Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • L'equilibrio tra popolazione e risorse naturali è una sfida cruciale del XXI secolo, con una popolazione mondiale in continua crescita che richiede risorse per una vita dignitosa.
  • La distribuzione della popolazione è disomogenea, con il Nord industrializzato che consuma molte risorse e il Sud che affronta povertà e disuguaglianze nonostante la ricchezza di risorse naturali.
  • La pressione sulle risorse naturali aumenta con la crescita demografica, portando a una diminuzione della disponibilità di risorse come acqua e fertilità del suolo, aggravata dall'inquinamento.
  • L'ineguale distribuzione dei beni materiali accentua le difficoltà nei Paesi poveri, aumentando la vulnerabilità a malattie, disoccupazione e mancanza di istruzione e libertà.
  • La crescente domanda di alimenti, in particolare proteine animali, potrebbe intensificare l'uso di biotecnologie e deforestazione per aumentare la produzione agricola e di allevamenti.

Equilibrio fra popolazione e risorse

All’inizio del XXI secolo, il problema più importante della Terra è la ricerca di un equilibrio fra la popolazione in continuo aumento e la disponibilità delle risorse naturali sufficiente alle singole persone di potere condurre una vita dignitosa. Nel 2000 la popolazione mondiale ha superato i 6000 milioni di persone; tale popolazione non è distribuita in modo uniforme: il nord del mondo industrializzato, con elevati consumi ed una elevata richiesta di risorse naturali e materie prime, e il sud del mondo, in cui si collocano Paesi con consumi che tendono ad avvicinarsi a quelli dei Paesi del Nord e Paesi, che dispongono di beni materiali appena sufficienti per sopravvivenza.
La situazione demografica tende ad essere stazionaria, con una crescente percentuale di persone anziane nei paesi del nord del mondo, mentre la maggior parte dell’aumento della popolazione mondiale si verificherà nei Paesi poveri ed arretrati del sud del mondo nei quali è molto elevato il numero degli abitanti giovani, in età fertile. Sappiamo che ogni persona, per vivere o semplicemente per sopravvivere, ha bisogno di beni materiali quali cibo, acqua, energia, abitazioni e mezzi di comunicazione e tali beni possono essere ottenuti soltanto dalla natura cioè dai campi, dalle foreste, dai fiumi, dai laghi, dalle cave e dalle miniere. È vero che le risorse naturali sono enormi, ma non sono infinite. Infatti, man mano che la popolazione terrestre aumenta, aumenta anche la richiesta di petrolio, di cereali, di metalli e allo stesso tempo diminuisce la fertilità dei campi e perfino l’acqua disponibile, e non solo quella potabile, diminuisce perché resa inutilizzabile a causa dell’inquinamento causato dai rifiuti che aumenta con la crescita demografico e della produzione materiale. La crisi nei rapporti fra popolazione, risorse naturali e beni consumati è aggravata da un altro elemento: l’ineguale distribuzione dei beni materiali fra gli abitanti dei vari Paesi; infatti, il sud della Terra, per quanto sia molto ricco di grandi risorse naturali, vive in uno stato di indigenza proprio a causa della distribuzione non omogenea delle ricchezze. E quando i beni materiali sono scarsi, la parte povera della popolazione è molto più esposta alle malattie e alle epidemie, manca di lavoro, non ha possibilità di accedere all’istruzione e all’informazione e spesso manca anche la libertà.

Occorre fare, a questo punto, una considerazione allarmante: se gli abitanti dei Paesi del Nord del mondo si accontentassero solo di quello che oggi possiedono e se l’attuale livello di consumi di quelli del Sud raddoppiasse, dovrebbero essere sfruttate le acque dei laghi e dei fiumi in modo tale da creare problemi di scarsità oppure dei conflitti armati per conquistare le scarse risorse rimaste. Purtroppo, non è nemmeno così perché ovunque le popolazioni cercano di accaparrarsi una quantità sempre più crescente di beni materiali. A questo punto ci possiamo chiedere come il pianeta Terra potrà fare fronte alla domanda sempre crescente di cibo, acqua, abitazioni di beni di consumo in genere, in un momento nemmeno molto lontano. Per valutare l’effetto della presenza umana sull’ambiente bisogna tener presente che la popolazione ha bisogno di alcuni beni irrinunciabili anche se prelevati dalla natura con diversa intensità e in diversa quantità come tutto quanto si riferisce all’alimentazione. È tuttavia ragionevole prevedere che in futuro una crescente parte della popolazione dei paesi anche poveri richieda una quantità maggiore di alimenti proteici di origine animale che si possono essere prodotti soltanto con un numero sempre crescente di allevamenti intensivi di bestiame da alimentare con cereali, soia o mangimi vari. A proposito dell’alimentazione un problema molto dibattuti è quello del ricorso alle biotecnologie al fine di ottenere specie edibili a più alto rendimento. Alcuni sostengono la necessità di procedere alla deforestazione per mettere a cultura i grandi spazi che vengono ritenuti inutilmente ricoperti da foreste tropicali.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il problema principale della Terra all'inizio del XXI secolo?
  2. Il problema principale è trovare un equilibrio tra la popolazione in aumento e la disponibilità di risorse naturali sufficienti per una vita dignitosa.

  3. Come è distribuita la popolazione mondiale e quali sono le conseguenze di questa distribuzione?
  4. La popolazione non è distribuita uniformemente; il nord del mondo ha elevati consumi e richieste di risorse, mentre il sud, pur essendo ricco di risorse naturali, vive in indigenza a causa della distribuzione ineguale delle ricchezze.

  5. Quali sono le risorse naturali essenziali per la sopravvivenza umana e quali problemi si presentano con l'aumento della popolazione?
  6. Le risorse essenziali includono cibo, acqua, energia e abitazioni. Con l'aumento della popolazione, cresce la domanda di queste risorse, mentre la loro disponibilità diminuisce a causa dell'inquinamento e dello sfruttamento eccessivo.

  7. Quali sono le previsioni per il futuro riguardo alla domanda di alimenti proteici?
  8. Si prevede che una crescente parte della popolazione, anche nei paesi poveri, richiederà più alimenti proteici di origine animale, portando a un aumento degli allevamenti intensivi.

  9. Quali sono le opinioni contrastanti riguardo all'uso delle biotecnologie e alla deforestazione?
  10. Alcuni sostengono l'uso delle biotecnologie per ottenere specie edibili a più alto rendimento, mentre altri propongono la deforestazione per coltivare spazi coperti da foreste tropicali.

Domande e risposte

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