filippo.mauro
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Concetti Chiave

  • Schopenhauer sostiene che la volontà umana è un desiderio incessante di possedere ciò che manca, conducendo a una vita di dolore.
  • L'insoddisfazione nasce dal continuo movimento tra desiderio, piacere momentaneo e noia, senza possibilità di felicità duratura.
  • La vita è vista come un pendolo tra dolore, piacere e noia, con la felicità considerata un'illusione temporanea.
  • Schopenhauer critica religione, politica e scienza per l'illusione di una felicità possibile, aggravando il dolore umano.
  • La soluzione proposta è smettere di volere, raggiungibile attraverso l'arte, la pietà e l'ascesi, non tramite il suicidio.

Indice

  1. La volontà e il desiderio umano
  2. Il ciclo del dolore e piacere
  3. L'illusione della felicità
  4. La soluzione alla sofferenza

La volontà e il desiderio umano

Schopenhauer introduce una questione molto importante. La volontà si identifica nell’uomo nel desiderio di possedere qualcosa che non ha. Egli non ha detto che a questa domanda c’è una risposta. Il senso della vita quindi non c’è. Le bestie soffrono perché la vita è dolore ma l’uomo si pone le domande sulla vita e soffre ancora di più, in quanto non può trovare la risposta.

L’uomo è caratterizzato da un desiderio infinito, radice di tutti i desideri. L’uomo è quindi tensione continua alla ricerca di qualcosa che manca. Il desiderio del senso della vita si concretizza in desideri più piccoli e immediati. Ognuno di questi desideri ha come radice la volontà.

Il ciclo del dolore e piacere

L’uomo passa tutta la vita a cercare di colmare questi desideri e il fatto che essi non siano colmati significa che l’esistenza dell’uomo è dolore. La nostra vita è un movimento continuo da un desiderio all’altro, perché niente mi soddisfa. Questa situazione di insoddisfazione provoca dolore. La coordinata della nostra vita è quindi il dolore. Quando un desiderio viene soddisfatto ci provoca piacere, che è un’illusione della felicità in quanto momentaneo. Il problema è che dopo aver ottenuto quello che volevamo, subentra uno stato di noia, perché non so più cosa fare, perdo quella volontà di vivere. Alla noia subentra un altro desiderio e si ritorna al dolore. La vita è quindi un pendolo continuo tra dolore  piacere  noia.

L'illusione della felicità

Non ci può essere una felicità duratura e Schopenhauer è molto duro verso le tendenze religiose, politiche e scientifiche che hanno parlato dell’esistenza della possibilità di essere felici. Chi mi illude rende ancora più cocente il mio dolore. Chi ha detto che la scienza sarà la soluzione a tutti i nostri problemi, è un bugiardo.

La soluzione alla sofferenza

La soluzione alla sofferenza è lo smettere di volere. Il suicidio è sbagliato perché è la massima espressione della volontà e sopprime una forma della concretizzazione della volontà, senza però eliminarla. Questo smettere di volere si ha con: l’arte, la pietà e l’ascesi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la radice di tutti i desideri secondo Schopenhauer?
  2. La radice di tutti i desideri è la volontà, che si manifesta nel desiderio infinito dell'uomo di possedere ciò che non ha.

  3. Come descrive Schopenhauer il ciclo della vita umana?
  4. Schopenhauer descrive la vita come un pendolo continuo tra dolore, piacere e noia, dove il piacere è solo un'illusione momentanea di felicità.

  5. Qual è la soluzione proposta da Schopenhauer per alleviare la sofferenza?
  6. La soluzione alla sofferenza è smettere di volere, che si può ottenere attraverso l'arte, la pietà e l'ascesi.

Domande e risposte

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