dell'aria dell'OMS per oltre l'80% del tempo nel 2008.
- La relazione tra sviluppo economico e inquinamento segue una curva a U rovesciata, con l'inquinamento che diminuisce dopo una fase iniziale di crescita.
- In Occidente, lo smog tradizionale è stato sostituito dallo smog fotochimico e dall'elettrosmog, derivanti da ossidi di azoto e onde elettromagnetiche.
LE LEGGI ANTI-SMOG
Nel corso del secondo dopoguerra,quasi tutti i Paesi ricchi si dotarono di legislazioni anti-inquinamento ,partendo proprio dalla riduzione dello smog. Quest’ultimo si spostò gradualmente verso il mondo in via di sviluppo,dove iniziava l’industrializzazione e non esistevano ancora norme a tutela dell’ambiente. I paesaggi nebbiosi negli anni Settanta e Ottanta non si trovavano più a Edimburgo, ma a Città del Messico e nell’Asia Sudorientale,dove il problema fu aggravato per anni da metodi rudimentali di deforestazione: si bruciavano grandi estensioni di bosco per ricavare terreni coltivabili ,senza alcun controllo sul fumo sprigionato.
Negli anni recenti è entrato nell’uso comune il termine Asian Brown cloud, la nuvola marrone asiatica, per designare una spessa coltre di inquinamento atmosferico che ristagna sopra l’Asia Meridionale e l’Oceano Indiano nei mesi umidi dell’anno.
Le grandi città cinesi hanno oggi il dubbio primato dell’aria peggiore al mondo: a Pechino nel 2008 gli standard di qualità dell’aria proposti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sono stati violati per più dell’80 per cento del tempo, e la situazione continua a peggiorare man mano che più cittadini si possono permettere automobili a basso costo,vanificando così gli effetti delle restrizioni alla circolazione imposte in passato. La correlazione tra sviluppo economico e inquinamento dell’aria assume tipicamente la forma di una U rovesciata: nella fase iniziale della crescita si inquina molto,per poi stabilizzarsi e cominciare a regolamentare le emissioni,giungendo infine a una riduzione delle stesse. A confronto di questa regolarità ,osservata dagli economisti in molti paesi,l’attivismo ambientalista si sta diffondendo in Asia,sulla scorta della crescente informazione sui rischi del degrado della natura; esistono alcuni segnali positivi ravvisabili nelle recenti legislazioni. Nel frattempo lo smog è ritornato in Occidente,sotto forme nuove.
Non si vedono più le tradizionali nubi di anidride carbonica dispersa in area umida, ma si parla di smog fotochimica e di elettrosmog .
Il primo deriva da un eccesso di ossidi di azoto nell’atmosfera, provocato soprattutto dalla circolazione dei veicoli.
Il secondo chiamato anche inquinamento elettromagnetico, deriva dalle redazioni prodotte dalle antenne radiofoniche e telefoniche.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati gli effetti delle leggi anti-smog nei paesi in via di sviluppo?
- Cosa rappresenta il termine "Asian Brown Cloud"?
- Qual è la situazione attuale dell'inquinamento atmosferico nelle grandi città cinesi?
Nei paesi in via di sviluppo, l'industrializzazione ha portato a un aumento dello smog, aggravato da pratiche di deforestazione non controllate, come il bruciamento di boschi per ottenere terreni coltivabili.
"Asian Brown Cloud" si riferisce a una densa coltre di inquinamento atmosferico che si forma sopra l'Asia Meridionale e l'Oceano Indiano, visibile da satellite e manifestata al suolo come una nebbia sottile chiamata "haze".
Le grandi città cinesi, come Pechino, hanno livelli di inquinamento atmosferico tra i peggiori al mondo, con standard di qualità dell'aria spesso violati, aggravati dall'aumento delle automobili a basso costo.