Concetti Chiave
- La Jugoslavia fu fondata nel 1918, unendo Serbia, Montenegro, Macedonia, Croazia, Slovenia e Dalmazia dopo la caduta degli imperi ottomano e austro-ungarico.
- Nel 1945, divenne una Repubblica Federativa Socialista sotto il leader Tito, mantenendo l'autonomia interna e un'indipendenza politica estera.
- La popolazione era composta da cinque etnie principali e diverse minoranze linguistiche, con religioni ortodosse, musulmane, cattoliche, protestanti ed ebraiche.
- Negli anni '90, la Jugoslavia si frammentò con l'indipendenza di Croazia, Slovenia, Macedonia e Bosnia-Erzegovina, mentre Serbia e Montenegro formarono una nuova repubblica.
- Gli accordi di Dayton del 1995 riconobbero la sovranità territoriale, ma non le distribuzioni etniche, causando movimenti di profughi.
Jugoslavia
La Jugoslavia (Stato degli Slavi del Sud) nacque nel 1918 dopo la disgregazione dell'impero ottomano e di quello austro-ungarico ed era formata da Serbia, Montenegro, Macedonia, Croazia, Slovenia e Dalmazia; nel 1921 la Jugoslavia divenne una monarchia guidata dalla Serbia.
Nel 1941 il Paese fu occupato dalle truppe italo-tedesche e nel 1945 fu proclamata la Repubblica Federativa Socialista (con Tito che concesse ampia autonomia agli Stati e con la certezza che in politica estera la Jugoslavia non era legata ad Usa e Urss) con i territori di Italia, Kosovo e Vojvodina.
La popolazione era formata da 5 etnie: Serbi, Croati, Sloveni, Macedoni e Montenegrini e da minoranze linguistiche come albanesi, ungheresi, zingari, turchi, bulgari, romeni, slovacchi e italiani.
Le lingue ufficiali erano il serbo-croato e lo sloveno; dal punto di vista religioso vi erano Ortodossi (soprattutto in Serbia), Musulmani, Cattolici (soprattutto in Slovenia e Croazia), Protestanti ed Ebrei.