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Concetti Chiave

  • L'Asia orientale è una regione vasta con una diversità fisica e climatica, composta da parti continentali, peninsulari e insulari, con rilievi dominanti e pianure alluvionali.
  • La distribuzione della popolazione in Asia orientale è disomogenea, con aree densamente popolate e altre quasi disabitate, influenzando il tenore di vita e il tasso di crescita demografica.
  • Dal punto di vista economico, l'Asia orientale include economie avanzate, in rapido sviluppo e povere, con l'agricoltura predominante nelle aree monsoniche e l'industria concentrata in Giappone, Corea del Sud e Taiwan.
  • La Cina presenta una varietà climatica dovuta ai monsoni e alle latitudini diverse, con gravi problemi ambientali legati all'inquinamento, nonostante un aumento delle riserve naturali.
  • Pechino, capitale della Cina, è il centro politico e culturale del Paese, con una significativa crescita commerciale e industriale a partire dal 1949.

L'Asia orientale e la Cina

-L’Asia orientale è una regione molto vasta, che si estende dall’Asia centrale all’Oceano Pacifico. Presenta caratteristiche fisiche e climatiche molto varie. La regione è costituita da una parte continentale (Cina e Mongolia), una peninsulare (Corea del nord e Corea del sud) e una insulare (isola di Taiwan e arcipelago del Giappone). La parte continentale è costituita dalle imponenti catene montuose del Karakoram e del Pamir e dai vasti altopiani del Tibet e della Mongolia.


I rilievi dominano il paesaggio anche nella Penisola coreana e nella parte insulare. La più estesa pianura della regione è il Bassopiano Cinese, di origine alluvionale. Nella Cina meridionale, nella Penisola coreana, in Giappone e nell’isola di Taiwan le pianure sono piccole e situate in prossimità delle coste. I principali fiumi che si trovano in Cina e sono l’Huang He, il Chang Jiang e l’Amur; negli altri Paesi i fiumi hanno corso breve e portate limitate. Il clima è estremamente vario ma unificato dalla presenza dei monsoni. Sulle coste di isole e penisole prevale un clima temperato, mentre l’Altopiano della Mongolia è caratterizzato da basse temperature e da una forte aridità, fattori che hanno determinato la formazione del deserto freddo del Gobi. Il clima del Tibet è tipicamente continentale e sulle catene himalayane montano; in entrambe queste zone prevale la steppa d’alta montagna, mentre le catene montuose più elevate sono ricoperte da immensi ghiacciai.

- La composizione etnica dell’Asia orientale è vari. In Cina prevale l’etnia cinese, in Mongolia si trovano i Mongoli, nelle due Coree i Coreani e in Giappone i Giapponesi. La distribuzione della popolazione è fortemente disomogenea: vi sono zone pressoché disabitate e regioni con densità superiore a 500 ab./km2. Il tasso di incremento annuo della popolazione, che fino a pochi anni fa era molto alto, è oggi diminuito, ma sono ancora pochi quelli che possono godere di un buon tenore di vita.

- Dal punto di vista economico la regione si può suddividere in tre parti:
vi sono Paesi con un’economia avanzata (Giappone, Corea del Sud, Taiwan), Paesi in rapido sviluppo economico (Cina) e Paesi poveri (Corea del Nord, Mongolia). L’agricoltura rimane l’attività prevalente.
Le aree monsoniche sono quelle più intensamente coltivate e in cui si ottengono quasi ovunque due raccolti di riso all’anno. Le aree interne, per l’aridità dei terreni e il clima freddo, sono invece inadatte all’agricoltura; per questo motivo l’attività prevalente in queste zone è l’allevamento.
Nelle regioni costiere invece la popolazione, da sempre dedita alla pesca, si è recentemente orientata anche alle attività commerciali e del terziario.
Il Giappone e la Corea del Sud sono entrambi poveri di risorse minerarie ed energetiche. Hanno tuttavia avuto un forte sviluppo industriale, tanto da costituire, insieme a Taiwan, un’area economicamente avanzata definitatriangolo GIA-CO-TA>>. I settori più sviluppati in questi Paesi sono il settore secondario e il terziario.

