Concetti Chiave
- Schopenhauer è noto per la sua filosofia irrazionale e pessimistica, che si oppone all'ottimismo hegeliano, enfatizzando la volontà come essenza del mondo.
- La sua filosofia critica il materialismo e l'idealismo, introducendo idee orientali come il velo di Maya, che nasconde la vera realtà al di là delle apparenze fenomeniche.
- Per Schopenhauer, la vita è dominata dalla volontà di vivere, un desiderio irrealizzabile che porta all'infelicità e al dolore cosmico universale.
- L'amore è visto come un'illusione ingannevole, mentre l'unico amore autentico è la pietas, un amore disinteressato e gratuito verso gli altri.
- La liberazione dal dolore, secondo Schopenhauer, può avvenire attraverso l'arte, la pietas e l'ascesi, trasformando la volontà di vivere in non-volontà.
Indice
Origini e carattere di Schopenhauer
Nasce da una famiglia benestante (madre già scrittrice a fine 700),in una città della Polonia (ricca di influenze culturale essendo un porto).
Il suo carattere era burbero (subirà anche un processo per aver spinto dalle scale la sua vicina,in quanto aveva provocato rumore mentre stava studiando),nei suoi scritti ci sono anche accenni di antisemitismo(battute su ebrei,aforismi anche sulle donne).
Critica a Hegel e filosofia pessimistica
Schopenhauer è il principale antihegeliano dell'800 insieme a Kierkegard,poiché critica l'ottimismo Hegeliano. Schopenauer rovescia il pensiero di Hegel in quanto non sono le Idee o la Ragione ad essere l'essenza del mondo,bensì, la volontà (irrazionale,infinita,eterna); sarà una filosofia irrazionale,pessimistica.
La sua filosofia diventerà nota dopo il '48,dopo le prime crisi borghesi.
Per Schopenhauer la storia è la ripetizione incessante della tragedia,del dolore,altra critica ad Hegel (per H.,invece,la storia produce uno sviluppo).
Ottenne una cattedra per una lezione a Berlino,e per sfidare Hegel,mise la sua lezione nello stesso giorno e nella stessa ora della lezione di Hegel,ma al suo corso non andò nessuno. (Hegel in quel periodo era considerato il maggior filosofo).
Nel suo pensiero subirà le influenze di Platone e di Kant.
Parte da Platone,recupera Kant,attacca Hegel,smonta L'idealismo,fonda una filosofia pessimistica,irrazionale,ma il suo merito è anche quello di aver introdotto in Occidente le filosofie orientali . Nella sua filosofia ci sono elementi di induismo (velo di Maya) e buddhismo.
Inoltre per egli la filosofia è critica, la realtà è una menzogna (l'uomo crede alle menzogne per reggere alla vita).
La rappresentazione della volontà di vivere
Il mondo per Schopenhauer è la rappresentazione della volontà di vivere (assoluta,unica,eterna,incausata) e da ciò ne deriva il pessimismo. L'uomo non è altro che piccole volontà di vivere che vivendo produce la realtà (divisione tra Noumeno e Fenomeno) → noumeno → realtà,apparenza; il velo di Maya (divinità indiana dell'inganno) cela la vera realtà,l'uomo rompendo il velo,scopre che al di là delle apparenza (fenomeno) c'è la volontà di vivere. Per romperlo l'uomo toglie,si spoglia dalle costruzioni non necessarie alla vita → uomo naturale → emerge l'essenza dell'uomo,crolla la realtà fenomenica.
Fenomeno e noumeno secondo Schopenhauer
Ciò fa riferimento al Mito della Caverna quando lo schiavo risale fuori dalla caverna e scopre che ha passato l'intera vita a vedere immagini,incatenato,pensando che la realtà fosse quella. Schopenhauer imposta la sua filosofia partendo dalla distinzione kantiana tra fenomeno e noumeno. Ma mentre per Kant il fenomeno è ciò che appare, l’unica realtà conoscibile, e il noumeno è ciò che è, inconoscibile, il limite della conoscenza umana, per Schopenhauer il fenomeno è illusione ingannevole, sogno, la cosa così come appare (un velo di Maya), dietro cui si nasconde il noumeno, la cosa in sé, una realtà assoluta che il filosofo può arrivare a conoscere.
