russo giulia
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Concetti Chiave

  • Schopenhauer vede nell'arte un mezzo di liberazione dal dolore, considerandola una via di fuga dalla sofferenza della vita.
  • La vita è descritta come un'esperienza dolorosa a causa della volontà, una forza cieca che provoca una continua privazione e tensione.
  • La Noluntas rappresenta l'aspirazione di Schopenhauer a estirpare la volontà per raggiungere la liberazione dal dolore.
  • L'arte, e in particolare la musica, è vista come un veicolo universale per esprimere l'essenza delle cose e dimenticare momentaneamente il dolore.
  • Nonostante il suo valore, Schopenhauer, come Hegel, colloca l'arte a un livello inferiore rispetto ad altre forme di elevazione spirituale.

Indice

  1. La visione negativa di Schopenhauer
  2. L'arte come liberazione dal dolore

La visione negativa di Schopenhauer

La visione negativa che Schopenhauer riserva alla vita, intravede nell’arte un momento di liberazione dal dolore. Secondo la concezione di Schopenhauer vivere è sinonimo di dolore, in quanto la vita è pervasa dalla forza cieca della volontà, infatti volere significa sperimentare la condizione di continua privazione di qualcosa che conduce ad una perenne tensione, ovvero una sofferenza che riguarda tutti i sensi e che opprime soprattutto l’uomo che ha coscienza della propria condizione pertanto è capace di intraprendere un percorso di redenzione dal dolore mirato a estirpare la volontà, approdando nella Noluntas, attraverso le vie di liberazione dal dolore rappresentate: dall’arte, l’etica della pietà e l’ascesi.

L'arte come liberazione dal dolore

L’arte è l’elemento che ci permette di aprire il collegamento con gli altri filosofi. L’arte è l’elemento mediante la quale l’uomo si sottrae al mondo fenomenico e dimentica momentaneamente il proprio dolore. In particolare mediante la musica, che si presenta come la forma d’arte più universale in quanto è indipendente dal mondo fenomenico ed in grado di esprimere l’essenza delle cose. Anche in Schopenhauer, come già è accaduto per Hegel, l’arte occupano i posti più bassi, per poi rendersi conto della loro incapacità e attuano il passaggio verso il gradino che sembra racchiudere maggiori speranze di raggiungimento.

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