Concetti Chiave
- Israele è situato nel Vicino Oriente, confinando con Libano, Siria, Giordania, Egitto, Golfo di Aqaba, Cisgiordania e Striscia di Gaza.
- Storicamente, il territorio di Israele è stato occupato da molte nazioni, inclusi egizi, assiri, babilonesi, romani, e ottomani, fino alla proclamazione dello stato nel 1948.
- Israele è l'unico stato a maggioranza ebraica nel mondo, con significative minoranze musulmane e cristiane.
- Nonostante l'assenza di una costituzione scritta, Israele è una repubblica parlamentare con un presidente e un parlamento denominato Knesset.
- Gerusalemme, riconosciuta come capitale, è una città di importanza religiosa per ebraismo, cristianesimo e islamismo, ed è una meta turistica significativa.
Indice
Geografia e storia antica
Lo stato d’Israele si trova nel vicino oriente e confina con il Libano a nord, con la Siria a nord-est, con la Giordania a est, con l’Egitto e il Golfo di Aqaba a sud, e a sud-ovest con la Cisgiordania e la striscia di Gaza.
Il territorio attuale, occupa quello dell’antica regione di Canaan, dove si trovavano il Regno di Giuda e quello di Israele.
La regione fu occupata da numerosi popoli, tra i quali troviamo egizi, assiri, babilonesi, romani, bizantini, arabi e ottomani. Dopo la caduta di quest’ultimo è diventata ha dovuto sottostare ad un mandato inglese.Fondazione dello stato moderno
Dopo la Seconda Guerra Mondiale e i terribili avvenimenti della Shoa, anche nel tentativo di limitare gli scontri tra ebrei ed arabi, nel 1947, l’assemblea generale delle nazioni unite, secondo il piano di ripartizione della Palestina, il quale sanciva la costituzione di due stati indipendenti, uno ebraico e l’altro arabo, annunciò la nascita dello Stato di Israele, che venne proclamato ufficialmente da David Ben Gurion nel 1948.
Conflitti e accordi di pace
Inizialmente la ripartizione dei territori fu duramente osteggiata, in particolar modo dai plaestinesi e dai vicini paesi Arabi. La Lega Araba dichiarò guerra allo Stato Ebraico, originando i conflitti Arabo-Israeliani. Successivamente Israele stipulò accordi di pace con l’Egitto e la Giordania.
Dopo la guerra dei sei giorni del 1967, Israele ha occupato i territori della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, dalla quale ufficialmente si è ritirata solo nel 2005.
Ad oggi la sovranità israeliana non è riconosciuta da molti Stati arabi, mentre diversi rappresentati palestinesi la accettano dal 1993, in seguito agli accordi di Oslo.
Demografia e sistema politico
Attualmente lo stato d’Israele è l’unico stato del mondo a maggioranza ebraica (quasi il 75% della popolazione); consistente è anche la presenza musulmana, che si attesta intorno al 20% del totale. Si riscontra anche una minoranza cristiana.
Lo stato non ha una costituzione scritta, tuttavia vige la Legge Fondamentale, risalente al 1980 che lo definisce una repubblica parlamentare retta da un presidente. Il potere legislativo spetta al parlamento, chiamato Knesset, che viene rinnovato ogni quattro anni. Compito della Knesset è anche quello di eleggere il Presidente, il cui mandato, non rinnovabile, dura sette anni.
Il potere esecutivo spetta al primo ministro, che normalmente è il leader della maggioranza. Il potere giudiziario spetta alla Corte Suprema, composta da 15 giudici, nominati da una commissione. Tutti i cittadini di almeno 18 anni di età hanno diritto di voto.
Suddivisione amministrativa
Amministrativamente il paese è suddiviso in sei distretti, a loro volta organizzati in sottodistretti, i quali sono tripartiti in regioni naturali.
Economia e turismo
Il paese è membro dell’OCSE ed è ritenuto uno delle maggiori potenze del Vicino Oriente, seppure l’instabilità politica ne condizioni, almeno in parte, l’economia.
Il paese non gode di grandi risorse del sottosuolo, tuttavia il settore agricolo e quello industriale, sviluppatisi per decenni sono fiorenti. Importa soprattutto materie prime, mentre esporta tecnologie militari, diamanti e software.
Il settore industriale si è sviluppato molto grazie ad investimenti di grandi multinazionali straniere e all’aiuto degli Stati Uniti, che hanno aiutato il paese nel risanare i suoi debiti. Seppure le rigide misure di sicurezza, date le condizioni geopolitiche, sottopongano il turismo ad un rigido controllo, esso è abbastanza sviluppato, specialmente nell’ambito religioso, in particolare verso Gerusalemme, “la città delle tre religioni”
Gerusalemme e la sua importanza
La città di Gerusalemme è riconosciuta dalla Legge Fondamentale come capitale dello Stato di Israele, tuttavia è rivendicata come tale anche dallo stato palestinese e non è riconosciuta da molti paesi dell’ONU. Anche per questo motivo, molte grandi multinazionali e diversi stati hanno stanziato i loro uffici e le loro ambasciate a Tel Aviv, principale polo economico del paese.
Storia di Gerusalemme
Gerusalemme però, nota anche come Città Eterna, è una delle maggiori mete turistiche del paese, interessata in particolar modo dal turismo religioso. Nella città infatti hanno sede numerosi edifici di grande importanza per le tre grandi religioni monoteiste, ovvero l’ebraismo, il cristianesimo e l’islamismo. A Gerusalemme si trova il Muro del Pianto, molto rilevante per gli Ebrei, la Basilica del Santo Sepolcro, luogo di culto per cristiani e la Moschea di al-Aqsa, importante nella religione islamica. Proprio a causa dell’importanza che la città riveste per le tre grandi religioni, essa è stata teatro di numerosi conflitti, che ne hanno causato più volte la distruzione.
