pexolo
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Concetti Chiave

  • Spinoza distingue tra definizioni nominali, che spiegano solo i termini, e definizioni perfette, che indicano anche le cause della realtà.
  • Definire significa offrire un concetto completo e totalizzante che include la causa di ciò che si vuole definire, non solo la cosa stessa.
  • Le definizioni causali di Spinoza conducono a proposizioni e dimostrazioni, simili a quelle in matematica, che derivano da assiomi a conclusioni necessarie.
  • La definizione di "causa sui" di Spinoza si riferisce a Dio, la realtà che è causa di se stesso e natura naturante, in una tradizione che risale a Cartesio.
  • Spinoza parte dal concetto di Assoluto, o causa incausata, che non dipende da altri concetti, posizionandolo come filosofo della modernità secondo Hegel.

Indice

  1. Definizione secondo Spinoza
  2. Il problema delle definizioni causali
  3. Le definizioni di Spinoza

Definizione secondo Spinoza

Definizione è quell’enunciato che spiega l’oggetto in esame. Secondo Spinoza, vanno distinte definizioni meramente nominali, semplici spiegazioni dei termini, dette definizioni semplici, da quelle che contengono indicazioni delle cause della realtà di ciò che viene definito, dette definizioni perfette. Definire significa fornire un concetto che contiene tutto ciò che è necessario a comprendere la causa di ciò che è, oltre che la cosa stessa; deve perciò essere un’idea completa, esaustiva, totalizzante, che contenga implicitamente in sé tutte le cose.

Il problema delle definizioni causali

Il problema di Spinoza sta, anzitutto nel ricercare alcune definizioni che non siano semplicemente nominali, ma causali, cioè che contengano implicitamente la spiegazione (la causa) di ciò che si vuol definire.

Partendo da queste definizioni si ottengono, come in matematica, talune proposizioni e dimostrazioni; quest’ultime sono concatenazioni rigorose che conducono, attraverso una serie di passaggi, da certi assiomi a necessarie conclusioni.

Le definizioni di Spinoza

1 La prima definizione posta da Spinoza è quella di causa sui, intendendo ciò la cui essenza implica l’esistenza, definizione che già nella tradizione scolastica ed in Cartesio (su cui basava l’argomento ontologico) indicava Dio, quella realtà che è causa di se stesso, appunto causa sui e natura naturante, in quanto Dio e gli attributi sono considerati come causa.

2 La seconda definizione concerne tutto ciò che non è Dio, ovvero le realtà finite, finite in quanto limitate da qualcosa dello stesso genere.

Ma una realtà finita è tale perché non è determinata e definita da se stessa, bensì da qualcos’altro dello stesso genere. La realtà è, in tal modo, qualcosa che ha bisogno di una causa e si deve necessariamente riferire a qualcosa che è causa di se stesso; il punto di partenza è originale rispetto a Cartesio dal momento che Spinoza parte col pensare l’assoluto (sciolto dal resto, che non ha bisogno di altro per esistere), o meglio con un pensiero che pensa l’assoluto, cioè quel concetto che non dipende da altri concetti e per questo valido: quindi quello di Spinoza è un pensiero che parte da Dio, o almeno da quel concetto di causa incausata che la tradizione scolastica chiamava Dio. Proprio per questo, secondo Hegel, Spinoza è il vero filosofo della modernità perché ci ha spiegato che per pensare filosoficamente bisogna partire dall’Assoluto.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la distinzione tra definizioni nominali e perfette secondo Spinoza?
  2. Spinoza distingue tra definizioni nominali, che sono semplici spiegazioni dei termini, e definizioni perfette, che contengono indicazioni delle cause della realtà di ciò che viene definito.

  3. Cosa intende Spinoza con il termine "causa sui"?
  4. Spinoza definisce "causa sui" come ciò la cui essenza implica l'esistenza, riferendosi a Dio, che è causa di se stesso e natura naturante.

  5. Come Spinoza differenzia le realtà finite da Dio?
  6. Le realtà finite, secondo Spinoza, non sono determinate da se stesse ma da qualcos'altro dello stesso genere, mentre Dio è considerato come causa di se stesso.

Domande e risposte

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