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Concetti Chiave

  • Schopenhauer basa il suo pensiero sull'idea kantiana del mondo come rappresentazione, riducendo le categorie tradizionali a una sola: la causalità.
  • Introduce il concetto di "velo di Maya" per descrivere il mondo come un'illusione che nasconde la vera realtà, ispirato alla cultura indiana.
  • Contrariamente a Kant, Schopenhauer crede che sia possibile scoprire la "cosa in sé" attraverso il corpo e le sensazioni fisiche.
  • Identifica la "cosa in sé" con la volontà di vivere, che considera un principio metafisico irrazionale e immorale.
  • La volontà è vista come un noumeno che ha lo scopo di continuare a vivere, ma non segue un fine ultimo o moralità.

Indice

  1. Il pensiero di Schopenhauer
  2. Il velo di Maya
  3. La volontà di vivere

Il pensiero di Schopenhauer

Il filosofo di origini polacche Arthur Schopenhauer per tessere il proprio pensiero parte principalmente dall’idea del collega tedesco Immanuel Kant secondo cui il mondo possa sempre apparire essenzialmente come una rappresentazione, ma Schopenhauer decide di ridurre quindi le tradizionali dodici categorie a una sola causalità e le forme a priori invece vengono progressivamente eliminate fino ad arrivare solamente a tre.

Il velo di Maya

Ritiene che il fenomeno sia possibilmente considerabile come solo un modo attraverso cui si percepisce la realtà ma questa è solo un’illusione, che lui chiama e definisce il velo di Maya, termine recuperato dalla cultura indiana che vede il mondo come un insieme di forme illusorie, velo infatti si riferisce alla sua capacità di occultare la verità.

La volontà di vivere

Per lui inoltre, a differenza di Kant, è possibile scoprire la cosa in sé, tramite il corpo, che è lo strumento conoscitivo primario, inteso interiormente come un insieme di sensazioni fisiche come la fame, ma siamo mossi dalla volontà, la cosa in sé è la volontà di vivere [due amanti si illudono ad esempio che la loro storia d’amore sia eterna]. La volontà deve essere intesa come un noumeno, principio metafisico irrazionale, ha uno scopo, ossia quello di continuare a vivere, ma non è un principio finalistico, è immorale eterna e unica.

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