Concetti Chiave
- L'Emilia-Romagna è divisa dalla via Emilia, separando la zona pianeggiante a nord da quella montuosa a sud, e prende il nome dall'Esarcato di Romania, "Terra dei Romani".
- La regione è un esempio europeo di equilibrio tra tutela sociale e sviluppo economico, con simboli come il suo stemma trapezoidale verde su sfondo bianco.
- Con una storia che include influenze etrusche, celtiche, romane e bizantine, l'Emilia-Romagna ha un passato ricco e variegato, segnato da eventi storici come il passaggio di Giulio Cesare sul Rubicone.
- Il territorio è composto per il 48% da pianura, 27% collina e 25% montagna, con fenomeni naturali come i calanchi e un regime torrentizio dei fiumi che creano valli trasversali.
- L'economia della regione è fortemente diversificata, con un'agricoltura sviluppata, industrie distribuite lungo la via Emilia, e un turismo fiorente soprattutto nella riviera romagnola.
Emilia-Romagna
L’Emilia-Romagna è chiamata in questo modo grazie alla via Emilia, che è la strada che la attraversa diagonalmente per collegare Piacenza e Rimini ma non serve solo a questo…
Serve anche a dividere la regione “in due parti”: la parte a nord è pianeggiante, mentre quella a sud è montuosa e collinare. La seconda parte del suo nome, la deve all’Esarcato di Romania che vuol dire “Terra dei Romani”.
Inoltre, questa regione è giudicata a livello europeo come un modello di equilibrio tra tutela sociale e sviluppo economico.
Lo stemma
Il suo stemma è a forma trapezoidale, di colore verde su uno sfondo bianco; si deve questo colore al suo territorio prevalentemente pianeggiante.
Un po’ di storia
Abitata in origine da Etruschi e Celti, venne inserita dai romani nella Gallia Cisalpina e successivamente venne a costituire la regione augustea Emilia.
Alla caduta dell’Impero romano, i Bizantini conservarono il dominio della parte orientale della regione; la parte restante, invasa dai Longobardi, andò a formare parte della Lombardia.
Con l’affermazione delle signorie e il passaggio di Bologna allo Stato Pontificio, la regione sarà caratterizzata da una tripartizione tra il Ducato Farnesiano, quello Estense e le Legazioni Pontificie, che durerà fino al 1860, quando attraverso un plebiscito, cioè una votazione attraverso la quale tutti gli elettori dello stato esprimono la loro opinione, la regione entrerà a far parte dell’Italia.
E Giulio Cesare oltrepassò il Rubicone con l’esercito, all’epoca vietato dalla legge romana per non incorrere nell’accusa di tradimento, pronunciando la famosa frase “Alea iacta est” che vuol dire “il dado è tratto”.
Mentre a Fornovo del Taro si dice che sia morto l’elefante di Annibale.
L’ambiente fisico
La pianura emiliana costituisce la parte meridionale della Pianura Padana e digrada dolcemente verso il mare Adriatico, formando coste basse e sabbiose, a tratti Paludose tra il delta del Po e la foce del Reno nelle Valli di Comacchio.
L’Appennino Tosco-Emiliano delimita la regione a sud, mentre a nord-ovest si estendono le propaggini orientali dell’Appennino Ligure.
Le vette più alte sono: il Cimone, il Cusna, l’Alpe di Succiso, il Monte Maggiorasca, il Monte Fumaiolo (da cui nasce il Tevere) e il Monte Falterona (da cui ha origine l’Arno).
Il territorio è: per il 25% montagna, per il 27% collina e per il 48% pianura.
La fascia collinare è caratterizzata da fenomeni di erosione che formano solchi profondi sui versanti argillosi e privi di vegetazione, che si chiamano calanchi.
Il fiumi della regione hanno un regime torrentizio con piene primaverili e autunnali che erodendo danno vita a valli trasversali tranne il Po.
Gli affluenti del Po che si trovano a destra sono: il Panaro,il Taro, il Secchia, il Nure, l’Arda e il Trebbia; mentre quelli che sfociano nel Mar Adriatico sono il Reno, il Savio e il Rubicone.
Il clima
La regione gode di un clima temperato sub continentale, caratterizzato da forti escursioni termiche: gli inverni sono lunghi e freddi e le estati calde.
