Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Schopenhauer sees life as inherently painful, driven by unfulfilled desires and perpetual tension.
  • The fulfillment of desires is fleeting, leading to ongoing dissatisfaction and boredom, likened to a beggar's temporary relief.
  • Human life oscillates between pain and boredom, with pleasure defined as a momentary cessation of suffering.
  • Love is viewed as a means for perpetuating life's suffering, rooted in sexual desire, even in its purest forms.
  • Schopenhauer dismisses religious and philosophical optimism, viewing human nature as inherently selfish and history as stagnant.

Indice

  1. La vita come dolore
  2. Il ciclo del desiderio
  3. L'amore e la sofferenza
  4. L'illusione della religione

La vita come dolore

Per Schopenhauer la vita è solo dolore; infatti, se la vita è manifestazione della volontà, vivere è volere. Ma volere significa desiderare qualcosa che ci manca, di cui si è privi. Pertanto vivere significa trovarsi in uno stato di continua tensione e sofferenza.

Il ciclo del desiderio

Ogni volere nasce da un bisogno, cioè da una mancanza e quindi da una sofferenza; ogni desiderio soddisfatto dà luogo ad altri desideri da soddisfare.

Inoltre mentre la soddisfazione di un desiderio è di breve durata, il desiderio di qualcosa si protrae a lungo poiché nessun oggetto desiderato può dare un appagamento durevole, anzi è come l’elemosina fatta ad un mendicante; la monetina lo fa sopravvivere oggi, ma il suo tormento proseguirà domani. La vita umana oscilla fra dolore e noia e la noia subentra alla soddisfazione del desiderio. Nemmeno il piacere esiste perché l’uomo definisce il piacere tutto ciò che è una momentanea cessazione del dolore. Questa visione negativa del piacere si ritrova in Leopardi: il poeta italiano non conosceva Schopenhauer, mentre quest’ultimo apprezzava molto il Leopardi.

L'amore e la sofferenza

Poiché la volontà di vivere si manifesta nell’intera realtà, tutto soffre e l’uomo è destinato a soffrire più di ogni altro essere vivente perché è dotato di intelligenza e di consapevolezza. La manifestazione del dolore universale non è solo presente nella vita, ma anche nella lotta fra tutti gli esseri viventi alcuni dei quali vivono a causa della morte di altri.. Lo scopo dell’individuo è perpetuare la vita e con essa il dolore. L’amore serve solo a questo scopo. L’amore è il mezzo con cui la volontà si serve per favorire l’accoppiamento (e per tal motivo l’atto sessuale è accompagnato da un piacere intenso) e quindi la nascita di altri esseri destinati al dolore. Per Schopenhauer, alla base dell’amore, anche di quello più puro, esiste sempre il desiderio sessuale, infatti se la passione del Petrarca fosse stata appagata, egli non avrebbe scritto alcun sonetto. In conclusione, il filosofo tedesco definisce l’amore come due infelicità che si incontrano e preparano una terza infelicità.

L'illusione della religione

Da parte loro, gli uomini cercano di nascondere l’aspetto negativo della vita, ricorrendo alla religione o al pensiero filosofico di stampo ottimistica a cui assegnano una funzione illusoria o consolatrice. Schopenhauer non accetta il concetto religioso della provvidenza o il concetto della realtà intesa come razionalità in quanto per lui la vita è irrazionale e senza alcun scopo. Non condivide nemmeno l’idea della naturale socialità dell’uomo perché tutti gli uomini sono animati da egoismo e da un innato sentimento di cattiveria che li porta a provare soddisfazione nelle sofferenze del prossimo. Non ha nemmeno una visione ottimistica della storia e del progresso perché egli considera l’uomo immutabile.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione di Schopenhauer sulla vita e il dolore?
  2. Schopenhauer vede la vita come una manifestazione della volontà, che porta inevitabilmente al dolore. Vivere significa desiderare ciò che manca, creando una continua tensione e sofferenza.

  3. Come Schopenhauer descrive il ciclo dei desideri e la loro soddisfazione?
  4. Ogni desiderio nasce da una mancanza e quindi da una sofferenza. La soddisfazione di un desiderio è breve e porta a nuovi desideri, creando un ciclo infinito di insoddisfazione.

  5. Qual è il ruolo dell'amore secondo Schopenhauer?
  6. L'amore è visto come un mezzo per perpetuare la vita e il dolore. Anche l'amore più puro è basato sul desiderio sessuale, e serve a favorire l'accoppiamento e la nascita di altri esseri destinati al dolore.

  7. Qual è la posizione di Schopenhauer riguardo alla religione e al progresso?
  8. Schopenhauer rifiuta il concetto religioso della provvidenza e l'idea di progresso, vedendo la vita come irrazionale e senza scopo. Non crede nella socialità naturale dell'uomo, considerandolo egoista e immutabile.

Domande e risposte

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