Concetti Chiave
- Le catastrofi naturali causano danni significativi a persone e infrastrutture, compromettendo servizi essenziali come acqua potabile.
- I danni non derivano solo dal fenomeno naturale, ma anche da eventi conseguenti, come gli incendi post-terremoto.
- L'impatto distruttivo aumenta con la densità di popolazione della zona colpita, come dimostrato dalle eruzioni vulcaniche vicine a città.
- La rapidità dei soccorsi è cruciale per ridurre vittime e danni, influenzando l'esito delle catastrofi.
- L'adozione di misure preventive può attenuare i danni, mentre la mancanza di difese adeguate può amplificarli, come visto con l'uragano a New Orleans.
Indice
Impatto delle catastrofi naturali
Le catastrofi naturali provocano danni alle persone, che possono venire uccise o ferite o perdere familiari ed amici.
Le grandi catastrofi distruggono anche beni di ogni tipo ed infrastrutture (servizi pubblici e tutto ciò che serve per la vita): case, edifici, ferrovie, ponti, strade, acquedotti, ospedali possono essere travolti. Questo può creare gravissimi problemi dopo la catastrofe: se ad esempio il sistema di distribuzione dell'acqua potabile è stato distrutto, la popolazione dell'area si trova senza l'acqua necessaria.
Conseguenze e fattori di rischio
Molto spesso i danni non sono provocati soltanto dal fenomeno naturale, ma da altri elementi che ne sono la conseguenza: ad esempio durante il terribile terremoto di Kobe (Giappone, 1995), che fece oltre 5.000 vittime, molte morti e gravissimi danni, furono causati dagli incendi che si sprigionarono in seguito al terremoto. La gravita dei danni dipende da diversi elementi. In primo luogo la violenza del fenomeno: un piccolo terremoto può essere appena avvertito; un terremoto molto forte può radere al suolo Paesi e città.
In secondo luogo la catastrofe naturale è tanto più distruttiva quanto più densamente popolata è la regione colpita: un'eruzione vulcanica violenta in un'area spopolata di solito non provoca vittime e non fa danni ad opere umane; se il vulcano si trova vicino ad una città, essa può essere distrutta dall'eruzione, come avvenne nell'età antica a Pompei ed Ercolano, sepolte dall'eruzione del Vesuvio.
Il numero di vittime dipende anche dalla rapidità degli interventi di soccorso: ladddove le squadre di soccorso non riescono ad intervenire subito per un qualunque motivo, persone ferite o imprigionate (ad esempio in edifici crollati) rischiano di morire. I danni materiali dipendono anche dalla ricchezza dell'area colpita: un uragano negli Stati Uniti provoca di solito molte meno vittime rispetto ad un uragano nell'Asia sud-orientale, ma può avere un costo economico maggiore, perché si tratta di uno Stato molto ricco, in cui vengono distrutti molti beni.
Importanza della prevenzione
Infine i danni sono maggiori se non sono state adottate misure di prevenzione: quando un uragano colpì New Orleans nel 2005, le vittime sarebbero state molte di più se la popolazione non fosse stata avvertita e non si fosse provveduto all'evacuazione (allontanamento della popolazione) della città; l'uragano però fece ugualmente diverse vittime e soprattutto provocò molti danni, perché non erano state realizzate le opere di difesa della città (in questo caso argini adeguati per evitare lo straripamento di un lago).
Domande da interrogazione
- Quali sono le conseguenze principali delle catastrofi naturali?
- Da cosa dipende la gravità dei danni causati dalle catastrofi naturali?
- Come possono essere ridotti i danni causati dalle catastrofi naturali?
Le catastrofi naturali possono causare morti, feriti, e la perdita di familiari e amici. Inoltre, distruggono beni e infrastrutture essenziali come case, ferrovie, e ospedali, creando gravi problemi post-catastrofe.
La gravità dei danni dipende dalla violenza del fenomeno, dalla densità di popolazione dell'area colpita, dalla rapidità degli interventi di soccorso, dalla ricchezza dell'area e dall'adozione di misure di prevenzione.
I danni possono essere ridotti attraverso misure di prevenzione, come l'evacuazione tempestiva e la costruzione di opere di difesa adeguate, come dimostrato dall'uragano che colpì New Orleans nel 2005.