Concetti Chiave
- L'essenza della vita secondo Schopenhauer è la volontà, e la redenzione avviene tramite la comprensione e il superamento di questa.
- La liberazione dal dolore si ottiene attraverso l'arte, la morale della compassione e l'ascesi, che trasformano la volontà in noluntas, l'esperienza del nulla.
- Schopenhauer distingue tra esiti nichilistici e atteggiamenti distruttivi, come il suicidio, che non considera una vera soluzione.
- Il suicidio non risolve il problema della volontà di vivere, poiché questa si reincarna in altri individui, secondo Schopenhauer.
- Il suicidio è visto come un'affermazione della volontà di vivere, non una sua negazione, perché nasce dall'insoddisfazione delle condizioni di vita.
L'essenza della vita secondo Schopenhauer
Quando l’uomo riesce a capire che l’essenza della vita è volontà, allora è in grado di intraprendere il percorso della propria redenzione. Ma come può egli liberarsi dal dolore? Attraverso l’arte, la morale della compassione e l’ascesi che estirpano la volontà alla radice e la trasformano nel suo opposto, la noluntas, ovvero l’esperienza del nulla.
Il rifiuto del suicidio
Si deve fare attenzione a non confondere questi esiti nichilistici del pensiero di Schopenhauer con atteggiamenti distruttivi, come ad esempio il suicidio.
Egli rifiuta il suicidio, perché questo non risolve il problema, in quanto sopprime soltanto l’individuo, lasciando intatta la volontà di vivere che si incarnerà in mille altri individui. Inoltre, secondo il Nostro, il suicidio non è veramente negazione della volontà di vivere, ma una sua forte affermazione, in quanto colui che compie tale gesto desidera vivere, ma è soltanto insoddisfatto delle sue condizioni.