Concetti Chiave
- La Cina è in rapido cambiamento, con una notevole urbanizzazione e una crescente classe di nuovi ricchi, ma con grandi disparità economiche tra città e campagna.
- La cultura occidentale influenza fortemente le abitudini cinesi, incluse mode, sport e consumi, con una crescente omologazione agli standard occidentali.
- Il programma spaziale cinese è in piena espansione, puntando a raggiungere e superare altre potenze spaziali, con un focus su tecnologie avanzate e collaborazioni internazionali.
- La Cina affronta sfide sanitarie come la SARS e l'influenza aviaria, con misure drastiche per contenere le epidemie e ridurre i rischi di contagio.
- La politica estera cinese mira a consolidare il suo potere politico nell'area del Pacifico, in competizione con l'influenza tradizionale degli Stati Uniti.
Il fenomeno della grande migrazione dalle campagne è avvenuto molto velocemente e si prevede che continuerà con lo stesso ritmo anche nei prossimi anni. Shanghai arriva a 20 milioni di abitanti , la città di Chogqing, con i suoi 31 milioni di abitanti, è il comune più grande del mondo .

Mutamenti di questa portata non potevano che portare ad un nuovo ordine di valori di riferimento all’interno di questa “nuova” Cina.
Nelle case della classe alta sono comparse le colf, donne di servizio che alloggiano presso le famiglie, per una paga di 40 euro al mese ; vengono soprattutto dalle campagne cinesi e, spesso, non hanno il permesso di soggiorno (che in Cina è obbligatorio per risiedere in città).
La casa stessa (ville di periferia, appartamenti - meglio se in uno degli innumerevoli grattacieli in costruzione) è oggetto di una frenesia all’acquisto, come simbolo della posizione privilegiata raggiunta dalla suddetta nuova classe agiata.
Hobbies, shopping, viaggi e turismo, abitudini alimentari, canoni di bellezza : innumerevoli sono gli aspetti della vita influenzati da tutto ciò che “fa tendenza”.
Il concetto di “bellezza globale” sta conquistando anche le cinesi, che sono pronte a sottoporsi ad un intervento di chirurgia plastica , pur di correggere i tratti somatici troppo “orientali”.
I cinesi benestanti sono destinati ad incrementare i flussi turistici verso l’Europa - ne sono attesi 100 milioni nei prossimi 15 anni - ed anche, assoluta novità, verso le località sciistiche del loro paese (un milione di sciatori entro il 2005).
La nuova moda in fatto di sport è il golf ; oggi ci sono quasi 200 campi, tra cui il più grande del mondo, con 180 buche. I cinesi sono veramente impazziti per “l’oppio verde”, anche se sui loro campi le regole che lo caratterizzano funzionano alla “cinese”, nel pieno rispetto dei privilegi dovuti al più alto livello della gerarchia sociale o di anzianità : il più importante, oppure il più vecchio, non può mai perdere, e chi a bisogno di sfogare eccessi di rabbia, può farlo sui caddies .
Il tradizionale tè è stato soppiantato dal più “chic” caffè espresso, fornito dalla catena americana “Starbucks” . In Cina l’espresso, come pure la pizza, diffusa da un’altra catena americana, sono considerati prodotti di origine USA. I fumatori cinesi , inoltre sono una vero esercito, il 30% al mondo.
Il mercato dei giocattoli per bambini potrebbe a breve essere invaso da prodotti occidentali, nonostante la Cina sia uno dei maggiori produttori mondiali del settore (60%), e questo, oltre all’organizzazione di una adeguata rete distributiva, perché è facile utilizzare l’attenzione tradizionale dei cinesi verso i figli, resa ancora più forte dalla politica del “figlio unico” , adottata da oltre vent’anni.
La tendenza nel campo degli oggetti di consumo (ciondolino da appendere al cellulare) la fa la cultura dei manga e dei videogiochi che arrivano dal Giappone, anche se questa regola non è sempre valida. I cinesi dimostrano infatti di essere aperti ad ogni seduzione, come nel caso del telefonino : tutti fanno a gara per possedere l’ultimo modello di questo “status symbol,” nonostante in Cina paghi non solo chi fa la telefonata ma anche chi la riceve.
Per quanto riguarda gli argomenti che attirano maggiormente l’opinione pubblica cinese, si assiste al trionfo del privato, del gossip , del sentimentale (giornali, riviste, soap opera televisive), mentre di politica non si parla quasi mai.