Il fenomeno schopenhaueriano, a differenza di quello kantiano che è oggetto della rappresentazione, è rappresentazione soggettiva. Essa consiste in due aspetti essenziali: il soggetto rappresentante e l’oggetto rappresentato (materialismo falso perché nega il soggetto, idealismo pure perché nega l’oggetto). La rappresentazione si basa su tre forme a priori: spazio, tempo e causalità . Attraverso queste forme a priori la visione delle cose si deforma. Al di là del sogno e del fenomeno, al di là del velo di Maya, esiste la realtà in sé, verso la quale l’uomo non può fare a meno di interrogarsi, proporzionalmente a quella della sua intelligenza.
Tutto è volontà → Siccome noi non siamo solo conoscenza o rappresentazione ma abbiamo anche un corpo vissuto con i propri desideri e bisogni ci permette di squarciare il velo di Maya del fenomeno e vedere la cosa in sé .
E' una manifestazione della volontà di vivere,siamo desiderio,ma i desideri la maggior parte delle volte non si realizzano e ciò crea infelicità. Il piacere per Schoepnhauer è solo una cessazione del dolore (Leopardi). L'uomo non riesce ad essere felice (la vita è come un pendolo che oscilla tra desiderio e noia,passando fugacemente per il piacere) (noia perché l'uomo non si accontenta mai).
La vita è destinata al dolore,che non riguarda solo l'uomo ma è universale,cosmico, il mondo è in dolore (la lotta di tutte le cose,l'emblema è la figura della formica dell'Australia,quando la si taglia ,con la bocca morde la parte finale e con il pungiglione si pizzica la parte iniziale).
Amore e ottimismo secondo Schopenhauer
L'amore per Schoepnhauer è illusione,una potenza ingannevole il cui fine è la sopravvivenza. L'unico amore vero è quello della pietas (es. prendersi cura di un amico) è un amore disinteressato,gratuito.
Schoepnhauer inoltre critica l'ottimismo (poiché sono solo menzogne che l'uomo si crea per reggere la vita).
ottimismo cosmico:l'inferno è attorno a noi → fa un appello a Dante,per descrivere l'inferno gli è bastato guardarsi attorno; per Schoepnhauer il cosmo è ateo ( Dio,gli dei sono una menzogna);
ottimismo sociale:l'uomo non è buono (diversamente da Rousseau) = Hoobs; l'uomo è una “belva”,il più forte sconfigge il più debole.
Liberazione dal dolore attraverso arte e ascesi
Per Schoepnhauer la vita è dolore,ma l'uomo deve liberarsi del dolore ma non attraversi il suicidio (perché suicidandosi ci si arrende alla volontà di vivere). La vita in qualche modo è un'illusione di miglioramento (Dio,Dei,Amore...).
Per liberarsi del dolore Schoepnhauer sostiene di trasformare la voluntas in noluntas (la volontà di vivere) attraverso: arte o musica, la pietas e l'ascesi. L'arte aiuta a distaccarsi dalla realtà, la pietas è l'amore verso l'altro,prendersi cura,l'ascesi invece,è l'esperienza attraverso la quale l'individuo cerca di estirpare da sé il desiderio di esistere al fine di liberarsi dal dolore. (rinuncia ai piaceri, l'umiltà, digiuno...)
Domande da interrogazione
- Qual è la visione di Schopenhauer sulla vita e il dolore?
- Come Schopenhauer critica l'ottimismo di Hegel?
- Qual è il ruolo della "volontà di vivere" nella filosofia di Schopenhauer?
- In che modo Schopenhauer propone di liberarsi dal dolore?
- Quali influenze filosofiche e culturali ha subito Schopenhauer?
Schopenhauer vede la vita come una manifestazione della volontà di vivere, caratterizzata da desideri insoddisfatti che portano all'infelicità. Per lui, il piacere è solo una cessazione temporanea del dolore, e la vita oscilla tra desiderio e noia.
Schopenhauer critica l'ottimismo di Hegel affermando che la storia è una ripetizione incessante di tragedia e dolore, contrariamente alla visione di Hegel che vede la storia come uno sviluppo progressivo.
La "volontà di vivere" è l'essenza del mondo per Schopenhauer, una forza irrazionale e infinita che determina la realtà. L'uomo è una piccola manifestazione di questa volontà, e la realtà fenomenica è un'illusione che nasconde il noumeno, la vera realtà.
Schopenhauer suggerisce di trasformare la volontà di vivere in noluntas attraverso l'arte, la pietas e l'ascesi. L'arte distacca dalla realtà, la pietas è l'amore disinteressato verso gli altri, e l'ascesi è la rinuncia ai desideri per liberarsi dal dolore.
Schopenhauer è stato influenzato da Platone, Kant e le filosofie orientali come l'induismo e il buddhismo. Ha criticato l'idealismo e introdotto elementi orientali nella filosofia occidentale, come il concetto del velo di Maya.