freddysku99
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Concetti Chiave

  • Il commercio internazionale è in crescita, spinto dalla delocalizzazione produttiva e dallo spostamento dei capitali verso aree più redditizie o con minori tasse.
  • La deregulation ha ridotto i controlli sui movimenti di capitali, favorendo il libero scambio ma aumentando il rischio di crisi economiche globali.
  • L'espansione del commercio ha visto un aumento di nove volte dal 1980, con un cambio nei protagonisti principali degli scambi internazionali.
  • Negli anni '80, Stati Uniti, Giappone e Unione Europea dominavano gli scambi, ma successivamente i Paesi in via di sviluppo hanno aumentato la loro quota.
  • Nel 2013, la Cina è diventata la prima potenza commerciale mondiale, superando gli Stati Uniti dopo decenni di predominio americano.

Indice

  1. Crescita del commercio internazionale
  2. Impatto delle crisi economiche
  3. Evoluzione degli scambi internazionali

Crescita del commercio internazionale

Il commercio internazionale continua a crescere, favorito proprio dalla delocalizzazione produttiva, ma anche i capitali vengono spostati dove gli investimenti sono più redditizi o in luoghi dove si pagano meno tasse (i cosiddetti “paradisi fiscali”). L’enorme espansione della finanza è stata favorita dal fatto che in molti Paesi sono stati ridotti o eliminati i controlli sui movimenti di capitali anche per favorire il libero scambio delle merci (la cosiddetta deregulation).

Impatto delle crisi economiche

Ma la mancanza di controlli rigorosi in un contesto economico globale genera il rischio che anche le crisi siano planetarie, come quella che ha avuto inizio negli Stati Uniti nel 2008 e che poi ha coinvolto molti altri Paesi. I consumi sono diminuiti, la disoccupazione è aumentata e molti governi hanno dovuto spendere somme enormi per salvare banche o società a rischio di fallimento.

Evoluzione degli scambi internazionali

Dal 1980 a oggi, il volume del commercio internazionale è aumentato di ben nove volte. Fino agli anni Ottanta del XX secolo, Stati Uniti, Giappone e Unione Europea monopolizzavano gran parte degli scambi internazionali. In seguito, grazie alla delocalizzazione, è cresciuta enormemente la quota degli scambi internazionali dei Paesi in via di sviluppo. Per esempio nel 2013 la Cina ha conquistato il ruolo di “prima potenza commerciale del mondo”, battendo gli Stati Uniti che detenevano tale primato dalla fine della Seconda guerra mondiale.

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