Concetti Chiave
- La Conca d'Oro, situata intorno a Palermo, è famosa per i suoi aranceti e ville patrizie, ma ha subito devastazioni durante l'espansione edilizia del XX secolo.
- In origine trasformata dagli Arabi e poi dai Normanni, la Conca d'Oro divenne un luogo di giardini lussureggianti e residenze aristocratiche.
- Bagheria, conosciuta come "città delle ville", vanta numerose ville barocche del XVIII secolo, soffocate dall'espansione urbana.
- Solunto, un'importante colonia punica, è rinomata per il suo impianto urbanistico ortogonale e i resti archeologici ellenistici.
- Monreale e Segesta offrono notevoli esempi di arte e architettura normanna e greca, con il Duomo di Monreale e il tempio dorico di Segesta.
Conca d’Oro – Descrizione e interesse artistico
La Conca d’Ora si estende intorno a Palermo, da Bagheria al Monte Pellegrino, ed è bagnata dal mar Tirreno; ad essa i nobili e ricchi palermitani di un tempo hanno sempre guardato come un luogo di delizie. Essa è ricca di campi coltivati, di ville patrizie, di aranceti e di castelli secolari. Il nome è derivato dal riflesso dorato dei frutti (arance, mandarini e limoni) che vi vengono tradizionalmente prodotti. Purtroppo, durante gli anni della grande espansione edilizia, essa ha subito delle forti trasformazioni, dovute ad una spinta urbanistica non sempre gestita nel rispetto dell’ambiente per cui, a questo proposito, si è parlato di “sacco di Palermo”.Furono per primi gli Arabi nel XI secolo a trasformare questa specie di anfiteatro naturale che si estende alle spalle di Palermo in uno splendido susseguirsi di giardini, disseminati dalle residenze degli emiri. Dopo di loro, i Normanni fecero delle terre un unico possedimento reale, creandovi una serie di giardini e parchi contigui lussureggianti, popolati di dimore di piacere e di villeggiatura. Nella zona, già molto tempo prima i Benedettini avevano fondato il complesso monastico di San Martino alla Scala e nel corso dei secoli ne seguirono altri come quello di Monreale. L’aristocrazia del XVI, XVII e XVIII secolo continuò a costruirvi delle ville sontuose. Soprattutto nella seconda metà del XX secolo l’espansione edilizia selvaggia ha procurato dei danni incalcolabili. Un possibile itinerario turistico tocca molti centri abitati ricchi di storia.
Bagheria, chiamata anche “città delle ville” conta più di 50.000 abitanti e costituisce il punto nodale di tutto l’insieme delle ville barocche che punteggiano la parte orientale della Conca d’Oro. Tutte risalgono al XVIII secolo e trovano il punto di partenza nella ristrutturazione di una di esse, edificata nella metà del Seicento dal principe Giuseppe Branciforte. L’abitato si è successivamente sviluppato lungo due assi stradali perpendicolari voluti da un discendente di Giuseppe. Purtroppo, l’espansione edilizia ha finito col prevalere sulle numerose ville preesistenti: primo i giardini e poi le ville oggi ne risultano soffocate.
Dal punto di vista archeologico è molto interessante Solunto che fu una delle tre principali colonie puniche. Fu riportata alla luce nel 1826 e mostra un impianto urbanistico ortogonale in cui le strade sono disposte in modo tale da formare angoli retti alla loro intersezione e una serie di isolati quadrangolari. Gli edifici adibiti ad abitazione sono riuniti in insulae e conservano intatto l’impianto idrico originario. Notevole è anche l’area riservata ai divertimenti che comprende un teatro di età ellenistica, un odeon, cioè uno spazio riservato ai danzatori, e uno altro per le assemblee che si ispira ai modelli greco.
Più spostata verso l’interno, si trova Monreale, il cui centro abitato è arroccato su di un promontorio roccioso che domina la Conca d’Oro. Notevole è il duomo, considerato capolavoro dell’arte normanna, ma con forte influsso romanici, arabi e bizantini come in tutti gli edifici costruiti nello stesso periodo.
Della Conca d’Ora fa parte anche la spiaggia di Mondello. La cittadina fu arricchita di palazzi in stile Liberty tra le due guerre e vi si sviluppò un’intensa attività turistica di élite che oggi è sostituita dal turismo balneare di massa.
Sempre nell’interno della Conca, è situata Segesta che secondo Virgilio sarebbe stata fondata dai Troiani in fuga. Essa conserva numerose vestigia del suo antico splendore in un’area archeologica che ancora in parte resta da scoprire. Tra i più bei reperti dell’antichità abbiamo il tempio dorico esastilo che risale al V secolo a.C. L’edificio manca di copertura e della cella riservata alla celebrazione dei riti. Pare che il completamento della struttura sia stato impedito dalla guerra di Segesta contro la vicina Selinunte. Sul monte Barbaro, nelle vicinanze, si erge un Teatro greco che risale al III secolo a.C. che permette ai visitatori di godere di una meravigliosa vista d’insieme sulla Conca d’Oro e sul mare.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del nome "Conca d'Oro"?
- Quali trasformazioni ha subito la Conca d'Oro durante l'espansione edilizia?
- Quali influenze culturali si riflettono nell'architettura del Duomo di Monreale?
- Qual è l'importanza archeologica di Solunto?
- Quali sono le caratteristiche principali del tempio dorico di Segesta?
Il nome "Conca d'Oro" deriva dal riflesso dorato dei frutti come arance, mandarini e limoni che vi vengono tradizionalmente prodotti.
Durante l'espansione edilizia, la Conca d'Oro ha subito forti trasformazioni a causa di una spinta urbanistica non sempre rispettosa dell'ambiente, fenomeno noto come "sacco di Palermo".
Il Duomo di Monreale riflette influenze normanne, romaniche, arabe e bizantine, tipiche degli edifici costruiti nello stesso periodo.
Solunto è importante dal punto di vista archeologico per il suo impianto urbanistico ortogonale e per i resti di edifici e strutture di intrattenimento di età ellenistica.
Il tempio dorico di Segesta, risalente al V secolo a.C., è un esastilo privo di copertura e della cella, il cui completamento fu impedito dalla guerra contro Selinunte.