Concetti Chiave
- L'uso razionale dell'energia mira a produrre gli stessi beni e servizi con meno energia, compensando i costi iniziali di tecnologie efficienti con risparmi a lungo termine.
- I paesi sviluppati, come gli Stati Uniti, consumano una quota significativa di energia globale, evidenziando uno squilibrio nell'uso dell'energia rispetto a regioni come l'Africa.
- L'eccessivo consumo energetico contribuisce a problemi ambientali come l'inquinamento e l'effetto serra, influenzando l'economia e la salute umana.
- L'Agenda 2030 promuove l'uso di fonti rinnovabili e tecnologie come i mezzi elettrici per ridurre l'impatto ambientale e migliorare la sostenibilità energetica.
- Un comportamento sostenibile da parte dei cittadini, come l'uso di elettrodomestici a basso consumo e il risparmio energetico quotidiano, è essenziale per il cambiamento.
Tutela dell'energia
L’uso razionale dell’energia può essere definito come quella operazione tecnologica con la quale si intende conseguire l’obiettivo di realizzare gli stessi prodotti o servizi (in quantità e qualità) con un minor consumo di energia primaria ed, eventualmente, con un maggior impegno di risorse d’altro tipo (capitale, lavoro, materiali, ecc.). Occorre osservare che, nella maggior parte dei casi, in maggiori oneri capitali sostenuti inizialmente per dotarsi di tecnologie più efficienti (es. lampadine a basso consumo), sono ammortizzati in breve tempo proprio dal risparmio conseguente a minori consumi (es. risparmio sulla bolletta elettrica).
L’energia è ciò che fa muovere tutto il mondo in cui viviamo e, di conseguenza, è anche parte integrante della nostra quotidianità. In particolare secondo alcune statistiche il 50% dell’energia utilizzata nel mondo è consumata dai paesi più sviluppati per la crescita del settore industriale. Al primo posto tra di essi ci sono gli Stati Uniti per consumo pro capite poiché si stima usufruiscano di circa 2297,8 MTEP all’anno: ciò significa che un cittadino statunitense consuma mediamente quasi 8 tonnellate di petrolio ogni anno, pari all’800% della media mondiale. Confrontando questi dati con ad esempio quelli dell’ Italia, si può notare come un cittadino medio consumi meno della metà di un abitante degli Stati Uniti. Si parla, infatti, di un utilizzo di circa 169,7 MTEP all’anno.
Se, invece, si considera l’ Africa, dove la popolazione supera il miliardo di persone, si denota come il consumo energetico è pari solo al 3% dell’energia messa a disposizione in tutto il mondo.
Da questa prospettiva, quindi, emerge da una parte un certo squilibrio dello sfruttamento dell’energia dall’altra un utilizzo massiccio di essa e questo fa emergere problematiche di tipo ambientale legate all’inquinamento e l’effetto serra, l’impoverimento delle ricchezze del sottosuolo, l’inaridimento di alcune zone locali e mondiali che negli anni coinvolgeranno l’economia e la salute umana. Per questo l’energia è stata inserita tra i punti dell’Agenda 2030 promossa dal Ministero dell’Ambiente. Il primo obiettivo è quello di usare risorse di tipo rinnovabile per produrre gli stessi prodotti e mantenere gli stessi servizi. Basti pensare al recente sviluppo di mezzi elettrici che, anche se sono ancora in fase di sviluppo, hanno un impatto più delicato sull’ambiente perché riducono non solo le emissioni di CO2 quando il veicolo è in funzione, ma anche le emissioni che si verificano durante la produzione e lo smaltimento dell’auto e dei suoi componenti. Per quanto riguarda le industrie, invece, dal 2018 si sta osservando un aumento dell’uso di fonti di energia pulita come quella eolica o fotovoltaica per condurre le loro attività, data anche dal fatto che su queste nuove risorse si stanno stanziando numerosi fondi e incentivi. Tutto questo è un bene perché in questo modo si riduce la combustione di materiali fossili in favore di un’aria meno inquinata, si rinnovano naturalmente le fonti energetiche quindi potenzialmente si può trarre un uso infinito, poiché sono sostenibili localmente, poi, le aziende si possono liberare dalla dipendenza energetica di molti fornitori esterni. Un altro punto messo in luce riguarda l’utilizzo di questi nuovi mezzi più economici è che, sebbene all’inizio possano sembrare più dispendiosi, alla fine saranno più vantaggiosi. In realtà nel momento del cambiamento questa situazione è sempre presente quindi non deve essere temuta in quanto transitoria: si deve superare il vecchio per creare del nuovo. Quello su cui, invece, è importante porre l’attenzione è il comportamento sostenibile di ogni cittadino. Occorrerebbe, infatti, incentivare la popolazione ad intraprendere questo rinnovamento delle loro abitudini facendo non grandi imprese ma piccoli gesti quotidiani come: usare elettrodomestici a basso consumo, evitare l’utilizzo eccessivo di metano della caldaia quando ci si lava o si cerca di riscaldare la casa, spostarsi in macchina solo se necessario per limitare l’emissione di CO2 con la combustione e per quanto possibile limitare l’uso di apparecchi elettronici prolungatamente nel tempo o lasciarli accesi così da evitare lo spreco dell’energia elettrica.
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo principale dell'uso razionale dell'energia?
- Quali sono le differenze nel consumo energetico tra Stati Uniti e Italia?
- Qual è la situazione del consumo energetico in Africa?
- Quali sono i benefici dell'uso di fonti di energia rinnovabile?
- Quali piccoli gesti quotidiani possono contribuire a un comportamento sostenibile?
L'obiettivo principale è realizzare gli stessi prodotti o servizi con un minor consumo di energia primaria, eventualmente utilizzando più risorse di altro tipo.
Un cittadino statunitense consuma mediamente quasi 8 tonnellate di petrolio all'anno, mentre un cittadino italiano consuma meno della metà di questa quantità.
In Africa, il consumo energetico è pari solo al 3% dell'energia disponibile a livello mondiale, nonostante la popolazione superi il miliardo di persone.
I benefici includono la riduzione delle emissioni di CO2, l'indipendenza energetica dalle fonti esterne, e la sostenibilità delle risorse energetiche.
Usare elettrodomestici a basso consumo, limitare l'uso di metano, spostarsi in macchina solo se necessario, e ridurre l'uso prolungato di apparecchi elettronici.