Concetti Chiave
- Schopenhauer sostiene che l'autore di filosofia deve partire da un punto di vista comune con il lettore, basato sulla coscienza e conoscenza empirica.
- L'esistenza umana è radicata nell'esperienza concreta, e deviare da essa porta all'astrazione, errore comune tra gli idealisti.
- La vera comprensione dell'esistenza richiede un'analisi dettagliata dell'esperienza, non basata su astrazioni come "intuizione intellettuale".
- L'analisi dell'esperienza comune non è sufficiente per raggiungere l'essenza delle cose e non ha valore filosofico definitivo.
- È essenziale indagare il significato ultimo dell'esperienza per scoprire il fondamento ontologico dell'esistenza.
Agli inizi di Parerga e paralipomena, Schopenhauer scrive che lo scrittore di filosofia è la guida e il suo lettore è il viaggiatore. Perché arrivino insieme, bisogna prima di tutto che partano assieme. Cioè l’autore deve accogliere il suo lettore in un punto di cista che abbiano sicuramente in comune. Cioè la coscienza e conoscenza empirica a noi tutti comune.
Esperienza e conoscenza empirica
Schopenhauer parte dall’esperienza, l’esistenza stessa dell’uomo lo è, se di essa si vogliono cogliere i fondamenti non si può mai prescindere dall’esperienza che si compie concretamente.
Altrimenti si cade in una forma di astrazione. Chi ha fatto questo errore sono stati gli idealisti. Non si può capire l’esistenza se non si muove da essa stessa e la si dimentica. Partendo per esempio da una “intuizione intellettuale”, o dal punto di vista di una “ragione assoluta” che pensa se stessa.Analisi dell'esperienza e ricerca ontologica
Però è possibile davvero conoscere l’esperienza e l’esistenza, solo sottoponendo ad analisi puntuale il nostro esperire. Con l’avvertenza da rimarcare che analizzare l’esperienza comune del mondo non è sufficiente per pervenire all’essenza delle cose. Tale indagine non ha ancora valenza filosofica in senso stretto, valenza di verità. Necessaria è soltanto la ricerca del significato ultimo dell’esperire in quanto tale. Il fondamento ontologico della nostra esperienza ed esistenza.