.In campo industriale c’è stato un vero e proprio boom dell’auto : a Shanghai è iniziata la produzione delle prime Polo Wolkswagen cinesi ; negli ultimi mesi del 2003 sono state vendute un milione e mezzo di auto, tra cui il 69% di auto di lusso (Mercedes, Audi, Maserati, Ferrari) . L’aumento del traffico automobilistico nelle grandi città si accompagna inevitabilmente ad un forte problema di inquinamento e rischia di causare la sparizione delle biciclette dalle vie principali, per evitare che intralcino il traffico (a Shanghai convivono 200 mila auto private e 9 milioni di biciclette).
Il lavoro sta diventando un problema per diverse categorie di cinesi. Anche diplomati e laureati faticano a trovare un’occupazione lavorativa, e l’esercito (il più numeroso del mondo, con 2,5 milioni di militari) sta per ridurre il proprio contingente.
L’anno scorso, tutta via, tutto il settore economico ha subito gravi danni a causa dell’epidemia del virus Sars, soprattutto Hong Kong.
Bibliografia
E.Vigna in “Sette”n.1/2
Del 8/1/2004 Da pag.27 a 39
In preparazione alle missioni S., la Cina ha migliorato le proprie infrastrutture a terra per la ricerca e l’addestramento: un nuovo centro spaziale presso la città aerospaziale, un sobborgo a sud-ovest di Pechino un nuovo centro per la ricerca e la sperimentazione della tecnologia spaziale Tangjialing, a nord-ovest della capitale. La Cina ha a disposizione quattro navi oceaniche equipaggiate per seguire il volo di missili e veicoli spaziali. Nel 2000 la Cina ha stretto un accordo con la Namibia, per la costruzione di una stazione di rilevamento.
Il primo test di volo senza equipaggio della S., nel 1999, scatenò l’orgoglio nazionale.Il governo cinese prevede che un programma di voli umani nello spazio riuscirà a dare prestigio internazionale alla Cina e migliorerà in tutto il mondo la reputazione dei suoi prodotti ad alta tecnologia, incrementando lo status della nazione come potenza diplomatica e commerciale. Inoltre la Cina considera la tecnologia spaziale come un requisito fondamentale per raggiungere rapidamente la parità tecnologica con l’Occidente e con il Giappone. Il progetto della Cina è quello di costruire indipendentemente una capacità spaziale di alto livello, partendo da una ristretta base tecnologica.
La Cina mira a concentrarsi su specifiche tecnologie aerospaziali in cui auspica di eguagliare e poi superare i risultati de altre nazioni, e questo perché può contare su limitate risorse finanziarie statali e deboli basi industriali e tecniche.
Nella nuova corsa allo spazio la Cina potrebbe correre per il secondo posto. Il programma spaziale russo si è fermato negli anni Novanta del Novecento, ed ora si mantiene a malapena il vita ; la Cina può permettersi di investire di più. Lo sviluppo del programma spaziale cinese sta già cominciando a insidiare l’attività dell’Agenzia Spaziale Europea, che non ha mai lanciato astronauti in orbita, ma è al primo posto nel mondo per quanto riguarda i satelliti commerciali senza equipaggio. L’ESA è ostacolata nel suo impegno dallo scarso entusiasmo di molti suoi paesi membri, e dai tagli al budget per la ricerca spaziale. Nel giro di cinque anni la Cina potrebbe eguagliare il numero di lanci annui effettuati dall’ESA.
I responsabili del programma cinese hanno già programmato i passi successivi alle prime missioni con equipaggio della S. Essi consisteranno nella formazione di un ponte di aggancio fra una sonda e un altro veicolo spaziale, e diventerà così possibile tentare l’attracco della S. ad un piccolo laboratorio orbitante. Nel 2007 la Cina metterà probabilmente in orbita una grande stazione spaziale. La Cina sta accelerando inoltre lo sviluppo di satelliti automatici per telecomunicazioni, previsioni meteorologiche, navigazione e ricerca spaziale.
