Concetti Chiave
- Il nord dell'Africa è caratterizzato da due famiglie linguistiche asiatiche: camiti e semiti, con berberi e arabi come principali etnie.
- A sud del Sahara, le popolazioni nere si dividono principalmente in tre gruppi etnico-linguistici: sudanese, nilotica e bantu.
- I bantu sono il gruppo maggioritario in Africa centro-meridionale, spingendo le popolazioni autoctone come pigmei e boscimani in aree meno ospitali.
- Il Madagascar presenta una fusione unica di etnie africane e asiatiche, principalmente malese e indonesiane.
- Le lingue ufficiali in molti Paesi africani sono quelle degli ex colonizzatori, con il francese e l'inglese predominanti.
Indice
Divisione culturale del Sahara
Si distinguono due aree culturali: le regioni a nord del Sahara e quelle a sud. Nell’Africa a nord del Sahara prevalgono due famiglie linguistiche di origine asiatica: quella dei camiti e quelle dei semiti. L’insediamento più antico è stato quello di camiti che si sono fusi con le popolazioni autoctone dando vita a etnie come i berberi e i tuareg.
Alla famiglia dei semiti appartengono invece gli arabi. Berberi e arabi rappresentano circa un quarto degli africani.
Popolazioni a sud del Sahara
A sud del Sahara le popolazioni nere sono suddivise in tre aree etnico-linguistiche: sudanese, nilotica e bantu. Sudanesi e bantu rappresentano insieme circa il 70% delle popolazione africana. Il gruppo etnico sudanese occupa lo spazio compreso tra il Sahara e il Golfo di Guinea, mentre i popoli nilotici, originati dalla fusione tra neri, semiti e camiti, vivono nelle regioni comprese fra il Sahara e l’Africa orientale.
Espansione e fusione etnica
I bantu sono il gruppo maggioritario nell’Africa centro-meridionale. I bantu si sono espansi dal cuore dell’Africa verso sud sottomettendo o spingendo in aree meno ospitali le popolazioni autoctone: pigmei, boscimani e ottentotti, ovvero i più antichi abitanti dell’Africa subsahariana.
I pigmei, un tempo diffusi in una vasta regione estesa dal Sudan all’Africa centro-orientale, vivono oggi in ristrette aree forestali dell’Africa centrale. I boscimani, antichi abitanti delle savane, sono in gran parte confinati in un’area del deserto del Kalahari, tra Botswana e Namibia, all’interno di riserve.
Presenza europea e asiatica
Nel Madagascar si è avuta un’originale fusione con etnie asiatiche, soprattutto di origine malese e indonesiana. In Africa vivono anche circa cinque milioni di discendenti degli europei e numerosi asiatici, tra cui un milione di indiani, per lo più insediati lungo le coste orientali e nel Sudafrica. La maggior parte dei bianchi che vive in Sudafrica parla l’afrikaans. In molti Paesi inoltre la popolazione utilizza come lingue ufficiali quelle degli antichi Paesi colonizzatori, soprattutto il francese e l’inglese.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali famiglie linguistiche presenti nell'Africa a nord del Sahara?
- Quali gruppi etnici rappresentano la maggioranza della popolazione a sud del Sahara?
- Dove vivono attualmente i pigmei e i boscimani?
Nell'Africa a nord del Sahara prevalgono le famiglie linguistiche dei camiti e dei semiti, entrambe di origine asiatica.
A sud del Sahara, le popolazioni nere sono suddivise in tre aree etnico-linguistiche: sudanese, nilotica e bantu, con sudanesi e bantu che rappresentano insieme circa il 70% della popolazione africana.
I pigmei vivono oggi in ristrette aree forestali dell'Africa centrale, mentre i boscimani sono in gran parte confinati in un'area del deserto del Kalahari, tra Botswana e Namibia.