Giuliaf92
Ominide
2 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • L'impero austro-ungarico adottava un'economia autarchica, limitata dalle barriere geografiche e dalla scarsa competitività internazionale.
  • La caduta della monarchia asburgica portò a una perdita significativa delle industrie e delle risorse agricole e minerarie dell'Austria.
  • Il settore terziario è il pilastro dell'economia austriaca, con il turismo e il commercio che giocano un ruolo chiave.
  • Nel settore secondario, l'Austria è nota per le industrie meccaniche, chimiche e alimentari, che costituiscono una parte significativa del PIL.
  • Il bosco rappresenta una risorsa importante, con l'Austria al quinto posto mondiale per l'esportazione di legname di conifere.

Economia dell'Austria

L’impero austro-ungarico aveva scelto l’autarchia economica: poiché la sua produzione era appena sufficiente a coprire il fabbisogno nazionale e non era all’altezza dei mercati internazionali.
La Bassa Austria, la Stiria Superiore, la Boemia, la Slesia e la Moravia godevano del progresso, ma il resto del territorio non prendeva parte all’evoluzione industriale.
Inoltre, gli ostacoli come le Alpi, i Carpazi e il Carso rendevano difficile la coesione economica tra le regioni.

Con la caduta della monarchia asburgica, i danni economici furono gravi, poiché l’Austria perse il 70% delle sue industrie, zone agricole e minerarie. Lo Stato austriaco possedeva però uno sviluppato settore dei servizi (centri amministrativi, banche, compagnie assicurative). Verso gli anni Venti l’Austria era riuscita a riassestare la propria economia, ma la crisi del 1929 provocò un crollo finanziario. Inoltre, aggravò la situazione la Seconda Guerra mondiale. Da qui l’Austria riavviò i rapporti con l’Italia, la Svizzera, la Cecoslovacchia, la Romania, l’Ungheria, la Polonia e la Jugoslavia.
Dal 1955 fu rapida la crescita economica dell’Austria e il motivo è stato un sistema sociale basato su una “pace sociale” dove non ci sono conflitti tra lavoratori e datori di lavoro. Nel 1997 la Germania risulta il più importante partner commerciale dell’Austria, sia come paese esportatore che importatore; l’Italia si colloca al secondo posto.
Il settore terziario (57% del PIL) è il pilastro più forte dell’economia austriaca, grande rilievo è assunto da turismo e commercio. Il settore secondario rappresenta il 39% del PIL ed è caratterizzato da industrie e artigianato, in particolare è sviluppato il settore meccanico, chimico e alimentare. Il settore primario costituisce il 3% del PIL. Garantisce il fabbisogno alimentare per alcuni prodotti come lo zucchero, i latticini e la carne bovina. Le coltivazioni agricole coprono 1/5 del territorio e si coltivano perlopiù cereali, patate e la vite.
Il bosco è una delle ricchezze del Paese, si tratta di conifere che ricoprono il 46% della superficie totale. L’Austria è al quinto posto a livello mondiale per l’esportazione di legname di conifere.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze economiche della caduta della monarchia asburgica per l'Austria?
  2. La caduta della monarchia asburgica causò gravi danni economici all'Austria, che perse il 70% delle sue industrie, zone agricole e minerarie.

  3. Qual è il settore economico più forte in Austria e quali sono le sue principali caratteristiche?
  4. Il settore terziario è il pilastro più forte dell'economia austriaca, rappresentando il 57% del PIL, con un grande rilievo per turismo e commercio.

  5. Quali sono i principali partner commerciali dell'Austria e come si posizionano?
  6. Nel 1997, la Germania era il più importante partner commerciale dell'Austria, seguita dall'Italia al secondo posto.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community