Concetti Chiave
- La vita è considerata come un pendolo tra dolore e noia, con il piacere solo come una breve interruzione del dolore.
- Il dolore è intrinseco alla vita poiché il desiderio è sinonimo di sofferenza; il piacere è solo una pausa temporanea.
- La sofferenza è universale e più acuta negli esseri umani e nei geni, poiché sono più consapevoli della loro condizione.
- Il pessimismo cosmico deriva dal fatto che il male è radicato nel principio stesso della vita e della volontà.
- L'amore è visto come un'illusione, un mezzo della natura per perpetuarsi attraverso il sesso, svelando la sua vera essenza come strumento della volontà di vita.
La natura del dolore
Se l’essenza di tutta la realtà è la volontà, ne consegue che la vita è dolore, perché volere significa desiderio, che equivale a sofferenza. Negli esseri umani è ancora più forte perché ne sono anche consapevoli. Il piacere è la cessazione del dolore, ma è un momento e presuppone il dolore. Dopo il piacere subentra la noia o altri dolori.
Il pendolo della vita
Mentre possono esserci sequenze di dolori, non possono mai esserci sequenze di piacere perché questo piacere è derivato ed istantaneo.
Una citazione fondamentale:“La vita è come un pendolo che oscilla tra il dolore e la noia, passando per brevi istanti di piacere.”
Pessimismo cosmico
La sofferenza si manifesta in tutto e tutti, nell’uomo di più e nei geni ancora di più, perché i geni sono ancora più consapevoli dell'uomo. Perciò si parla di pessimismo cosmico. Il male sta nel principio stesso della vita, della volontà. Ciò che aggrava la sofferenza è la continua lotta tra gli esseri viventi.
L'amore e la volontà di vita
L’amore è un aspetto fondamentale della vita umana, infatti questo è tanto potente perché mediante esso la natura, la volontà di vita, perpetua se stessa. L’uomo è solo uno strumento di questa forza cieca. L’unica cosa importante è il sesso, perché questo perpetua la specie. Questo è uno smascheramento.