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Concetti Chiave

  • L'Europa ha vissuto fasi di crescita demografica e periodi di stasi a partire da circa un milione di anni fa con l'arrivo di popoli nomadi dall'Asia e dall'Africa settentrionale.
  • Nel 700, l'Europa ha registrato una forte crescita demografica che è continuata fino al 900, grazie a miglioramenti economici, tecnologici e sanitari.
  • I primi censimenti risalgono all'Impero romano, con una popolazione stimata di 40 milioni di abitanti, ma la caduta dell'Impero ha portato a instabilità demografica.
  • Fino al XVIII secolo, l'Europa ha sperimentato alti e bassi demografici dovuti a ricchezze economiche e disastri come pestilenze e guerre.
  • Dalla seconda metà del XX secolo, la popolazione europea ha smesso di crescere a causa di una diminuzione della natalità e di cambiamenti sociali, come l'inurbamento e il ruolo delle donne.

In questo appunto di geografia si prende in esame come avviene l'andamento della popolazione europea nella storia. Questo spostamento iniziò nel vecchio Continente europeo all'incirca un milione di anni fa quando in Europa erano giunti popoli nomadi dall'Asia e anche dall'Africa settentrionale. L'Europa in passato ha avuto l'alternarsi di alcune fasi di vera e propria crescita demografica e dei periodi in cui invece ci sono state delle fasi di vera e propria stasi.

Fu nel corso del 700 che poi vi fu una grande impennata nell'ambito della crescita demografica, infatti l'aumento della popolazione era diventato vertiginoso continuando con questi ritmi fino al 900. A partire dal consolidamento dell'Impero romano fortunatamente iniziò ad essere portato avanti un vero e proprio censimento che permisero di quantificare grosso modo i sudditi dell'impero che furono ben 40 milioni.

Europa - Andamento della popolazione articolo

Indice

  1. L’andamento della popolazione europea
  2. Altri elementi importanti

L’andamento della popolazione europea

La storia del popolamento europeo è iniziata circa un milione di anni fa, quando giunsero nel Continente europeo dei popoli nomadi dall’Asia e dall’Africa settentrionale.
Da allora, per millenni, l’Europa ha visto alternarsi fasi di crescita demografica a periodi di stasi o di regresso.
Alla fine del 700 inizia una nuova transizione demografica: l’aumento della popolazione diventa vertiginoso e prosegue fino alla seconda metà del 900.
I primi censimenti della storia sono stati realizzati durante l’Impero romano. I censimenti hanno stabilito che nell'Impero romano ci fossero circa 40 milioni di abitanti. Nel V secolo d.C., la caduta dell’Impero romano e le invasioni hanno dato invece inizio a un vero e proprio periodo di instabilità. Le conseguenze sul piano demografico sono state:

  1. un calo della natalità
  2. una diminuzione della durata media della vita

Nei secoli successivi, fino al XVIII, c'è stato un andamento altalenante: periodi di ricchezza economica e di incremento della popolazione si sono alternati ad eventi drammatici, come le grandi pestilenze o le lunghe guerre che interessarono quasi tutto il territorio europeo.
Dopo questo lungo percorso, nel 1750, gli europei erano diventati circa 150 milioni.
A partire dalla seconda metà del XVIII secolo è iniziato un periodo di intenso sviluppo economico del Continente europeo. I progressi nella tecnologia, nell’organizzazione del lavoro, nell’alimentazione, nella sanità, nelle condizioni igieniche delle abitazioni hanno determinato la diminuzione della mortalità. La crescita demografica è diventata sempre più consistente ed è proseguita fino alla seconda metà del 900.

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Altri elementi importanti

La mortalità in Europa ha continuato a decrescere anche nella seconda metà del 900, ma la popolazione ha smesso di aumentare poiché è intervenuto un altro fattore: la diminuzione della natalità. Un notevole inurbamento ha provocato la fine della famiglia allargata. Con l’aumento dell’urbanizzazione, le famiglie hanno ridotto il numero dei componenti al loro interno: sono ormai costituite quasi esclusivamente da genitori e figli. (modello della famiglia nucleare)
In secondo luogo è cambiato il ruolo delle donne nella società e nella famiglia: ai tradizionali impegni di conduzione della casa si è affiancato sempre più di frequente il lavoro extra-domestico a vari livelli. È quindi naturale che il numero dei figli sia stato ridotto e pianificato. In alcuni Paesi europei la diminuzione della natalità ha stimolato misure legislative atte a favorire l’aumento delle nascite.

Domande da interrogazione

  1. Quando è iniziata la storia del popolamento europeo?
  2. La storia del popolamento europeo è iniziata circa un milione di anni fa con l'arrivo di popoli nomadi dall'Asia e dall'Africa settentrionale.

  3. Quali sono stati i periodi di crescita demografica significativi in Europa?
  4. Un periodo significativo di crescita demografica è iniziato alla fine del 700 e ha proseguito fino alla seconda metà del 900, con un aumento vertiginoso della popolazione.

  5. Quali furono le conseguenze demografiche della caduta dell'Impero romano?
  6. La caduta dell'Impero romano portò a un calo della natalità e a una diminuzione della durata media della vita, segnando un periodo di instabilità demografica.

  7. Come ha influenzato l'urbanizzazione la struttura familiare in Europa?
  8. L'urbanizzazione ha portato alla fine della famiglia allargata, con famiglie nucleari costituite principalmente da genitori e figli, riducendo il numero dei componenti.

  9. Quali cambiamenti hanno influenzato il ruolo delle donne nella società europea?
  10. Il ruolo delle donne è cambiato con l'inclusione del lavoro extra-domestico, portando a una pianificazione e riduzione del numero dei figli.

Domande e risposte

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