Ci sono frequenti precipitazioni primaverili e autunnali, e fitte nebbie invernali.
La costa presenta un clima marittimo con temperature più miti.
Le città
Bologna, è il capoluogo della regione, ed è anche una città metropolitana. Il centro storico ha monumenti come:le Torri pendenti della Garisenda e degli Asinelli, la cattedrale di San Petronio e per chilometrici portici.
Grazie alla posizione geografica è un’importante centro commerciale.
Altri capoluoghi di provincia sono: Modena, Parma, Reggio nell’Emilia, Ravenna, Rimini, Ferrara, Piacenza e Forlì-Cesena.
Le attivitá: agricole
L’agricoltura è un settore molto sviluppato; le colture tipiche sono barbabietola da zucchero, frumento, mais, ortaggi (soprattutto pomodori e patate) e frutta (pere e pesche). A ciò si aggiunge anche la produzione di vino, fra cui i più famosi il Fortana e il Sangiovese.
Altri settori particolarmente sviluppati sono quello dell’industria degli insaccati (salame felino); quello dei formaggi (il famosissimo Parmigiano Reggiano); quello della pesca e dell’acquacoltura.
Industriali
Il settore industriale è organizzato in piccole e medie aziende, cooperative e aziende artigiane: questa articolazione ha permesso di diversificare ed esportare i prodotti.
La maggior parte delle attività industriali è concentrata sulla via Emilia e riguarda vari comparti, organizzati spesso in distretti industriali: agroalimentare (Parma), tessile e abbigliamento (Carpi), piastrelle (Sassuolo), biomedico (Mirandola), ceramica (Faenza), mobile (Forlì), macchine agricole (cento-famoso anche per il carnevale) e motori (Bologna-famosissimi i marchi internazionali Ferrari e Lamborghini).
A ciò si aggiungono gli impianti petrolchimici e petroliferi di Ravenna e di Ferrara.
Servizi
Il turismo è il comparto più sviluppato del settore terziario, soprattutto sulla riviera romagnola, famoso a livello italiano e internazionale, che vede Rimini e Riccione come le capitali del divertimento. Questa concentrazione di persone causa però anche problemi ambientali.
Altre forme di turismo sono quello fieristico (Bologna e Parma), gastronomico, delle città d’arte (Bologna, Ferrara, Parma, Ravenna) e quello dei numerosi agriturismi.
Curiositá: pietanze e vini tradizionali
Tra i cibi più conosciuti troviamo al primo posto le lasagne alla bolognese e il Parmigiano Reggiano, formaggio da non confondere con il Grana Padano; al secondo posto troviamo il Prosciutto di Parma, molto venduto in quanto particolarmente dolce; altri salumi assai graditi ai consumatori sono il Culatello, il Salame Felino e il Prosciutto cotto.
Come contorno sono famosissimi i funghi porcini della Valle del Taro.
Come dolce in molti luoghi viene servita la spongata dolce tipico borgotarese.
Per gli spuntini è famosa anche la piadina romagnola e la torta fritta.
Tra i vini più famosi ci sono il Sangiovese di Romagna, il Lambrusco dell’Emilia e il Fortana del Taro,vino particolarmente indicato per le signore dal sapore amabile.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del nome "Emilia-Romagna"?
- Come è suddiviso il territorio dell'Emilia-Romagna?
- Quali sono le principali attività economiche dell'Emilia-Romagna?
- Qual è il clima predominante in Emilia-Romagna?
- Quali sono alcune delle specialità culinarie dell'Emilia-Romagna?
Il nome "Emilia-Romagna" deriva dalla via Emilia, che attraversa la regione, e dall'Esarcato di Romania, che significa "Terra dei Romani".
Il territorio è diviso in pianura (48%), collina (27%) e montagna (25%), con la via Emilia che separa la parte pianeggiante a nord da quella montuosa e collinare a sud.
Le principali attività economiche includono l'agricoltura, l'industria (concentrata lungo la via Emilia) e il turismo, con un focus su prodotti tipici come il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma.
La regione ha un clima temperato subcontinentale, con inverni freddi, estati calde e frequenti precipitazioni in primavera e autunno.
Tra le specialità culinarie ci sono le lasagne alla bolognese, il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma, la piadina romagnola e vini come il Sangiovese di Romagna e il Lambrusco dell'Emilia.