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Concetti Chiave

  • Il corpo si arresta su un piano ruvido dopo aver percorso una distanza nota, con velocità iniziale conosciuta.
  • Il tempo per fermarsi si calcola usando la relazione tra velocità iniziale, accelerazione e distanza percorsa.
  • L'accelerazione viene determinata dalla formula derivata dalle leggi della cinematica, considerando la velocità finale pari a zero.
  • Il coefficiente di attrito dinamico si ricava confrontando la forza di attrito con la decelerazione usando la legge di Newton.
  • Il teorema dell'energia cinetica offre un'alternativa per calcolare il coefficiente di attrito dinamico, semplificando il processo.

{etRating 2}

Un corpo è in moto su un piano ruvido, a una velocità 

[math]v_1[/math]
. Dopo un percorso di lunghezza
[math]d[/math]
il corpo si arresta.

Supponendo che

[math]d[/math]
e
[math]v[/math]
siano note, si trovi

1)Il tempo impiegato dal corpo per arrestarsi.

2)Il coefficiente di attrito dinamico tra corpo e piano


1)

Per trovare il tempo del moto, ricorriamo alle leggi della cinematica. In particolare, dobbiamo trovare una legge del moto che mette in relazione velocità  e spazio, ma questa non esiste.

Occorre trovare anzittutto l'accelerazione (decelerazione, in realtà ).

Ricorriamo a

[math]v_1^2=2ad[/math]
omettendo la velocità  finale, che è zero.

L'accelerazione è dunque ricavabile

[math]a=v_1^2/(2d)[/math]

Il tempo è altresì esprimibile usando la legge

[math]v_f=v_1-at[/math]
ma la velocità  finale è nulla, quindi

[math]v_1=at[/math]

E ricordando l'equazione precedente con l'accelerazione in funzione della velocità  e dello spazio

[math]v_1=v_1^2/(2d) \cdot t[/math]

[math]t=(2d)/v_1[/math]

2)

L'attrito è da considerarsi una forza che causa una decelerazione secondo la legge di Newton

Pertanto risulta essere

[math]vecF_a=mveca[/math]

Ma è anche

[math]F_a=mg \cdot k[/math]
dove
[math]k[/math]
è il coefficiente d'attrito dinamico.

Confrontando le due equazioni

[math]mgk=ma[/math]

Si noti che la massa è ininfluente sul risultato

[math]gk=a[/math]

[math]k=a/g[/math]

[math]g[/math]
è nota, e anche
[math]veca[/math]
perchè la abbiamo ricavata nel punto 1)

La questione poteve essere semplificata ulteriormente usando il teorema dell'energia cinetica,che ci avrebbe portato a

[math]F_a \cdot d=1/2mv_1^2[/math]

[math]mgk \cdot d=1/2mv_1^2[/math]

[math]k=(v_1^2/2)/(gd)[/math]

FINE

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