30042011
Genius
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Concetti Chiave

  • I conflitti storici sono spesso motivati da espansione territoriale, lotta per l'indipendenza o differenze religiose e politiche.
  • La durata delle guerre varia notevolmente, da conflitti rapidi come la Guerra dei sei giorni a scontri protratti nel tempo.
  • Alcune regioni, come la frontiera sud-orientale d'Europa, sono storicamente teatri di scontri ricorrenti.
  • Nonostante passati conflitti, alcune nazioni precedentemente nemiche ora collaborano pacificamente all'interno di organizzazioni come l'UE.
  • Nel mondo sviluppato, la minaccia principale è il terrorismo, mentre nei paesi poveri persiste la piaga delle guerre civili.

I CONFLITTI E LE GUERRE

I conflitti sono una costante della storia,giustificati di volta in volta con motivazioni molto varie: popoli affamati di risorse e di spazi, che si espandono oltre la propria regione d'origine e si impegnano in guerre di conquista . Oppure nazioni oppresse da un dominatore straniero che si ribellano in cerca di libertà : in questo caso si parla di guerre di indipendenza .
In altri casi invece si scontrano visioni del mondo diverse: sono le guerre di religione che di solito hanno alla base anche motivazioni politiche ed economiche.
Le guerre possono durare anni o risolversi in una settimana: nel 1967 Israele sconfisse gli Stati arabi nel corso della Guerra dei sei giorni però il conflitto con le popolazioni palastinesi nei territori conquistati prosegue da decenni. La frontiera sud-orientale d'Europa è da sempre una zona di scontri: dalle guerre di Alessandro Magno contro i Persiani nel 4°secolo a.C alle tensioni tra Grecia e Turchia oggi.
In altri casi,conflitti anche molto intensi, si risolvono poi in relazioni pacifiche : è il caso di Francia e Regno Unito da una parte e Italia e Germania dall'altra: durante la Seconda guerra mondiale erano nemici adesso fanno parte dell' UE (Unione europea).
Oggi nel mondo sviluppato gli Stati sono impegnati soprattutto nel tentativo di respingere la minaccia del terrorismo.
Non sempre esiste unanimità sulle strategie,ma in generale c'è accordo sulla volontà di mantenere i rapporti reciproci pacifici.
Le eccezioni come le faide etniche dei Balcani sono considerate gravi tragedie umanitarie.
Molti Paesi poveri sono oggi tormentati da guerre civili: antichi odi tribali e rivalità religiose si sommano agli scontri per il possesso delle risorse e per il potere politico.

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