- La Cina
La Cina confina a nord con la Mongolia e la Federazione russa, a nord-est con la Corea del Nord, a sud con il Viet Nam, il Laos, il Myanmar e l’India, a sud-ovest con il Pakistan, l’Afghanistan e il Tagikistan, a nord-ovest con il Kirghizistan e il Kazakistan. Si affaccia ad est sul Mar Giallo e sul Mar Cinese Orientale e a sud-est sul Mar Cinese Meridionale. Nel 1997 Hong Kong, fino ad allora indipendente, è tornata sotto la sovranità della Cina in qualità di provincia a statuto speciale, seguita nel 1999 da Macao. Il territorio della Cina è in gran parte inospitale per la presenza di deserti o catene montuose; solo la zona costiera orientale è occupata da pianure. Procedendo da nord a sud si trovano la pianura della Manciuria e il Bassopiano Cinese, attraversato dall’Huang He e dai suoi affluenti, e un’altra vasta pianura alluvionale, formata dai depositi del Chang Jiang, il fiume più lungo dell’Asia. Procedendo verso occidente il paesaggio si fa sempre più montuoso e aspro. Qui le regioni risultano steppiche o desertiche. A occidente si trovano i rilievi più alti della Cina e dell’Asia: il Tian Shan e le catene montuose del Pamir e del Karakoram, su cui svetta la cima del K2. A sud si estende l’Altopiano del Tibet, chiuso dal Kunlun Shan a nord e dall’Himalaya a sud.

- In Cina il clima risente delle diverse latitudini, della lontananza dal mare e della circolazione dei monsoni. In generale si possono distinguere tre zone climatiche principali: una fredda, una temperata e una tropicale. Caratteristici del clima cinese sono i tifoni, masse di aria umida provenienti dal Pacifico.
Si formano nei mesi estivi e nei periodi in cui i monsoni cambiano direzione. L’ambiente cinese è gravemente minacciato dall’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo. A partire dagli anni Ottanta del Novecento tuttavia è aumentato il numero delle riserve naturali. Gli ambienti e le specie protette sono numerosi e vari.

- Gli abitanti della Cina sono oggi oltre 1 miliardo e 300 milioni. Il 93% appartiene all’etnia Han, parla mandarino e professa religioni diverse: confucianesimo, taoismo, buddhismo. Il rimanente 7% della popolazione è composto da 56 gruppi etnici legalmente riconosciuti. I cinesi vivono soprattutto nelle pianure orientali, dove la densità della popolazione raggiunge anche i 300 ab./km2 e dove sorgono le principali città. Circa il 60% della popolazione vive in villaggi e borghi agricoli. Negli ultimi decenni, tuttavia, si è verificata una notevole migrazione sia verso i centri urbani, sia verso i Paesi stranieri. I Cinesi residenti all’estero sono circa 50 milioni.

- La Cina occupa l’81° posto nel mondo per la qualità della vita. La recente crescita economica non ha coinvolto in eguale misura tutte le regioni: la Cina esterna o occidentale, arida, montuosa e poco popolata è la regione economicamente più arretrata, mentre la Cina orientale è la regione più urbanizzata e industrializzata. Il settore delle telecomunicazioni cresce rapidamente, ma solo circa il 10% del territorio è coperto da servizi telefonici. L’istruzione obbligatoria è organizzata in un ciclo primario di 6 anni e in uno secondario di 5 anni. Dal 2000 il numero di laureati è salito di circa il 40% l’anno. Il governo stanzia fondi a sostegno dei lavoratori in pensione o invalidi,degli orfani e delle famiglie povere. Riconosce loro il diritto alle“6 garanzie”.

