Concetti Chiave
- Spinoza nell'Etica ordine geometrico demonstrata formula le sue tesi evidenziando la derivazione degli attributi e dei modi dalla sostanza come processo geometrico, non creativo.
- Il termine "geometrico" è usato da Spinoza per indicare un processo necessario e scientifico, in contrasto con una visione astratta o priva di basi.
- Spinoza utilizza leggi scientifiche e sillogismi per dimostrare la sua visione della realtà, avvalorando la sua filosofia con il metodo scientifico.
- Nell'opera, Spinoza attacca il finalismo, rifiutando l'idea di un ordine stabilito da un'entità intelligente, come sostenuto da tradizioni religiose.
- L'approccio geometrico di Spinoza sostiene che la realtà si svolge secondo necessità, senza un fine preordinato o un'intelligenza direttiva.
L'opera di Spinoza
Spinoza formulò le sue tesi all’interno della sua opera più famosa, l’Etica ordine geometrico demonstrata, che costituisce anche il punto più importante e la caratteristica peculiare di Spinoza.
Il processo di derivazione
Egli infatti ha la necessità di spiegare, subito dopo aver dimostrato il processo di derivazione degli attributi e dei modi dalla sostanza, come tale processo avvenga e che caratteristiche abbia. Tale processo infatti poteva essere facilmente inteso non come un processo di derivazione ma di creazione; a tal proposito la risposta di Spinoza è molto netta in quanto la derivazione degli attributi e dei modi dalla sostanza non può avviene con un processo di creazione, che sottintende un intelletto e una volontà da parte della sostanza ma in modo rigorosamente geometrico. Per Spinoza però il termine geometrico equivale al termine più classico di necessario: in tale ottica quindi il processo di derivazione appare come qualcosa che è così e non può essere diversamente.
Il termine geometrico
A tal punto sorge spontanea una domanda: perché Spinoza ha deciso di utilizzare nella sua opera principale il termine geometrico invece che quello necessario? In effetti egli avrebbe potuto decidere di usare il termine necessario, ma utilizza appositamente il termine geometrico per sottolineare e rimarcare che la sua visione della realtà non è un qualcosa di astratto e senza basi, bensì si serve della scienza, dei suoi assiomi, delle sue formule e del suo linguaggio specifico per affermare che la sua non è una visione contro la scienza ma anzi, è confermata dalle nozioni e dall’osservazione della realtà, così come era previsto dal nuovo metodo scientifico. La legge scientifica di cui si serve Spinoza per dimostrare tale visione della realtà è però anche molto forte in quanto in campo geometrico troviamo non solo le figure geometriche ma anche il sillogismo che parte dalle premesse per arrivare ad una conclusione: l’affermazione spinoziana dell’etica dimostrata secondo un principio geometrico appare quindi una necessità rinforzata.
Attacco al finalismo
In seguito nella sua opera troviamo anche un violento attacco al finalismo, ossia a quella concezione tipica anche degli stoici, che vedeva tutto ordinato per raggiungere un fine e che credeva che la realtà fosse regolata da un ordine, che presuppone la figura di un ente intelligente ed ordinatore, come affermavano la tradizione ebraica e cristiana. Egli affermando che tutto si svolge in maniera geometrica rifiuta il finalismo, ossia come già accennato un dio che ha ordinato tutto attraverso l’intelligenza e la volontà.
Domande da interrogazione
- Qual è la caratteristica peculiare dell'opera "Etica ordine geometrico demonstrata" di Spinoza?
- Perché Spinoza utilizza il termine "geometrico" invece di "necessario"?
- Come si oppone Spinoza al finalismo nella sua opera?
La caratteristica peculiare dell'opera di Spinoza è l'uso del termine "geometrico" per descrivere il processo di derivazione degli attributi e dei modi dalla sostanza, sottolineando che tale processo è necessario e non creativo.
Spinoza utilizza il termine "geometrico" per evidenziare che la sua visione della realtà è basata sulla scienza e non è astratta, ma confermata dalle nozioni scientifiche e dall'osservazione della realtà.
Spinoza si oppone al finalismo affermando che tutto si svolge in maniera geometrica, rifiutando l'idea di un dio che ordina tutto attraverso l'intelligenza e la volontà, come sostenuto dalle tradizioni ebraica e cristiana.