Bibliografia
.J.Oberg in “Le Scienze” n° 422
Dell’ ottobre 2003
da pag. 40 a 47
LA SARS
La malattia che sette mesi fa aveva messo in ginocchio l’economia dell’Est Asiatico, riaffiora in questa area. La preoccupazione è iniziata quando, nella provincia meridionale del Guandong, un trentaduenne con i sintomi della polmonite atipica è stato ricoverato il 20 dicembre. Proprio nel Guandong la Sars aveva fatto la sua prima apparizione nel novembre 2002; da qui si era poi diffusa, colpendo 8000 persone, in una trentina di paesi e causando 800 decessi. Questo caso é il primo non legato ad incidenti in laboratorio, da quando, nel luglio 2003, l’Oms ha dichiarato superata l’epidemia. Con l’arrivo dell’inverno le autorità sanitarie temevano possibile il ritorno della Sars , ma per il momento gli unici casi registrati a Singapore e Taiwan erano stati causati dal contatto col virus all’interno dei laboratori di ricerca. Il 6 gennaio 2004 il ministro della sanità ha confermato il caso di polmonite atipica registrato in dicembre.
Per fermare un’eventuale epidemia, la Cina ha dichiarato che verranno uccise migliaia di civette e saranno chiusi i mercati di animali e selvaggina, così da eliminare possibili fonti di contagio. Questi drastici provvedimenti sono ampiamente giustificati dalla enorme pericolosità costituita da un nuovo potenziale focolaio di questo virus. Oltre allo sterminio di moltissimi animali e alle morti, il virus ha portato disagi anche nel sociale; infatti molti collaboratori domestici come i FDHs di Hon Kong all’insorgere della Sars sono stati costretti dai loro datori di lavoro a stare a casa durante la loro consuete pause, la domenica, e nelle festività nazionali, cosa dovuta alla paranoia di molti padroni che i loro dipendenti potessero contrarre e diffondere la malattie.
Anche per l’economia è stato un duro colpo, infatti l’epidemia di polmonite atipica costringe i consumatori asiatici a restare a casa e a ridurre drasticamente i consumi.
L’Oms ha individuato più di 100 specie animali con sintomi di Sars, nel maggio 2003 identificò nello zibetto , di cui la carne è considerata un piatto prelibato sulle tavole cinesi, una probabile origine del virus.
Quando scoppiò l’ epidemia di Sars, nella primavera scorsa, circolò subito l’ ipotesi dell’ origine artificiale della malattia.”E’ un’ influenza atipica”- si disse- “da qualche parte deve pur essere uscita.”
Fra tutte si distingueva però la denuncia proveniente dalla biologa Anglo –Malese Mae-Wan Ho. Essa sosteneva che: 1) la Sars è causata da un coronavirus molto diverso da quelli conosciuti. 2) Come risulta dal Journal of
Virology, i coronavirus sono da qualche tempo terreno di caccia privilegiato dalla ricerca militare.
La tesi di Mae-Wan Ho è che il virus sia sfuggito accidentalmente da un laboratorio militare, magari situato proprio nella provincia cinese del Guangdong, la regione dove ebbe inizio l’epidemia.
Nel dibattito fra i ricercatori in seguito alla denuncia si aggiunse un altro elemento, secondo Urnovitz un ricercatore che aveva lavorato su di una proteina del virus Sars, il virus non era scappato accidentalmente, ma era stato sintetizzato nei laboratori militari a fine di guerra biologica.
L’influenza come arma biologica? Con un tasso d’infezione e una mortalità del 10%, come arma lascia a desiderare.Tuttavia è indubbio che l’epidemia di Sars ha avuto per gli U.S.A due vantaggi , infatti impose all’ economia cinese una forte battuta d’arresto , frenando del 2% lo stratosferico tasso di crescita; c’è chi parla di: United States of Sars -Bombe all’Iraq, virus alla Cina, era forse questo il piano americano?… Uno strano fatto che indirizza verso l’ipotesi precedente è accaduto , infatti a partire dal 1 novembre 2002 l’Oms ha segnalato 8460 casi di Sars nel mondo, con 808 morti, con un tasso di mortalità del 8,5%. Il Canada ha avuto 250 casi con 37 morti . La Cina in base al tasso di mortalità, era due volte più sicura del paese nordamericano. Ma tutti scongiuravano di non andare a Pechino o Hong Kong.
