Concetti Chiave
- Baruch Spinoza, filosofo olandese del XVII secolo, è noto per il suo contributo al razionalismo, focalizzandosi su metafisica ed etica.
- In metafisica, Spinoza esplora l'esistenza di Dio attraverso prove a priori e a posteriori, introducendo concetti di "attributi" e "modi" per spiegare il rapporto tra Dio e il mondo.
- Gli attributi della sostanza sono infiniti, ma l'uomo percepisce solo estensione e pensiero, mentre i modi della sostanza possono essere finiti o infiniti.
- Nell'etica, Spinoza distingue tra azioni e passioni, introducendo il concetto di "conatus", lo sforzo di autoconservazione, che guida le azioni umane.
- La conoscenza, per Spinoza, si divide in tre generi: percezione sensibile, visione razionale e scienza intuitiva, quest'ultima collegando intelletto e metafisica.
Baruch Spinoza fu un filosofo olandese nato ad Amsterdam nel 1632 e morto a L'Aia nel 1677.
Considerato uno dei maggiori esponenti del razionalismo del XVII secolo, i punti principali della sua filosofia riguardano la metafisica e l'etica.
Metafisica e concetti chiave
Per quanto riguarda la metafisica, Spinoza riprende sia la prova a priori sia quella a posteriori dell'esistenza di Dio; la prova a priori dice che pensare a Dio significa pensare ad una realtà che non può non esistere avendo dentro di sé la propria ragione d'essere mentre la prova a posteriori dice che, non potendo essere noi causa della nostra stessa esistenza, deve necessariamente esistere un altro ente. Inoltre, Spinoza, per chiarire i rapporti tra Dio e il mondo, ricorre ai concetti di "attributo" e "modo": gli attributi sono le qualità essenziali o strutturali della sostanza e sono infiniti poiché infinita è la sostanza mentre i modi sono modificazioni accidentali degli attributi della sostanza. Sebbene gli attributi della sostanza siano infiniti, solo due sono quelli che l'uomo può cogliere: estensione e pensiero (rispettivamente la res extensa e la res cogitans di cui parla Cartesio). I modi della sostanza, invece, possono essere finiti o infiniti: i modi finiti sono modificazioni accidentali degli attributi, ovvero gli esseri particolari mentre i modi infiniti sono proprietà strutturali degli attributi stessi. L'insieme degli attributi concepiti come causa, vengono detti "natura naturante" mentre l'insieme dei modi concepiti come effetto sono detti "natura naturata".
Etica e affetti umani
Per quanto riguarda l'etica, Spinoza chiama "affetti" quelle che per noi sono le emozioni e sono suddivisi in azioni e passioni: le azioni, sono gli affetti di cui siamo causa mentre le passioni, gli affetti che subiamo. Per parlare di affetti, dobbiamo introdurre il discorso sul cosiddetto "conatus", lo sforzo di autoconservazione: esso si divide "appetitus", tipico di mente e corpo (essenza vera di ogni animale) e "voluptas", tipica solo della mente. L'appetitus, nell'uomo cosciente di sé, è detto "cupiditas" (primo degli affetti), a sua volta suddiviso in "tristezza" (passaggio da una perfezione maggiore ad una minore) e "letizia" (passaggio da una perfezione minore ad una maggiore). Dagli affetti primari derivano per gerarchia quelli secondari, ad esempio il "bene" (ciò che giova all'autoconservazione) e il "male" (ciò che nuoce all'autoconservazione). Per "conatus", però, si intende anche la ricerca del proprio utile (il libero arbitrio è quindi un'illusione poiché l'essere umano agisce soltanto secondo la ricerca del proprio utile). L'uomo, a questo punto, è schiavo e la schiavitù umana consiste nell'impotenza dell'uomo a reprimere gli affetti sebbene egli in quanto ragione può porsi dinnanzi ad essi in modo intelligente e consapevole. La libertà è quindi consapevolezza delle necessità senza farsi schiacciare dagli affetti (l'uomo risulta essere non libero ma determinato dal determinismo universale). Per tale motivo, la felicità è quindi il superamento delle passioni e non la semplice repressione di esse.
Conoscenza e generi della conoscenza
Per concludere, la conoscenza per Spinoza si divide in generi della conoscenza: il primo genere è la percezione sensibile (o conoscenza prescientifica) che è una percezione confusa della realtà poiché subita senza comprenderla, il secondo genere è la visione razionale e il terzo genere è la scienza intuitiva, conoscenza che mette in relazione intelletto e metafisica (visione delle cose dal loro scaturire da Dio, cosiddetto "sub specie aeternitatis").
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali contributi di Spinoza alla metafisica?
- Come Spinoza definisce gli "affetti" nella sua etica?
- Cosa intende Spinoza per "conatus"?
- Qual è la visione di Spinoza sulla libertà umana?
- Come Spinoza classifica i generi della conoscenza?
Spinoza ha sviluppato le prove a priori e a posteriori dell'esistenza di Dio e ha introdotto i concetti di "attributo" e "modo" per spiegare i rapporti tra Dio e il mondo.
Gli affetti sono le emozioni suddivise in azioni, di cui siamo causa, e passioni, che subiamo. Essi sono legati al "conatus", lo sforzo di autoconservazione.
Il "conatus" è lo sforzo di autoconservazione, che si manifesta come "appetitus" e "voluptas", e rappresenta la ricerca del proprio utile, rendendo il libero arbitrio un'illusione.
La libertà è la consapevolezza delle necessità senza essere schiacciati dagli affetti, poiché l'uomo è determinato dal determinismo universale.
Spinoza distingue tre generi di conoscenza: la percezione sensibile, la visione razionale e la scienza intuitiva, che collega intelletto e metafisica.