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Concetti Chiave

  • La deforestazione rappresenta una devastazione ecologica globale, con nazioni come Brasile, Indonesia e Filippine tra le più colpite.
  • Foreste tropicali scompaiono a un ritmo allarmante, con aree grandi quanto un campo di calcio eliminate ogni secondo.
  • Nei paesi industrializzati, la deforestazione è spesso causata dall'inquinamento e dalla costruzione di infrastrutture.
  • In nazioni a economia agricola, la distruzione delle foreste è guidata dalla necessità di legname per energia e spazio per coltivazioni.
  • Incendi usati per convertire la foresta pluviale brasiliana in terreni agricoli accentuano ulteriormente il problema.

La deforestazione

L'esempio più evidente dello scempio ecologico che imperversa in ogni angolo della terra è rappresentato dalla deforestazione. Infatti, l'uomo sta devastando grandi estensioni di vegetazione ed enormi quantità di legno con la scure, la sega, il bulldozer e il fiammifero. Ne sta facendo delle distese spoglie, bruciate e deturpate. Nazioni come Brasile, Indonesia e Filippine hanno già visto trasformarsi rapidamente le loro folte giungle in distese desolate.

Alcuni studiosi hanno calcolato che la distruzione delle foreste tropicali avviene a un ritmo forsennato: un'estensione di verde, grande quanto un campo di calcio, scompare in un secondo per produrre legname o per lasciare il posto a coltivazioni e pascoli! Anche in Italia molte zone montane hanno subìto una deforestazione selvaggia. Ogni anno spariscono milioni di ettari di foreste nel mondo. Nei paesi industrializzati il diboscamento accade soprattutto a causa di un inquinamento così grave e diffuso da distruggere rapidamente un numero sempre crescente di boschi, anche se esso può essere causato da incendi oppure da tagli di intere boscaglie realizzati per far spazio a strade, complessi turistici e abitativi. Nelle nazioni arretrate, a economia agricola, la «strage verde» avviene a causa delle necessità elementari di popolazioni locali afflitte da estrema miseria, per le quali il legname rappresenta la principale, se non unica, fonte di energia. E così, per far spazio all'agricoltura, all'allevamento del bestiame e alla produzione di legno, ogni anno scompaiono centinaia di migliaia di chilometri quadrati di sola foresta tropicale.
Estese zone della foresta pluviale brasiliana vengono distrutte con il fuoco per trasformare il suolo in terreno coltivabile.

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