- A partire dal 1980 la Cina ha registrato una crescita economica notevole, dovuta alla forte industrializzazione. Oggi la Cina si trova al quinto posto nella classifica delle maggiori potenze economiche mondiali e la sua crescita prosegue a ritmi straordinari.
Il settore primario è stato il primo a svilupparsi, ma rimane quello più arretrato. Il riso è la coltivazione principale, soprattutto nella pianura formata dal Fiume Giallo: in quest’area, grazie al clima monsonico, si ottengono tre raccolti l’anno. Altre produzioni importanti sono il frumento, il tè, la soia, la canna da zucchero e il cotone. Gli agrumi vengono coltivati nelle zone costiere meridionali.
L’allevamento di suini è particolarmente diffuso e a questo si aggiungono anche quelli di cavalli, pecore e yak. È largamente diffuso l’allevamento dei bachi da seta, antichissima attività di questo Paese, che resta il maggiore produttore ed esportatore di seta.
La pesca è un’attività di primaria importanza e contribuisce in modo determinante all’alimentazione dei Cinesi.
Per quanto riguarda il settore secondario la Cina è la terza potenza mineraria nel mondo dopo gli Stati Uniti e Russia e possiede le maggiori riserve mondiali di carbone. Importanti giacimenti di petrolio e gas naturale le hanno permesso di diventare uno dei grandi produttori mondiali di idrocarburi. La produzione di energia elettrica è aumentata, ma la rete di distribuzione è poco ramificata sul territorio. La disponibilità di minerali ha favorito lo sviluppo dell’industria siderurgica e meccanica. Negli ultimi anni la Cina ha attirato sul proprio territorio industrie straniere in cerca di manodopera a buon mercato, ed è diventata l’officina manifatturiera del mondo. Questa rapida crescita economica ha però avuto pesanti conseguenze sull’ambiente. Il forte sviluppo dell’industria, l’aumento delle automobili in circolazione, l’impiego del carbone nel riscaldamento domestico e nella produzione di elettricità hanno inquinato l’aria delle città e delle aree industriali. Inoltre miliardi di tonnellate di rifiuti liquidi e solidi hanno contaminato le acque dei fiumi e vaste aree costiere.
Per quanto riguarda il settore terziario, il commercio è in crescita. Anche il turismo è in aumento, grazie alle attrattive che l’antica storia della Cina offre. Sono state potenziate le ferrovie e i canali navigabili, tradizionali vie di comunicazione cinesi, e sono stati incrementati i trasporti aerei.

La capitale PECHINO
Pechino nel corso dei secoli è stata chiamata in vari modi, ma ha assunto definitivamente il nome attuale con la dinastia Ming. La città si trova nella parte nord-orientale del Paese. Pechino ha conservato in parte la sua struttura originaria. Posta al centro delle principali vie di comunicazione stradali, ferroviarie e aeree, Pechino è il cuore politico del Paese e accoglie i principali organi di governo. A questa funzione di capitale si aggiunge quella di grande centro culturale. A partire dal 1949 Pechino è diventata anche un importante centro commerciale e industriale.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali caratteristiche geografiche dell'Asia orientale?
  2. L'Asia orientale è caratterizzata da una vasta regione che include una parte continentale, peninsulare e insulare, con catene montuose imponenti, altopiani e pianure alluvionali. Il clima varia notevolmente, influenzato dai monsoni.

  3. Come si suddivide l'economia dei Paesi dell'Asia orientale?
  4. L'economia dell'Asia orientale si divide in Paesi con economie avanzate (Giappone, Corea del Sud, Taiwan), Paesi in rapido sviluppo (Cina) e Paesi poveri (Corea del Nord, Mongolia). L'agricoltura è prevalente, con aree monsoniche intensamente coltivate.

  5. Quali sono le principali sfide ambientali che affronta la Cina?
  6. La Cina affronta gravi problemi di inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo, aggravati dalla rapida industrializzazione e dall'uso del carbone. Tuttavia, sono aumentate le riserve naturali per proteggere gli ambienti e le specie.

  7. Qual è la situazione demografica e sociale della Cina?
  8. La Cina ha oltre 1,3 miliardi di abitanti, con il 93% appartenente all'etnia Han. La popolazione è concentrata nelle pianure orientali, con una crescente migrazione verso le città e l'estero. La qualità della vita varia notevolmente tra le regioni.

  9. Quali sono i settori economici principali della Cina e le loro implicazioni?
  10. La Cina è una potenza economica mondiale con un settore primario ancora arretrato, ma con una forte produzione agricola. È la terza potenza mineraria e un grande produttore di idrocarburi. La crescita economica ha portato a gravi problemi ambientali.

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