Concetti Chiave
- L'agricoltura della Valle d'Aosta è limitata a causa del suolo e del clima rigido, producendo segale, patate e uva in quantità modeste.
- L'allevamento è più diffuso, con i pascoli montani utilizzati per bovini, il cui latte è essenziale per la produzione della fontina.
- La regione è ricca di centrali idroelettriche che forniscono energia alle industrie tessili e siderurgiche locali.
- Le miniere di ferro a Cogne e di antracite a La Thuile supportano l'industria della Valle.
- Il turismo è la principale fonte di reddito, grazie alle bellezze naturali e alle crescenti infrastrutture turistiche.
Valle d’Aosta: Agricoltura, allevamento, industrie
L’agricoltura valdostana, data la natura del suolo e la prevalente rigidezza del
clima, non può essere molto prospera e richiede comunque non poche fatiche; essa produce modesti quantitativi di segala (la segala è un cereale che può crescere anche in climi relativamente freddi: è abbastanza diffusa sulle nostre montagne), di patate e di uva. Più praticato è l’allevamento: d’estate gli alti
pascoli di montagna sono ampiamente sfruttati da mandrie di bovini, il cui latte viene impiegato in larga misura nella produzione della rinomatissima fontina.
Sviluppata è anche l’attività industriale, che attinge alle poderose riserve d’acqua della regione. Numerose sono, infatti, le centrali idroelettriche disseminate nella valle principale e nelle laterali; esse producono la maggior parte della forza motrice di cui si servono le industrie di fibre tessili artificiali di Chatillon e gli stabilimenti siderurgici di Aosta, che lavorano il ferro estratto dalle miniere di Cogne. Anche le miniere di antracite di La Thuile concorrono all’incremento industriale della zona. La Valle, però, trae i suoi maggiori proventi dall’industra turistica, avvantaggiata dalle impareggiabili bellezze naturali della regione. Alberghi, rifugi alpini e attrezzature di ogni genere abbondano in ogni località della Valle e vanno diventando di anno in anno sempre più numerosi e perfezionati.