Il 25 aprile 2003, la macchina dell’informazione a stelle e strisce dette alla stampa internazionale le prime notizie sulla “scoperta” di un farmaco decisivo per combattere la polmonite atipica, realizzato dalla società americana AVI BioPharma. Ma, nella prima settimana di aprile, Sergei Koleshnikov , dell’accademia russa delle scienze mediche, durante una conferenza ha espresso analoghe convinzioni: ”Un virus composto come quello responsabile della Sars- afferma l’accademico- non può formarsi spontaneamente in natura. Può essere creato solo in laboratorio”.”E quando si creano armi batteriologiche- precise inoltre- in genere nello stesso tempo si lavora al vaccino “. L’antidoto , dunque, sarebbe già bello e pronto. Ma verrà reso disponibile solo al momento “opportuno”.
Oltre a ipotesi che si avvalgono di un possibile attacco terroristico , ci sono anche opinioni diverse. Secondo “Zkea Rreport”, le città della provincia di Guangdong, sporche, affollate e piene di animali da cortile , offrono la situazione perfetta l’incubazione di microrganismi. Questa è l’ipotesi più probabile _come successo col virus dell’Aids o con l’epidemia di influenza del 1918, la terribile “spagnola”.
Molte sono le ipotesi , ma ognuna smentisce l’altra, ed è incredibile che di fronte a una malattia come la Sars non si sia ancora trovata una possibile ed effettiva origine
Bibliografia:
D.Esposito in “Il Cittadino”
Del 6/1/2004
pag.2
D.Esposito
in “La Sicilia”
Del 28/12/2003
pag. 11
“Internazionale” commenta “ Far Eastern Economi Rrview”
1/5/2003
“Nuovo Mondo Media”
1/7/2003
G.Ferretti in “Il Nuovo”
1/7/2003
G.Poole in “Guerra&Pace
Secondo alcuni studi diffusi dall’Oms, l’influenza dei polli ha un alta percentuale di decessi tra gli uomini che ne sono colpiti: le vittime muoiono generalmente entro una decina di giorni dal manifestarsi dei sintomi
La maggior preoccupazione è che il virus H5N1 possa mescolarsi con l’influenza umana ora in circolazione . Perché ciò avvenga, è necessario che i due virus infettino la stessa cellula. Una rara combinazione che nel migliore dei casi potrebbe dare origine ad un virus del tutto innocuo.
L’unica cosa certa è che più la febbre dei polli si diffonde, più aumentano le possibilità di una ricombinazione. L’unica soluzione, ha affermato la FAO, è che bisogna abbattere tutti i possibili conduttori (galli, galline, tacchini oche anatre) ha dichiarato anche che sono stati abbattuti fin ora 80 milioni di volatili.
Si parla di un Asia che brucia, e anche la Cina ha confermato che ha dovuto bruciare numerosi animali, con gravi danni per l’agricoltura.
Bibliografia:
M.De Bac in “Il Corriere della Sera”
Del 5/2/2004
pag. 21
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali contraddizioni sociali ed economiche presenti in Cina oggi?
- Come sta cambiando la società cinese in termini di consumi e stili di vita?
- Quali sono le sfide economiche e ambientali che la Cina deve affrontare?
- Quali sono le ambizioni spaziali della Cina e come si stanno sviluppando?
- Quali sono le principali preoccupazioni sanitarie in Cina legate ai virus?
La Cina presenta enormi contraddizioni, come la coesistenza di milioni di ricchi accanto a 300 milioni di persone sotto la soglia di povertà, e la presenza di milioni di telefonini mentre molti villaggi mancano di acqua e luce elettrica.
La società cinese sta adottando stili di vita occidentali, con un aumento di consumi come il caffè espresso e la pizza, e un crescente interesse per il golf e la chirurgia plastica per adattarsi ai canoni di bellezza globali.
La Cina deve affrontare sfide come l'inquinamento dovuto all'aumento del traffico automobilistico e la difficoltà di trovare lavoro per diplomati e laureati, nonostante il boom industriale e l'apertura alla produzione di Ogm.
La Cina ha ambizioni spaziali significative, con il lancio di missioni con equipaggio e la costruzione di una stazione spaziale cinese, mirando a diventare una potenza spaziale di primo piano dopo gli USA.
La Cina è preoccupata per il ritorno della SARS e la diffusione dell'influenza aviaria, che hanno causato gravi danni economici e sociali, con misure drastiche come l'abbattimento di animali per prevenire ulteriori epidemie.