La città vecchia e le sue mura, sono considerate patrimonio dell’UNESCO dal 1981. Il proliferare di religioni è dovuto alle numerose e differenti dominazioni che hanno caratterizzato la storia della città. Essa infatti fu patria dei tre grandi monarchi ebrei: Saul, David e Salomone, l’ultimo dei quali fece erigere l’omonimo Tempio. La città riuscì a resistere all’attacco degli Assiri, ma fu espugnata dai babilonesi di Nabucodonosor, che deportò gran parte della popolazione. In seguito i territori furono conquistati dai Macedoni di Alessandro Magno. Successivamente le maggiori dominazioni furono quella tolomea e quella romana. Le legioni di Tito, a causa di un’insurrezione intorno al 70 a.C, distrussero la città e il Tempio. Costantino, dopo la concessione della libertà di religione fece erigere la Basilica del Santo Sepolcro, prima chiesa cristiana. Nel VII sec. La città venne conquistata dai Persiani e in quello successivo dagli Arabi.
Il territorio passò successivamente nelle mani dell’Impero Ottomano, che lo controllò sino alla sua caduta nel 1917, quando Gerusalemme, come l’intero territorio di Israele dovettero sottostare ad un mandato arabo. Dopo la seconda guerra mondiale e la divisione della Palestina per favorire la convivenza tra le tre religioni ed evitare nuovi conflitti e la nascita dello Stato di Israele nel 1948, Gerusalemme venne nominata sua capitale nel 1949, suscitando diversi malcontenti.
Conflitti arabo-israeliani
Il 14 maggio 1948 venne proclamato lo Stato di Israele, ma il giorno successivo, la lega Araba, composta da Egitto, Iraq, Arabia saudita, Libano, Yemen, Siria invase il paese.
Si verificò quindi il primo conflitto Arabo-israeliano, che volse subito a favore di Israele e mise in difficoltà i paesi arabi, a causa delle notevoli ondate migratorie, mentre Israele accolse numerosi profughi ebrei. I conflitti terminarono l’anno dopo, nel 1949.
Nel 1956, dopo un periodo di relativa stabilità interna, Israele prese parte alla “campagna del Sinai”, insieme a Francia ed Inghilterra, che volevano opporsi alla nazionalizzazione del canale di Suez. La guerra si concluse con l’invio dei caschi blu dell’ONU per riportare l’ordine nel paese e con un nulla di fatto per l’Egitto.
Guerra dei sei giorni e conseguenze
Nel 1967, anche in seguito all’instaurazione nel 1974 dell’OLP (organizzazione per la liberazione della Palestina, i rapporti tra Israele e i paesi Arabi, in particolare Egitto e Giordania, si inasprirono sempre più, sino allo scoppio della Guerra dei sei giorni, che terminò con una schiacciante vittoria di Israele, il quale riuscì a prendere il controllo dei territori palestinesi. Nello stesso anno l’ONU condannò l’occupazione militare israeliana dei territori, riconoscendo il diritto ad una convivenza pacifica nella regione, tuttavia rimase senza ascolto.
Nel 1973 Egitto, Siria e Giordania, con il supporto della Libia, durante la festa del Kippur, attaccarono Israele, che però riuscì a difendersi e a conquistare nuovi territori arabi, dai quali fu successivamente costretto a ritirarsi dalle grandi potenze, che temevano un incremento dei prezzi del petrolio.
Nel 1979, dopo i numerosi conflitti, l’Egitto sancì una pace con Israele, con gli accordi di Camp David, riconoscendogli la sovranità.
Intifada e situazione attuale
Gli scontri tra palestinesi e israeliani, però, non terminarono e nei territori di Gaza e della Cisgiordania vi furono una serie di scontri, denominati Intifada, durante i quali i palestinesi si schierano a favore dell’OLP e contro Israele, mostrando il loro disaccordo con lanci di pietre, aggressioni e resistenze ai pubblici ufficiali. Anche se attualmente gli scontri non sono più così accentuati, il territorio israeliano è ancora caratterizzato da un’instabilità militare e il governo riserva gran parte del suo bilancio al rinnovamento e al mantenimento dell’esercito e degli armamenti.
Domande da interrogazione
- Qual è la posizione geografica di Israele e quali sono i suoi confini?
- Qual è la composizione demografica attuale di Israele?
- Come è organizzato il sistema politico di Israele?
- Qual è l'importanza di Gerusalemme e perché è una città contesa?
- Quali sono stati i principali conflitti arabo-israeliani e come si sono conclusi?
Israele si trova nel vicino oriente e confina con il Libano a nord, la Siria a nord-est, la Giordania a est, l'Egitto e il Golfo di Aqaba a sud, e la Cisgiordania e la striscia di Gaza a sud-ovest.
Israele è l'unico stato a maggioranza ebraica nel mondo, con quasi il 75% della popolazione, mentre i musulmani costituiscono circa il 20% e vi è anche una minoranza cristiana.
Israele è una repubblica parlamentare senza costituzione scritta, governata dalla Legge Fondamentale. Il potere legislativo è affidato alla Knesset, il potere esecutivo al primo ministro, e il potere giudiziario alla Corte Suprema.
Gerusalemme è riconosciuta come capitale di Israele, ma è rivendicata anche dallo stato palestinese. È una città di grande importanza religiosa per ebraismo, cristianesimo e islamismo, e per questo è stata teatro di numerosi conflitti.
I principali conflitti includono le guerre del 1948, 1956, 1967 e 1973. Israele ha spesso prevalso militarmente, ma le tensioni persistono, culminando in accordi di pace come quelli di Camp David nel 1979 con l'Egitto.